Il sesso e i bambini

apeSesso, prima o poi bisognerà affrontare l’argomento.
Mi rendo conto che il tempo stringe. Ma io non mi sento affatto pronta e preparata.
Sono più che altro imbarazzata.

La teoria la conosco benissimo, ho letto fior fior di libri su come spiegarlo ai bambini.
Ma niente. Non ce la faccio.

In tutta sincerità spero di passare la patata bollente al padre. Lui è bravo a dare le spiegazioni, anche a fare i disegnini all’occorrenza! 🙂

A parte gli scherzi, due sere fa ho assistito ad una scena raccapricciante.

Luca e Marco stavano giocando in sala. Ad un certo punto ho sentito Luca che diceva al fratello: “Perché non fai sesso con la mamma?”

Per un attimo ho avuto un mancamento. Ho drizzato le orecchie e puntato le antenne in modalità “ascolto tutto attentamente”

Marco candidamente ha risposto: “Ma io non se nemmeno che significa fare sesso. Nessuno me lo ha mai spiegato”.

Ho tirato un sospiro di sollievo.

Ma l’attimo dopo nella mia mente si susseguivano una serie infinita di domande: “E adesso? Che faccio? Intervengo? Non intervengo? Faccio finta di non aver sentito? Sgrido Luca? … ”

Ma Luca mi ha battuta sul tempo. Si è avvicinato al fratello e gli ha detto: “Fare sesso significa che ti avvicini ad una femmina e fai ta, ta, ta”, mimando con il corpo questo ta, ta, ta facendo un rapido movimento con il bacino.

Marco: “E a che serve fare ta ta ta?”

Luca: “Questo non lo so! Ma se fai così… fai sesso”
E lo diceva con fare orgoglioso ma con un tono di voce strano. Sapeva che stava dicendo qualcosa che non doveva dire, una cosa dei “grandi”, quasi proibita e se la rideva sotto i baffi che non ha!

Marco: “Grazie, ma non mi interessa. Dalla mamma preferisco avere le coccole”.

A quel punto ho capito che Luca stava ripetendo come un simpatico pappagallo qualche frase ascoltata da qualcun altro, senza aver compreso assolutamente nulla.

Così gli ho chiesto: “Luca, ma chi ti ha detto queste cose?”

E lui ha fatto il nome del solito amichetto di scuola aggiungendo: “Sai mamma, a XXX queste cose gliele ha detto il fratello. Lui va su Internet e scarica i video e poi racconta tutto a XXX che poi le dice a me”.

Uahoo! ho pensato: “E questo ragazzino naviga su Internet senza supervisione? Strano! Conosco i genitori e sono molto presenti, molto attenti… Vuol dire che con questi bambini bisogna alzare ancora di più il livello di guardia”

In ogni caso… No, non voglio che i miei figli imparino le cose sentendole dagli amici ai quali le hanno raccontate gli amici… eccetera eccetera.

No, è giusto che sappiano e che imparino le nozioni corrette.

Quando ero alle medie le mie amiche portavano a scuola i giornaletti di Cioè.

Ve li ricordate?

Dentro c’erano le domande più assurde tipo: “Ho baciato il mio fidanzato, sono incinta?”

Beh! non voglio arrivare a questo punto!

Speravo che l’argomento fosse affrontato a scuola in modo scientifico, in modo da poter riprendere il tema e approfondirlo. In tante scuole, già alle materne, fanno le prime lezioni di educazione sessuale. E imparano anche il significato di termini specifici.

A scuola di Marco e Luca non lo hanno fatto.
Quindi ho deciso: dirò a mio marito che è arrivata l’ora di fare una bella spiegazione sul sesso ai bambini!

Come andrà?

Ve lo racconterò! 😉

 

 

 

25 risposte a “Il sesso e i bambini

  1. @mammamedico: bellissimo commento. E’ esattamente ciò che intendevo
    @Maria: ora leggo bene, i caratteri sono normali, solo come ginger, non leggo tutti i commenti, infatti spesso non seguo il filo xkè qualcuno risponde a qualcun altro che io non visualizzo. Non so se mi spiego.

