Pregiudizi e figli di coppie omosessuali

BAMBINO CON DUE PAPA'

La settimana scorsa l’articolo della nostra psicologa amica, la dottoressa Santarelli, sulle famiglie omosessuali ha sollevato un gran polverone, scatenando i vostri commenti.

Oggi ritorniamo sullo stesso tema, ma affrontiamo il discorso da una angolazione differente, dal punto di vista dei figli.
Parliamo di pregiudizi, ossia di come i figli di coppie omosessuali possano superare i pregiudizi della gente e vivere serenamente nella nostra società.
E’ possibile?

Ecco cosa ci dice Francesca Santarelli:

“Ero pronta e consapevole nel ricevere pareri discordanti con il pezzo di settimana scorsa sui figli e le famiglie arcobaleno, ma mai mi sarei aspettata (a livello umano, non tanto psicologico che ha un suo perché….) di constatare persone ancora così spaventate (e dunque aggressive e rabbiose) sul tema dell’omosessualità e della possibilità di poter avere figli all’interno di famiglie non considerate tali o non puramente “tradizionali”.

Ognuno può avere opinioni e pensieri differenti che rispetto, ma nessuno può mettere in discussione risultati di ricerche e studi attenti e approfonditi sull’argomento, che riportano dati “positivi e rincuoranti” sulla questione, così come riportato la volta scorsa.

Il tema rilanciato da Maria alla fine del mio pezzo di mercoledì scorso dunque, merita di essere ripreso e affrontato.

Premettiamo una cosa: finché ci sarà ignoranza (nel senso proprio della parola), chiusura mentale (che porta sempre ai pregiudizi), difese psicologiche ” ossessive” e meccanismi simili in molte persone, sarà difficile che questi figli di famiglie arcobaleno non troveranno mai ostacoli nella loro vita.

In genere le difficoltà nascono dai tentativi di nascondere agli altri qualcosa che è perfettamente evidente ai figli, invece di offrire loro gli strumenti per parlarne liberamente e con piena cognizione.
E’ quindi fondamentale che ogni conformazione familiare venga riconosciuta nella sua liceità e rimandata ai bambini come “buona” e degna di riconoscimento.

I figli delle famiglie omogenitoriali sono sereni come lo sono quelli delle famiglie eterogenitoriali. Sono molto consapevoli del fatto di venire da famiglie considerate “differenti”, qualche volta si trovano di fronte all’incredulità dei compagni, qualche volta i compagni si fanno portatori dei pregiudizi dei propri genitori. E’ una situazione che, sotto questo punto di vista, assomiglia a quella dei figli di famiglie migranti. I figli di genitori omosessuali possono talvolta incontrare attacchi contro la loro famiglia, ma trovano di solito a casa delle competenze specifiche su come fare i conti con il pregiudizio (i loro genitori hanno dovuto affrontarli prima di loro), e soprattutto dei genitori estremamente vigili rispetto a questo. Questo spiega i risultati della ricerca scientifica che vedono i figli di genitori omosessuali particolarmente “resilienti”, cioè capaci di superare le difficoltà, non dunque bambini che non vengono mai discriminati (questo purtroppo finché non avremo nemmeno una legge contro l’omofobia sarà difficile), ma bambini che hanno risorse (anche familiari) sufficienti per essere sereni nonostante le eventuali discriminazioni.

Quando i genitori sono aperti rispetto alla loro omosessualità e si rivolgono preventivamente alla scuola per preparare il terreno (così che gli insegnanti non si trovino impreparati), e trovano dall’altra parte insegnanti pronti ad ascoltare e soprattutto a farsi garanti affinché la realtà familiare specifica dei bambini sia sempre rispettata (nella trattazione del programma, ma anche di fronte ai compagni), non si va incontro a particolari problemi.

Ogni famiglia è unica e deve essere tutelata, poiché la qualità delle sue relazioni e del futuro dei suoi figli non dipendono dal sesso dei suoi componenti, ma dalle risorse che quella famiglia ha a disposizione e dalla sua capacità di farvi ricorso”.

 

 

Copertina-Mamme-No-Panic

Per appuntamenti  con la dottoressa Francesca Santarelli, o info, potete visitare il sito Internet del suo studio:  www.studiosantarellidecarolis.com 

Francesca Santarelli è in libreria con il libro “Mamme No Panic”, scritto a quattro mani con Giuliana Arena.

 

63 risposte a “Pregiudizi e figli di coppie omosessuali

  1. A Ginger 70 ovviamente l’anacronistico non è perché si è madre padre e bambino, ma si riferisce ai ruoli assunti nella famiglia.

