Hanno bocciato tutte la mia, almeno pensavo, fantastica idea. La più saggia mi ha detto: “In questo modo si perde il mito di Babbo Natale. Lui è quell’omone dalla barba bianca che viaggia di notte sul carro trainato dalle renne e che lascia i regali a tutti i bambini buoni mentre dormono.
Se non dormono il buon nonnino non arriva! Se non fanno i bravi idem.
La cosa importante è lasciare fuori dalla porta una ciotola di latte o acqua per le renne e dei biscottini per Babbo Natale.
La mattina queste cose non ci saranno più e sotto l’albero ci saranno i regali.
E poi ha concluso: se arriva Babbo Natale a casa l’unico risultato che otterrai è che i bambini si spaventeranno!”.
Beh, effettivamente l’anno scorso al nido arrivò Babbo Natale. Aveva un vestito di simil raso sottile (di quelli che si trovano nei supermercati!), una barba posticcia tenuta in malo modo da un elastico bianco abbastanza in evidenza e un cuscino al posto della pancia che si spostava continuamente. Un travestimento poco credibile anche per un bambino di due anni e mezzo. Non parlava per non far cadere la barba e quindi gesticolava. Esito: tutti i bambini si spaventarono. E Marco mi chiese: “Ma perché quello si è vestito così?”.
Non aveva creduto neppure per un attimo che si trattasse di Babbo Natale.
Quindi l’idea del latte alle renne… magari è anche migliore!
E voi? Come vi state organizzando? Chi consegnerà i doni ai vostri bimbi?