  2. @Marco: scusi signor Marco allora una donna che adotta un bambino non prova lo stesso amore di una mamma perche’ non porta il bambino in grembo 9 mesi? Su questo argomento sono in totale disaccordo con lei…per me genitore e’ chi cresce un bambino con amore e sacrificio giorno per giorno, indipendentemente da chi biologicamente lo crea…o meglio nella maggior parte dei casi le due figure coincidono, ma quando non e’ cosi’ genitore e’ chi e’ accanto al figlio ogni giorno e non chi lo ha “creato”
    Questo discorso sull’invidia, sulle sfilate carnevalesche, tira fuori in lei una livore che davvero non capisco…ma ognuno sara’ libero di amare chi vuole e di desiderare una famiglia e dei figli? Il fatto che lei appartenga ad una famiglia tradizionale (come me d’altronde) perche’ la pone su un piedistallo rispetto a chi ha pulsioni diverse dalle sue? Ma il discorso lo abbiamo gia’ fatto e credo non sia il caso di tornarci di nuovo sopra…idee diverse e realta’ molto lontane le nostre per certi versi…
    Al prossimo confronto…

  3. @maria, io credo che sia molto meglio che un genitore racconti tutto prima che i figli imparino dagli amichetti (vedi il caso di luca). ovviamente a sei anni non capiscono ma anche più in là rischiano di apprendere informazioni distorte. i genitori dei compagni di mio figlio (ora in quarta), fin dalla seconda mi raccontavano che i loro figli facevano domande sull’argomento. di fronte al mio stupore mi prendevano in giro dando per scontato che anche mio figlio fosse interessato e sapesse perchè in classe ne parlavano. ma ogni volta che io andavo sull’argomento con lui si chiudeva a riccio dicendo di non sapere e di non voler sapere. un giorno della scorsa estate, con calma in vacanza, sono stata più diretta e lui ha ammesso di aver sentito qualcosa dagli amici ma ha fatto capire che si vergognava a parlarne. ecco il motivo per cui si fingeva disinteressato. dopo averne parlato si è sentito sollevato e da allora quando ha dubbi chiede. ed io ne sono contenta. con la sorella è diverso. è più spontanea non ha peli sulla lingua e quindi anche a me viene tutto più naturale

  4. Buonasera
    @ SilviaFede
    Cara sig.ra, quello che ha fatto la scuola di Torino non era riservato a chi la mamma non ce l’ha, ma semplicemente al fatto che una mamma è femminile e il messaggio della scuola era molto chiaro. In questo caso, si è voluto tutelare le coppie di fatto. Anche la coppia gay, ti può amare allo stesso modo di una mamma. Concetto idiota e politicamente di parte. Due persone dello stesso sesso, non potranno mai, nemmeno lontanamente offrire l’amore di una mamma. E solo ed esclusivamente per un semplice motivo. Non ti hanno messo al mondo e mai lo potranno fare. Una madre che mette al mondo un figlio, lo porta in grembo per nove mesi e al momento del concepimento, mette a rischio la propria vita. L’amore di una mamma è insostituibile. Quello che resta da fare a gay e lesbiche, sono le loro variopinte sfilate carnevalesche, bruciando d’invidia al fatto che mai potranno procreare. E non è cosa da poco. Buona serata anche a lei.
    Cordialmente.

  5. ciao maria continuo scusa ma ti avviso a vedere i commenti piccoli e se ci sono ad esempio 19 commenti io leggo solo gli ultimi tre in questo caso due di marco uno di cri e uno di silviafede, refresh che significa??

  6. @Marco: buongiorno signor Marco….non torno sull’argomento omosessuali perche’ come ci e’ ben chiaro la pensiamo in maniera opposta (sabato sera eravamo a cena da una coppia di amiche ed i bambini presenti mio figlio compreso sapevano bene che sono una coppia proprio come mamma e papa’ senza nessun trauma per nessuno…) ….volevo invece dirle che sul caso di Torino la penso esattamente come lei.
    Trovo sciocco e addirittura irrispettoso verso tutti sostituire una parola con un altra per essere politicamente corretti….il Natale e’ Natale, la festa della mamma e quella del papa’ sono tali e cosi’ ogni altro giorno particolare del calendario….non vedo dove sia la mancanza di rispetto nel dire grazie alla mia mamma che mi hamesso al mondo e che mi ama piu’ di se stessa….
    Sono anche io contro le feste imposte e commerciali, ma se proprio si devono fare chiamiamole col loro nome e con lo scopo per cui sono nate…allora non dovremmo festeggiare piu’ il primo maggio perche’ esistono disoccupati? O la festa degli innamorati perche’ ci sono i single? Trovo tutto cio’ veramente stupido e tra l’altro credo ottenga l’effetto cotrario ovvero fare da cassa di risonanza per chi quella situazione non la vive ovvero “non chiamiamo festa della mamma per te che la mamma non ce l’hai”….peggio ancora non trova?
    A presto le auguro una buona giornata

