A scuola con gli zaini pesanti? I pediatri: “Nessun rischio per la schiena”

scuola_zaino_matitePassano gli anni e le teorie cambiano. Anche quelle che riguardano la nostra salute e quella dei nostri figli.
Solo lo scorso anno alcuni medici consigliavano di acquistare gli zaini con le rotelle per evitare ai nostri ragazzi di portare in spalla pesi esagerati e quindi di “rovinarsi” la schiena.
Gli stessi medici raccomandavano anche una corretta postura a tavola, sui banchi di scuola…

Ora, invece, la teoria è cambiata. Gli esperti dell’ospedale Pediatrico Bambino Gesù sostengono che la sedia, il banco e gli zaini pesanti non fanno male alla schiena dei bambini e ragazzi.
A pochi giorni dall’apertura delle scuole i medici pediatrici del Bambino Gesù hanno fatto il punto sui falsi miti legati alla postura che i giovani dovrebbero assumere in classe, a piedi, sui mezzi, ma anche a casa alla scrivania. Continua a leggere

I seggiolini auto dei bambini? Più sporchi di una toilette


sleeping child
Quante volte entrando in un bagno pubblico o in una toilette di un ipermercato avete detto ai vostri figli, raccomandandovi più e più volte: “Non toccate nulla”, “Non appoggiatevi”, “Lavate bene le mani”. Quante?
Immagino infinite volte, proprio come me!
E quante volte entrando in auto avete fatto le stesse raccomandazioni sistemando i piccoli sul seggiolino? “Alzate le mani”, “Non toccatelo e non provate neppure a sfiorarlo”…
Immagino mai.
E invece, incredibile ma vero, nei seggiolini per auto per bambini ci sono il doppio dei batteri che in una toilette. Continua a leggere

Da che età bisogna cominciare a lavare i denti dei bambini?

boy without one teeth with toothbrushIn Italia quasi il 22% dei bambini di 4 anni e il 43% dei ragazzi di 12 anni soffrono di mal di denti e sono a rischio carie.
A lanciare l’allarme è la SIOI (Società Italiana dell’Odontoiatria infantile). Si tratta di numeri altissimi: più di un bambino su 5 e quasi un ragazzo su due.

La parola chiave in tutti questi casi è PREVENZIONE. Dobbiamo, fin da piccoli, abituare i bambini allo spazzolamento, ad avere cura della loro igiene orale. Senza pressioni. Per loro deve diventare, essere un gesto naturale, quotidiano.

Da che età dobbiamo cominciare a lavare i dentini dei nostri figli?

A questa domanda ha risposto Francesco Martelli, medico odontoiatra, ospite qualche settimana fa di Federica Panicucci a Mattino Cinque.

Ebbene, secondo il dott. Martinelli, già dall’anno e mezzo del bambino, massimo due, è importante introdurre questa sana abitudine. Non solo, è opportuno anche dare il fluoro al bambino, sotto forma di gocce o pastigliette.

Ovviamente il fluoro non è obbligatorio, ma dalla sua esperienza poliennale, il dott. Martelli ha potuto constatare che chi ha assunto fluoro da piccolo è stato meno cario-ricettivo.

Ci sono poi anche dei test micro biologici specifici che si possono fare in tenera età e che permettono di capire se il cavo orale del bambino è colonizzato da specie batteriche che lo predispongono in particolar modo alla carie.
In caso di esito positivo, con dei probiotici il problema può essere risolto senza particolari preoccupazioni

L’età critica per la dentizione?

L’età critica per la dentizione è intorno ai sei anni.
Verso i cinque anni e mezzo comincia la permuta, ossia la sostituzione dei denti decidui con quelli permanenti, ma succede anche un’altra cosa che in passato veniva spesso sottovalutata: spuntano i primi molari che guideranno poi lo sviluppo dell’intera bocca.
Il primo molare definitivo, infatti, non prende il posto di nessun dente da latte, ma si va a posizionare in fondo all’arcata e fa appunto da guida agli altri denti permanenti. Per questo è importante pulire per bene i denti dei bambini, sopratutto i molari, perché quelli rimarranno nella bocca per tutta la vita.

Di seguito le 5 regole d’oro della prevenzione:

patologie denti
A che età il primo controllo ortodontico?

A sei anni è, in genere, abbastanza presto. Ma ogni caso va valutato a sé.
Ci sono dei casi dove a sei-sette anni bisogna intervenire con dei piccoli trattamenti ortodontici che si chiamano di ortodonzia intercettiva che aiutano nello sviluppo del mascellare precocemente guidando la crescita delle basi ossee.
Ma questo intervento si effettua quando c’è discrepanza tra mascellare superiore e mandibola.

In ogni caso già a sei anni è il caso di iniziare la pulizia professionale (che permette al dentista di identificare l’insorgenza delle carie tempestivamente ed evitare quindi un intervento più invasivo successivamente) e ad effettuare la sigillatura dei denti.

