Bimbi dai 15 mesi ai due anni: le loro scoperte e i libri più adatti per loro

Dopo una breve pausa è tornata a parlarci di libri “la bionda prof“.
Devo essere sincera: “Leggere per crescere” cominciava a mancarmi 😉
Ma di cosa ci parla oggi Elisabetta Belotti? Dei libri più adatti ai bambini dai 15 mesi ai due anni.
Ecco cosa ci consiglia:
“Nello scorso post parlavamo del linguaggio del bambino attorno ai dodici mesi; dobbiamo però ricordare che l’acquisizione del linguaggio è un processo graduale e diverso per ogni bambino. Gli stimoli sono importanti, poiché i bambini imparano per imitazione e ascoltando i genitori che parlano tra loro e con loro. In questo modo l’attenzione del bambino è richiamata sugli oggetti indicati o sulle azioni che si stanno per compiere, rendendo possibile lo sviluppo del piccolo linguaggio, che si manifesta attorno ai dodici-quindici mesi.

In questo periodo il bambino comprende dalle cinquanta alle cento parole, anche se ne produce relativamente poche, da cinque a dieci: la ridotta capacità produttiva è quindi compensata da una maggiore abilità di comprensione. Tra i dodici/quindici-diciotto mesi il bambino usa quindi le prime parole in modo consapevole: sa indicare e nominare alcune parti del suo corpo, alcune persone con il loro nome, dice «Ciao». Sa chiedere acqua, biberon e pappa; comprende un gran numero di parole, anche se non le sa pronunciare. Sa eseguire ordini semplici tipo: «Dammi» o «Porta».

A livello di pensiero possiede già la frase organizzata, ma per esprimerla usa solo una parola significativa, accompagnata di solito da gesti che mimano l’azione. Si tratta dell’olofrase: il bambino, con una singola parola, vuole esprimere una frase compiuta. Ad esempio può dire «Latte» per esprimere «Voglio il latte», oppure «Mi piace il latte», oppure «Gioco a dare il latte alla bambola».

Riguardo ai libri, egli sa completare e anticipare le frasi del libro. Gradisce i libri che parlano di bambini, delle attività di ogni giorno, dal sonno al pranzo, dal bagnetto al gioco, ma anche di animali, dei quali prova ad imitare il verso. Inizia ad orientare il libro nel modo corretto.

Tra i diciotto e i ventiquattro mesi, gli esperti parlano di una vera e propria esplosione del vocabolario: il bambino arriva a produrre una media di trecento parole, ovviamente tenendo conto delle differenze individuali.  A quest’età il bambino inizia a comporre vere frasi, di due o tre parole. Inoltre, per la disperazione dei genitori,  nello stesso periodo appare la negazione, ossia il bambino comincia a dire «No». Ha elaborato l’idea di categoria (mela=frutto; cane=animale ecc) e pronuncia in modo corretto tutte (o quasi) le lettere dell’alfabeto.

Riguardo ai libri, sa girare bene le pagine, porta con sé il libro e finge di leggerlo alle bambole o ai peluche, inventa storie personali partendo dalle immagini. Inoltre, sa correggere l’errore della persona che gli sta leggendo il libro: lo sanno bene le mamme e i papà che vogliono saltare anche poche parole per fare più in fretta…

Inizia ad apprezzare anche le storie più lunghe, che parlano di personaggi in cui si può identificare, bambini o animali che devono affrontare piccole prove della vita quotidiana.

 

Consigli

Dai quindici mesi ai due anni: un libro di Lucy Cousins, l’autrice della topolina più simpatica, la topolina Pina

Il grande libro delle parole di Pina

Trecento parole: per ogni parola c’è un disegno… La Biondina lo ha consumato a furia di indicare l’immagine e chiedermi “Quetto?”, per farsi dire la parola a cui corrispondeva.