  7. Buongiorno.
    Notizia di qualche ora fa. Torino. Una scuola elementare, decide autonomamente di eliminare la classica festa della mamma, con la festa di chi ti vuole bene. Parto da un semplice concetto. Le varie feste dedicate, sono sempre state un vero e proprio evento commerciale e se devo essere sincero, non mi sono mai piaciute. La dimostrazione di affetto e di riconoscenza verso una persona o un istituzione, dovrebbe valere per tutto l’arco dell’anno. Ma questa è un altra storia. Vorrei tornare per un attimo a Torino. La scuola elementare è frequentata da bambini piccoli, ignari di quello che è giusto o sbagliato. Quello che mi chiedo è molto semplice. Perchè dovrebbe essere sostituita una festa dedicata alla mamma, con una dedicata a chi vuole bene ai bambini ? cosa facciamo, vogliamo azzerare anche la figura della mamma, sostituendola con una coppia ibrida ? qualcuno mi dovrebbe spiegare, cosa significa di chi ti vuole bene. Se la vediamo sotto questo aspetto, lo stesso pedofilo, a suo modo vuole bene ai bambini. Giusto appunto, festeggiamo anche lui. Ma questa scuola di Torino, da chi è diretta, da Platinet. Questo emerito imbecille, dovrebbe essere, licenziato all’istante e gli si dovrebbe vietare tassativamente, l’entrata in una scuola pubblica o privata. Se vuole vivere, dovrà cambiare mestiere, ma sopratutto dovrà stare lontano dai bambini. Nel caso di un suo rifiuto, un biglietto di sola andata per l’isola di Mykonos, a fare compagnia ai suoi simili. La sig.ra SilviaFede, nella sua ultima frase del commento del 6 maggio, mi ha insegnato che prima di tutto è importante insegnare ai nostri figli, il rispetto verso il prossimo, indipendentemente dalla tendenza sessuale. Accetto di buon grado il suo consiglio, ma a una condizione. Lo stesso rispetto che io dovrei avere nei loro confronti, gli stessi dovrebbero averlo per me. Considerato che questo non succede, non avrò mai rispetto per una categoria di ibridi. Sostituendo la festa della mamma, con un emerita stro….ta, offendi tutte le mamme e conseguentemente le famiglie. Quelle vere. Mai e poi mai, il sottoscritto potrà avere rispetto per personaggi del genere. E questo lo insegnerò ai miei figli, anche se già lo sanno. La famiglia è sacra, nessuno può permettersi di metterla in discussione. Sopratutto un ibrido. Buona giornata.
    Cordialmente.

  8. Buonasera
    @ SilviaFede
    Cara sig.ra, prima di tutto vorrei precisare che la parola volgare detta da mio figlio, non è frutto del mio insegnamento. Nonostante parliamo spesso di sesso, non ho mai toccato l’argomento dei gay o delle lesbiche. L’ho fatto al momento che è venuto fuori con quella parola, sicuramente ascoltata da ragazzi più grandi. Come ho già detto tempo fa in un mio precedente commento, la mente dei ragazzi è simile a una spugna e tutto quello che ascoltano viene recepito all’istante. Non certo per timore, ma parlare di omosessualità a un bambino così giovane, credo sia una cosa da evitare in maniera più assoluta. Tra qualche anno, certamente lo farò. Oggi, preferisco spiegare a mio figlio, il sesso visto fin dalla nascita del mondo. Quello che io come padre, ritengo giusto e impossibile da confondere. Per quale motivo dovrei insegnare a mio figlio, che un rapporto ibrido è uguale a un rapporto donato da madre natura ? non lo faccio ora e mai lo farò. Contro natura, non ci andrò mai e mi auguro che lo stesso facciano i miei figli. Se così non sarà, dovranno mettere in previsione che il loro padre, non ci sarà più. Ci sarà la loro mamma, perchè la mia compagna la pensa esattamente come lei. Ma credo che questo, non sarà mai un mio problema e di questo ne sono certo, come il sorgere del sole. Per il resto dei problemi, ci sono e sempre ci saranno. Cara Silvia, lei insegna a suo figlio, che l’amore tra due persone dello stesso sesso, non è sbagliato. Rabbrividisco al solo pensiero e sinceramente, non vorrei essere nei panni di suo figlio. Il genere umano, si è evoluto grazie al rapporto tra uomo e donna. Senza tutto questo, il mondo non esisterebbe più già da molto tempo. Il mondo è cambiato ma non certamente a tal punto, da convincere i nostri figli che l’amore tra persone dello stesso sesso, sia una cosa giusta e normale. Perchè di normale, non c’è proprio nulla. Buona serata.
    Cordialmente.

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