Visto che il Natale è ormai alle porte, stavo cercando su Internet qualche idea, qualcosa di carino da regalare alla mia nipotina, che ha 4 anni, e ho trovato una bambola piuttosto inquietante, un fagotto che simula con suoni e movimenti il bambino che allatta al seno della mamma.
Fin qui tutto normale o quasi. Siamo abituati a vedere bambolotti che fanno la pipì, la cacca, che hanno la febbre, eccetera.
Ma questo “bebè Gloton” (ossia “bambino goloso”, è un prodotto spagnolo) ha qualcosa in più: in dotazione viene fornito una sorta di reggiseno dotato di capezzoli a forma di fiori a cui attaccare il finto neonato.
Insomma le bambine indossando questo indumento e imparano ad allattare alla tenera età di quattro anni. Mi sembra un po’ prestino. Non vi pare?
In realtà “bebè Gloton” non è un prodotto nuovissimo. E’ sul mercato da circa un anno. Sono io che l’ho scoperto solo ora. Ma se è ancora in commercio vuol dire che in questo lasso di tempo ci sono stati degli adulti che lo hanno acquistato per regalarlo alle “mamme di domani”.
E’ vero che ai bambini piace imitare i grandi. Ma questo bambolotto è fin troppo reale: tramite dei sensori piange come un neonato vero quando è affamato e fa il ruttino quando è sazio.
Nella lista dei “giocattoli da ricordare”, o meglio “da dimenticare”, “bebè Gloton”, secondo me, si piazza solo al secondo posto. In vetta, mia personalissima opinione, rimane la bambola gravida che partorisce con il taglio cesareo.
Ve la ricordate? Erano i primi anni novanta quando arrivò direttamente dagli Usa Judy, una bellissima bambola incinta al nono mese. Nel grembo un altro bambolotto che veniva alla luce dopo un regolarissimo taglio cesareo. Beh, il primo posto gli è dovuto, non credete?