E un libro di Rebecca Elliot

Il libro delle facce buffe

L’autrice lo ha definito “un libro da leggere, giocare e ruggire”: incoraggia la naturale capacità imitativa dei bambini, che si possono esercitare guardandosi un piccolo specchio. In ogni pagina compare un animale diverso da imitare, dal leone al coniglio alla scimmia. Un vero libro interattivo

Alcuni piccoli libretti, solo una decina di pagine, che mostrano animali simpaticissimi: Gustavo il gufo, Paolino il Pinguino e la nostra preferita, perché rosa, Martina la maialina. La particolarità? Il libro si può richiudere ed appoggiare, in piedi, su un piano: con un lieve tocco l’animale ondeggia, muove gli occhietti e sembra interagire con il bimbo.

I dondolibri

 

 

  

Per bambini di due anni:

Pina prepara una torta

di Lucy Cousins

Nell’era degli chef, dei gourmet vip e delle seguitissime trasmissioni di cucina,  non può mancare un libro che insegna a cucinare una torta in compagnia della topolina Pina. Per futuri chef e decoratrici di cupcakes…

Il mio piccolo grande puzzle(la fattoria)

di Julie Fletcher e Anna Lubecka

 

Componendo le tessere grandi con quelle piccole, ecco apparire gli animali della fattoria: galli, pecore, anatre e cavalli, con i loro cuccioli. Alla fine, attaccando tra loro le tessere si comporrà un puzzle-tappeto.

 

L’artista che dipinse il cavallo blu

di Eric Carle

Appartiene alla collana Mondadori Electa, che tratta l’Arte per i più piccoli, e presenta animali che il bambino già conosce, ma tutti con i colori “sbagliati”, cioè diversi da quelli con cui sono di solito raffigurati nei libri e nelle immagini. Un bel messaggio di libertà da trasmettere ai bambini: si può colorare un cavallo di blu? E una rana di fucsia? Sì, si può, siamo liberi di farlo e di seguire la nostra fantasia. È, a detta dello stesso illustratore, un omaggio al pensiero del pittore espressionista Franz Marc.

Le storie della buonanotte di Mamma Oca

di Richard Scarry

 

 

 

Un libro adatto ad accompagnare “i riti della nanna”: si può leggere anche a letto, date le dimensioni ragionevoli e la copertina davvero morbida. Contiene filastrocche e fiabe, raccontate dal personaggio di Mamma Oca, ma non parla solo di nanna: ci sono le pappe, i mesi dell’anno, maialini, gatti, coniglietti, orsi e altri animali, tutti con il tratto accattivante tipico di Richard Scarry. Inoltre, al libro è allegato un poster, con illustrazioni e filastrocche”.

 

 

 

8 risposte a “Bimbi dai 15 mesi ai due anni: le loro scoperte e i libri più adatti per loro

  1. Ciao ho figlio di 26 mesi e parla poco nonostante gli stimoli che gli diamo in famiglia. Dice qualche parola come ciao, pappa, mamma, papà, acqua, tato (riferito ad un altro bambino), caro(quando con una manina ti accarezza), tutto a suo modo ma lo capiamo, ma per il resto nulla. Capisce tutto quello che gli viene detto “non si tocca; metti apposto; siedi; cambiamo il pannolino; ecc…” mette i calzini da solo i pantaloni è abbastanza indipendente, ma per farlo parlare non so che fare. Io lavoro tutto il giorno e sta con la nonna come posso aiutarlo? So che ogni bambino è fatto a sé, ma mio marito è molto apprensivo e per questa cosa mi sta mettendo un po’ di ansia. Grazie per avermi ascoltato

  2. @FRANCI: parlera’ un po’ piu’ tardi, ma parlera’ ben due lingue!!! Avevo gia’ scritto di una mia amica che abita a Bruxelles la figlia adesso ha 9 anni parla correttamente italiano, tedesco (lingua del papa’) e francese (lingua della scuola)….lei quando era piccolina confondeva un po’ le lingue quindi usava una parola italiana in mezzo a una frase francese o viceversa, ma crescendo si e’ ritrovata questo bagaglio importantissimo…sara’ cosi’ anche per tuo figlio

