Ma come, ho insistito tanto per il secondo bambino, affrontando tutte le difficoltà del caso, proprio per dare una compagnia al più grande, un fratello, una persona su cui contare sempre e in ogni luogo, un compagno di giochi e d’avventure, un confidente, un amico, eccetera, eccetera, eccetera, e ora i signori ricercatori mi vengono a dire che è tutto sbagliato? Sigh! Sono senza parole.
Eppure uno studio condotto dalla Understanding Society dell’Institute for Social and Economic Research ha messo in evidenza proprio che la rivalità tra consanguinei può compromettere seriamente il benessere emotivo di un ragazzino.
Oltre la metà degli intervistati ha affermato di esser stata vittima di bullismo da parte di un fratello e uno su tre di esser stato preso a calci, picchiato o spinto regolarmante; altri hanno denunciato di aver subito insulti e anche furti.
I ricercatori hanno quindi concluso che la felicità diminuisce con l’aumentare del numero di fratelli che ci sono in casa. Tra le altre cause di infelicità addotte dagli intervistati (2.500 adolescenti) è il non dover competere per l’attenzione dei genitori ed essere spesso obbligati a condividere una camera con qualcun altro”.
Ora, non voglio smentire i signori ricercatori. Non ho i titoli per farlo. Ma dalla mia piccola esperienza ringrazio i miei per avermi dato un fratello. Anche tra di noi ci sono stati in passato litigi, baruffe e tutto il resto. Ma sono serviti per crescere e maturare.
Ciò che ricordo però sono i momenti belli, quelli di massima complicità tra fratello e sorella. Ed ora che siamo cresciuti e siamo entrambi genitori ci coccoliamo a vicenda i nipotini. E non c’è gioia più grande!