    W.

  2. @ Ginger70 ok scusatemi cambio termine virgolettato, che ho usato volutamente un po’ per provocare… diciamo che possiamo dire un famiglia “anacronistica”…

    Comunque volevo farvi notare come possono colpire le parole, magari pensateci quando viene detto di qualcuno che è innaturale… o difettoso o malato perverso etc.etc., pensate cosa ha creato un virgolettato e poi immaginatevi la reazione di chi tutti i giorni si sente dire da mentalità quanto meno ristrette che è perverso e difettoso.

    @SilviaFede giusto nella famiglia si assumono naturalmente ruoli differenti, ma come hai precisato è indipendente il sesso che si ha, generalmente a casa mia io sono lo sbraitone, mentre mia moglie è più permissiva, ma il problema per i figli nasce quando lo “sbirro cattivo” lo fa lei… però anche in questo caso dipende molto dal carattere e non da che sesso si ha.
    Altra cosa che mi sembra di capire è che si confonde l’omosessualità, principalmente maschile, con la voglia di essere femmina…o mamma…. ma no è inconcepibile il fatto di essere entrambi padri? O madri ovviamente?

    W.

  3. Wol: innaturale la mia famiglia cioe mamma – papà e bambino??????????????????????????????????? non commento neppure questa tua bestialità, va bene tutto ognuno al pensa come meglio crede rispetto tutte le tue idee quelle si Silvia anche se non le condivido, ma dire che la MIA famiglia è innaturale NO scusa ma questo proprio no! e che cavolo!

  4. @Marco
    Legga bene le virgolette e cerchi di aprire la mente alla domanda posta.
    ““è ancora giusto parlare di padre e madre, pensando a due ruoli differenti?” non lo so secondo me ormai è “innaturale”…”
    Io ho detto che potrebbe apparire come “innaturale”, a me che sono tutto sommato giovane e vivo una realtà culturale differente della sua in cui madre e padre sono intercambiabili e che quindi non hanno più la connotazione del post-guerra in cui la madre si occupava di accudire i figli e il padre di portare a casa la pagnotta, né quella degli anni 90 in cui la madre si occupava di allevare i figli e il padre di farli giocare…

    Insomma due ruoli ormai confusi, che lo si voglia o no, per cui risulta difficile (nella mia realtà) parlare di ruoli distinti.
    Poi mi permetta io fin’ora non ho insultato nessuno, non ho chiamato innaturale nessuno, né tanto meno persone difettose o famiglie non vere quelle che non mi piacciono.

    W.

  5. @Marco: ha ragione anche su questo argomento siamo arrivate al capolinea…ed anche io lo affermo non perche’ sia in alcun modo arrabbiata ma semplicemente perche’ abbiamo sviscerato tutti gli argomenti e le angolazioni possibili e le nostre posizioni sono e rimarranno agli antipodi.
    Comunque e’ interessante confrontarsi civilmente, perche’ aiuta anche a mettere a fuoco i propri pensieri dovendoli scrivere in modo da renderli comprensibili a chi legge…
    Vorra’ dire che ci confronteremo su altri argomenti futuri…a presto
    @Wol: concordo con te tutto cio’ che esiste in natura e’ “naturale” per definizione…
    Sul ruolo dei genitori trovo la tua riflessione alquanto interessante, anche se credo che all’interno della coppia genitoriale (madre-padre, madre-madre,padre-padre e’ indifferente) si assumono naturalmente dei ruoli differenti…si e’ sicuramente interscambiabili negli atti pratici,nell’organizzazione cioe’ delle varie attivita’ familiari (specie oggi dove quasi sempre lavorano entrambi i genitori) , ma poi naturalmente in base al proprio carattere e inclinazioni ci sara’ il genitore piu’ permissivo e quello piu’ severo, quello che raccogliera’ le confidenze e quello che sara’ piu’ bravo in altri ambiti…quindi non parlerei di interscambiabilita’ ma di complementarieta’ e questo indipendentemente dal sesso dei genitori…ovviamente e’ un mio punto di vista…

  6. Buonasera.
    @ Wol
    Innaturale, parlare di padre e madre ? una frase del genere, non merita nessun commento. E’ un insulto a tutte le Famiglie (quelle vere) e alla mia intelligenza. Non vado oltre, diventerei volgare.
    Cordialmente.