  3. GRAZIE A TUTTE PER IL CONFORTO..”MAL COMUNE” MEZZO GAUDIO…LA MIA STIMATISSIMA PEDIATRA MI HA CONFERMATO IL PROBLEMA DEL BILINGUISMO DI MIO FIGLIO PERCHE’ TUTTO IL GIORNO E’ CON LA TATA CHE GLI PARLA SOLO INGLESE E POI ARRIVO IO CHE GLI RIVOLGO SOLO IN ITALIANO..LE DIFFICOLTA’ A GESTIRE A QUESTA ERA’ UN DOPPIO VOCABOLARIO NON E’ SEMPLICE..MI HA CMQ CONFERMATO CHE GLI INPUT IN ENTRATA ED IN USCITA SONO COMPLETAMENTE DIVERSI ED INFATTI LUI CAPISCE TUTTO CIO’ CHE GLI VIENE DETTO ED ANCHE I RAGIONAMENTI, SE PUR ELEMENTARI, CHE GLI FACCIO….LO STIMOLO CON I LIBRI ADATTI PER LUI, ANZI E’ LUI CHE MI PORTA IL LIBRO DI BARBAPAPA’ PERCHE’ SA CHE LO RACCONTO E LO CANTO (LO CONOSCO A MEMORIA 🙁 ) CI VUOLE UN PO’ DI TEMPO IN PIU’ MA E’ TUTTO OK…….

  4. Nella mia esperienza, davvero ogni bambino ha i suoi modi e i suoi tempi. Mia figlia a 18 mesi diceva poche parole, ma effettivamente ne capiva moltissime. Poi si è sbloccata, un po’ più in là rispetto ai tempi che ho indicato nel post… e ora non sta MAI zitta 😉

  5. @FRANCI: io ho 2 figli, hanno frequentato lo stesso nido con le stesse insegnati, cresiuti nella stessa famiglia con gli stessi insegnamenti e gli stessi stimoli (anzi, forse la piccola di più perchè ha accanto anche suo fratello) …. Risultato: il grande (maschio) tra i 18 e i 24 mesi parlava correttamente, faceva frasi intere e di senso compiuto, conosceva innumerevoli parole e diceva correttamente tutte le lettere (R e Z comprese); la piccola (femmina) ora ha 25 mesi e dire che parla è cveramente azzardato … capisce perfettamente tutto quello che le viene detto ma dice solo una ventina di parole e pure male, un sacco di lettere non le sa dire, frasi … non parliamone … Parla una lingua che, attualmente, solo io capisco e neanche sempre!
    Secondo me ogni bambino fa a sè ed ha i suoi tempi …. 😉

  6. Come per Franci, mia figlia di 17 mesi dice solo pochissime parole: mamma e papà, gnam gnam quando vuole mangiare, Bau bau per il cane, bebé per indicare la sua bambolina e dodò (che significa nanna in francese) se ha sonno.
    Va all’asilo nido dove parlano solo Francese (viviamo all’estero). Anche io credo che questo provochi un lieve rallentamento nell’espressione orale; ma di certo la comprensione non ne risente. Capisce certi ragionamenti e mostra di accettare (o no!) certe richieste da parte nostra.
    Sfoglia libri da quando ha 6 mesi, ma questi che suggerite ci mancavano!! grazie per i consigli

  7. MIO FIGLIO HA 18 MESI..DICE CHAIRAMENTE SOLO MAMMA E PAPA’..PER IL RESTO IL SUO VOCABOLARIO E’ INESISTENTE..DA APPENA QUALCHE GIORNO RIPETE PAROLE ONOMATOPEICHE TIPO BAU BAU PER INIDCARE IL CANE O MUU PER INDICARE LA MUCCA E COSì VIA…PER IL RESTO SI LIMITA AD INDICARE GLI OGGETTI CHE DESIDERA AVERE TIPO AD ESEMPIO IL BIBERON CON L’ACQUA O DICE GNAM GNAM PER DIRE CHE VUOLE MANGIARE..IL RESTO NIENTE…CMQ RICEVE TUTTI GLI INPUT CHE GLI DIAMO E SONO CERTA CHE CAPISCE TUTTO CIO’ CHE GLI DICIAMO…FORSE IL SUO “RITARDO” E’ DOVUTO AL FATTO CHE LA SUA TATA CON LA QUALE STA TUTTO IL GIORNO GLI PARLA SOLO IN INGLESE…NON SAPREI

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