I denti sono un patrimonio. Quindi educate i vostri figli ad una corretta igiene orale!

 

L’intervento del dott. Martelli a Mattino5

Quando il divertimento conta più delle medaglie

sport bambiniL’agonismo serve o non serve nello sport?
Adrenalina, voglia di vincere, medaglie e trofei appagano chi fa attività sportiva?

A quanto pare non molto. O meglio, per sperare che i bambini non abbandonino l’attività sportiva crescendo, il collante che garantisce una vita da atleta è il divertimento, non le medaglie.
Lo dimostra la prima classifica di ciò che più piace ai piccoli e li fa andare avanti nella carriera sportiva condotta alla George Washington University, pubblicata sul Journal of Physical Activity & Health. Continua a leggere

Il divorzio pesa sull’appetito dei figli

genitori litigioIl divorzio incide sulle abitudini alimentari dei figli.
I figli di genitori separati tendono ad ingrassare di più rispetto ai figli di genitori conviventi (sostanzialmente perché mangiano più volte fuori oppure in case diverse).
Sui bambini più piccoli invece la separazione può portare al rifiuto di alcuni cibi, perchè li associano ai litigi tra mamma e papà.
Ma la disfatta arriva nei casi di “triangolazione”, ossia quando i figli vengono “usati” come arma dai genitori.

A dimostrarlo sono 3 ricerche presentate al Congresso europeo sull’obesitàI primi 2 studi sono stati condotti su 3.166 bambini norvegesi di terza elementare e su 7.915 bambini di 8 paesi europei.

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La valigia del bimbo viaggiatore

Suitcase babyLe scuole sono praticamente finite, le materne quasi.
Molti di voi hanno già programmato la prima settimana di vacanza, in attesa delle ferie vere e proprie.
Che sia mare, che sia montagna, Italia o estero o qualsiasi altra destinazione, cosa non deve mai mancare dalla valigia del vacanziero con bambini?

L‘Ospedale Pediatrico Bambino Gesù ha stilato un vademecum con il Kit di farmaci da portare.  Continua a leggere

Bambini in ospedale, il vademecum per i genitori

bambina_ospedale_mamma

Bambini in ospedale, il vademecum per i genitori.
Già il titolo di questa agenzia è tutto un programma.
La cosa che mi ha fatto pensare è proprio che il titolo. Senza ombra di dubbio il vademecum è stato scritto per i genitori. Forse perché sono loro che ne hanno bisogno, che devono essere “educati”? O perché i bambini, sopratutto se piccoli, non sanno ancora leggere?
Domande idiote a parte, quando si tratta della salute dei propri figli, spesso, mamma e papà vanno in panico. Anche se il problema è chiaramente risolvibile, l’ansia spesso prende il sopravvento e il coraggio se ne va in cantina.

Ma come ci si deve organizzare? Quali sono le cose da tenere a mente?

L’associazione Amici del Bambino malato onlus ha realizzato un vademecum con 10 punti fondamentali.

”Quando ci si trova davanti alla necessità di ricoverare il proprio bambino – ha spiegato Susanna Esposito, presidente dell’associazione – spesso i genitori vengono assaliti da ansie e paure che trasmettono, inevitabilmente, ai loro figli. E’ importante che siano ben preparati su come affrontare al meglio la situazione”.

Ecco di seguito i 10 punti del vademecum: Continua a leggere

L’esperto: “I vaccini non causano l’autismo, l’inquinamento sì”

The doctor makes a baby vaccination on a white background.In tutti questi mesi, per non dire anni, su questo blog c’è stato un argomento che ha tenuto banco ed è quello delle vaccinazioni. Mese dopo mese sono arrivati tantissimi commenti.
Li ho letti tutti con estrema attenzione. Uno per uno. E alla fine, devo ammettere,  nella mia testa si è generata una grande confusione.

Io ho vaccinato sia Marco che Luca. Sono andata all’Asl incrociando le dita e sperando nella buona sorte. Mi è andata bene. Ma se dovessi vaccinare adesso un neonato, non vi nego che mi porrei molte domande in più.

Il terrore più diffuso, visti anche gli ultimissimi casi di cronaca, è quello dell’autismo. Può davvero il vaccino scatenare l’autismo?

A questa domanda ha risposto Maurizio Proietti, specialista in malattie del neurosviluppo e componente dell’Isde Italia, Associazione medici per l’ambiente: “Esiste una correlazione tra l’autismo e l’inquinamento ambientale. Il vaccino può diventare pericoloso in alcuni casi specifici, ma non c’è nesso causa effetto, sui bimbi predisposti e intossicati fin dalla gestazione dai metalli pesanti. Il siero quindi potrebbe fungere solo da scintilla per l’autismo. Non si spiegherebbe altrimenti l’aumento delle patologie del neurosviluppo (autismo, deficit attentivi, dislessia, discalculia) nella popolazione che risiede nelle zone piu’ inquinate”.

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