Come ci dobbiamo comportare noi genitori? Cosa possiamo rispondere per non ferirli?
Sono sincera: Marco non mi ha mai chiesto un fratellino. Forse era troppo piccolo, forse non lo desiderava o non ne sentiva la necessità. Io con lui ho avuto esattamente il problema contrario, ossia quello della gelosia.
Ricordo, però, che da piccola, intorno ai sei anni, desideravo tanto avere un fratellino o una sorellina più piccola. Un fratellone più grande lo avevo già, ma era troppo grande, non giocava con me. Ne volevo uno piccolo con cui condividere giochi e tempo. Mia madre mi concesse un gatto!
Per non sbagliare, però, forse sarebbe meglio seguire i consigli della dottoressa Santarelli:
Se tuo figlio chiede un fratellino, le risposte possono essere tante e varie.
Quando, da parte di un bambino, c’è una richiesta di questo tipo, capire il perché lo faccia diventa a volte difficile per i genitori. Senz’altro sarebbe utile che la mamma e il papà si rendano conto quando è il momento giusto per accontentare il loro figlio.
Tantissime volte, il ragionamento che fanno i genitori è un ragionamento egoistico nel momento in cui il loro unico figlio vorrebbe avere un fratellino con cui condividere i propri giochi e i momenti più belli della giornata, evitando cioè di accontentarlo. Spesso se il primogenito ha già un’età tale da essere in parte per così dire indipendente, la mamma fatica a pensare di volere un altro figlio.
Nel momento in cui si è raggiunta una sorta di tranquillità per entrambi i genitori, non è semplice ricominciare tutto da capo nell’accudimento nel nuovo arrivato. Al lavoro, che diventa più faticoso per la mamma che dovrà occuparsi non più di uno ma di due figli, si potrebbero aggiungere i fastidiosi sintomi di gelosia che il bambino più grande manifesterà per l’arrivo del fratellino.
Se da parte sua, però, c’è una richiesta di questo genere, forse è bene pensare che sia stufo di giocare sempre da solo visto che i genitori gli prestano meno attenzioni di quando era veramente piccolo.
A questo punto, se la mamma non è del tutto convinta di poterlo accontentare regalandogli la gioia di avere un fratellino, è meglio spiegargli la verità con parole per lui semplici.
Dire al bambino che i suoi genitori non sarebbero in grado di accudire ad un altro figlio, forse non ci crederebbe; dirgli invece che mamma e papà non lo vorrebbero in quel momento, forse seppur traumatico per lui, verrebbe accettato immediatamente senza suscitare speranze e fare promesse che non potranno essere mantenute.
Avere un fratellino, per tutti i bambini, è un desiderio, perciò ai genitori è riservato il compito di realizzarlo.
Non si deve mai pensare che la figura di cugini o compagni di scuola possa sostituire quella di un fratellino, perché si incorrerebbe in un errore che potrebbe creare spesso problemi a livello psicologico del bambino stesso.
Avere un fratello diventa molto importante specialmente se il primo figlio crede che al mondo esista soltanto lui perché sempre al centro dell’attenzione dei genitori. Anche fuori casa assumerà questo atteggiamento che lo porterà ad essere, alcune volte, anche ignorato da parte di compagni stufi delle sue insistenti richieste di attenzione.
A questo punto, la scelta dei genitori diventa fondamentale e forse sarebbe meglio pensare che quello del bambino è un bisogno da non sottovalutare e che lo aiuterà a vivere meglio tra la gente.
Se la richiesta viene fatta da bambini molto piccoli, dell’età di due o tre anni, allora crederci diventa un po’ difficile, ma se a chiederlo è un bambino più grande allora mamma e papà, sempre che l’età glielo permetta, dovranno fare in modo di renderlo felice.