Mani, braccia, gambe e piedi nei disegni dei bimbi: come interpretarli?

La volta scorsa abbiamo parlato di naso, bocca, orecchie e di tutti i particolari della testa.
Proseguiamo con le lezioni.
Questa volta ad essere esaminati saranno gli altri particolari dei capolavori dei nostri piccoli artisti.
Che significa quando i bambini disegnano le braccia lunghe? E le mani piccole? Le gambe lunghe? E i piedi piccoli?
Ce lo svela la nostra grafologa Candida Livatino:

“Carissimi genitori,
dopo la descrizione dei tratti del viso eccoci a quella del corpo ed in particolare delle braccia, delle mani, delle gambe e dei piedi.
Iniziamo con le:

BRACCIA LUNGHE:
Rappresentano la voglia di comunicare, di abbracciare. E’ un bambino esuberante che ama socializzare, “abbracciare” il mondo.

BRACCIA CORTE:
Esprimono un atteggiamento di chiusura verso l’ambiente. E’ insicuro e timido. Bisogna rassicurarlo in modo da favorire una vita di relazione serena.

MANI GRANDI:
Le mani grandi possono avere un significato ambivalente: da un lato nascondere il desiderio di accarezzare, di toccare, ma dall’altro anche quello di picchiare. In ogni caso comunicano la voglia di avere scambi frequenti ed intensi.

MANI PICCOLE
Rappresentano la paura di avere un contatto fisico.

MANCANZA DELLE BRACCIA E DELLE MANI
La mancanza sia delle mani che delle braccia può segnalare una forma di ostilità verso un componente della famiglia.

GAMBE LUNGHE
E’ la stabilità. Il bambino ha bisogno di fermezza e di sicurezza e sente il desiderio di crescere in fretta per trovare la sua autonomia.

GAMBE CORTE
E’ un bambino che ha paura di crescere.

PIEDI PICCOLI
Rappresentano la dipendenza totale.

PIEDI GRANDI
Il bambino desidera avere maggiore sicurezza da parte delle figure rappresentative.

MANCANZA DEI PIEDI
Indica che il bambino ha paura e, in questo modo, si difende dall’ambiente che lo circonda.

Un caro saluto ed un abbraccio a tutti voi.

Candida Livatino”

Se volete un parere di Candida Livatino sui disegni dei vostri bambini, mandatemi i capolavori via email a vivalamamma@mediaset.it

Candida Livatino ha anche un sito Internet in cui racconta tutte le sue esperienze lavorative e tanto altro ancora. Se volete sapere di più sulla nostra brava grafologa, visitate la sua pagina. L’indirizzo è: www.livatinocandida.it

9 risposte a “Mani, braccia, gambe e piedi nei disegni dei bimbi: come interpretarli?

  1. sono un animatore magico e comico professionista… homla mia nipotina di qyasi 7 anni .. li fa a maggio che mi disegna il papa’ e la sorellina con 4 mani piedini normali …. io la vedo come se e’ insicura e vuole affetto…. mi potrebbe dare parere ? grazie motisdimo signora e grazie

  2. Gent.ma Candida,

    forse e’ un discorso gia’ affrontato in precedenza, ma io domando… E se nei disegni e’ riscontrata una mancanza del corpo/tronco? Come interpretarla?

    Grazie per una sua risposta

    Felix

  3. Grazie del commento a Maria Nigo.
    Come padre mi sento il benvenuto in questo blog.
    Lo seguirò con interesse e come padre darò il mio contributo affinchè ogni “automatismo” madre-figlio sia evitato, propendendo per una più giusta ( per il figlio ) ” corrispondenza” genitore-figlio.

    • @Gino: grande! Attenderemo i tuoi commenti e sono fiduciosa del fatto che i tuoi contributi saranno preziosi per tutti noi!

  4. @gino: scusa gino, questo e’ un blog scritto da una mamma, che ovviamente scrive dal suo punto di vista, quello di una mamma.tutti sono liberi di intervenire, con tutti scambiamo opinioni volentieri.
    non ci vedo niente di male s euna mamma scrive da mamma. non vedo da quale altro punto di vista dovrebbe scrivere una mamma se non dal proprio, cio’ non toglie che ci si puo’ poi confrontare con chiunque, proprio per confrontare i diversi punti di vista.

  5. @Gino: ma scusa questo e’ un blog chiaro gia’ nel titolo “Viva la mamma” e’ ovvio che si rivolga principalmente alle mamme ed alle loro problematiche. Cio’ non toglie, come avrai notato se segui il blog da un po’, che tutti sono liberi di partecipare, ci sono tante persone che non hanno figli, mamme, papa’, nonni, insomma Maria e tutti noi che partecipiamo siamo ben contenti che intervengano voci diverse. Accusarla di discriminazione mi sembra davvero ridicolo….scusa se te lo dico

  6. Gentile signora Nigo, il suo blog esprime in maniera estremamente netta delle ” corrispondenze” che vorrei spiegasse : parlo dell’equivalenza ” mamma e bimbi ” che è espressa tanto categoricamente a partire dal titolo, dalla grafica e nella fattispecie dell’articolo proposto, dal pubblico a cui è indirizzata l’analisi della grafologa Livantino.
    Non riesco a capire perchè il blog e l’argomento in questione non sia indirizzato anche ai padri.
    Ipotizzo in definitiva un tenore fortemente discriminatorio nella sua pagina che vorrei commentasse.

    • @Gino:Ciao Gino, accolgo la tua critica e ti ringrazio per averla fatta.
      Effettivamente, ora che mi ci fai pensare, parlo sempre di mamme. Ma non per discriminare i papà, ma perchè sono una mamme e mi viene spontaneo raccontare le mie esperienze, la mia vita, le mie paure e i miei timori e condividere tutto ciò con chi vive le mie stesse emozioni. I papà sono i benvenuti!

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