  7. Buongiorno
    @ Silvia Fede
    Cara sig.ra, le risponderò per l’ennesima e ultima volta. Non che non voglia, o perchè la cosa mi dia fastidio, ma per un semplice motivo. Questo è un argomento di vitale importanza e difficilmente riusciremo a trovare una soluzione che vada bene per tutti. Visto i miei precedenti e quello che è successo qualche mese fa, vorrei evitare qualsiasi tipo di malinteso. Onde per cui, mi limiterò a rispondere al suo ultimo commento, per poi chiudere definitivamente. Su gli omosessuali credo che abbia le idee, leggermente confuse. Non è assolutamente vero che si nasce in quel modo o meglio, alcuni di loro nascono in quel modo, ma la maggior parte lo diventa nell’arco della vita, per una scelta ben precisa. Scelta che mi permetto di sottolineare, come un personale piacere. Prova di tutto questo è l’esistenza dei bi sex, personaggi che non disdegnano sia l’uomo che la donna. Come diceva un grande poeta, “il piacere carnale, innalzato all’ennesima potenza”. Come ho dichiarato più di una volta, sono ateo per scelta, dopo aver terminato i miei studi in un istituto privato Cattolico dove l’omosessualità e la pedofilia, erano all’ordine del giorno. E sto parlando della fine degli anni 60′. Mi hanno insegnato che Dio ha creato l’uomo e la donna, un certo Adamo ed Eva. Attenzione cara Silvia, un uomo e una donna, non due omosessuali o due lesbiche. Due persone che potevano procreare autonomamente. Perciò, affermare che un omosessuale sia una creatura di Dio, non è esatto. La Famiglia è un dono di Dio (per chi ci crede) il resto sono errori di natura. E sappiamo molto bene, sia io che lei, che quando la natura decide di tirare brutti scherzi, nessuno può fermarla. Tutto quello che viene e verrà proposto, al di fuori della Famiglia tradizionale, sono e resteranno per sempre, scherzi della natura. Certo che non condividerà nulla di quello che ho appena detto, le auguro una felice giornata. W l’Italia e la Famiglia.
    Cordialmente.

  8. @ Marco
    Difetto? Ok

    Due pensieri mi sono venuti analizzando i discorsi fatti in questi giorni, il primo è il concetto di innaturale, curioso vedere come per innaturale si intenda qualcosa che in realtà in Natura è più comune di quanto si creda, l’omosessualità (concetto che viene ormai accettato da tutti gli studiosi) tra gli animali è relativamente comune più o meno quanto lo è tra gli umani, così come in Natura ci sono coppie di animali dello stesso sesso che accudiscono e allevano piccoli magari orfani etc. etc.
    Dunque io vorrei capire se innaturale è un concetto che nasce quando qualcosa non lo si capisce, oppure è qualcosa d’altro… sarebbe curioso avere dei riscontri. Se ci pensiamo anche i trapianti sono “innaturali”, beh mio padre è un trapiantato e ringrazio gli Dei tutti perché questo atto innaturale è stato possibile grazie alle scoperte scientifiche umane.

    Il secondo pensiero che mi è venuto riguarda invece il ruolo genitoriale, per la mia generazione il ruolo dei genitori è sempre più differente dal passato, ormai madri e padri sono spesso intercambiabili, io e mia moglie indipendentemente accudiamo i figli, prepariamo la messa a letto, coccoliamo e giochiamo, in base al tempo che abbiamo a disposizione. Quindi penso che se al mio fianco invece di una donna ci fosse un uomo che, come me, vivesse il suo ruolo di padre in una concezione moderna probabilmente per i miei figli non cambierebbe assolutamente nulla tranne che chiamerebbe papà tutte due, la stessa cosa se al posto mio ci fosse un’altra donna. Insomma il concetto è: “è ancora giusto parlare di padre e madre, pensando a due ruoli differenti?” non lo so secondo me ormai è “innaturale”…

    W.

  9. @Marco: buongiorno signor Marco le rispondo molto volentieri….ha intuito bene sono credente, cioe’ credo che esista un Dio che ha creato l’universo ed anche me, lei e gli omosessuali. E siccome come ho gia’ scritto in un precedente commento Dio ci ha detto di aver creato l’Uomo (inteso come genere umano) a Sua immagine e somiglianza, per me anche un omosessuale e’ ovviamente immagine di Dio, per cui non potrei mai avere alcun pregiudizio o chiusura verso di lui.
    Quello che differenzia me e lie alla base e’ questo : per lei essere omosessuali e’ una scelta, ovvero messi di fronte ad un bivio si decide mentre per me e’ una caratteristica personale con cui si nasce che non si puo’ scegliere, si puo’ tentare di soffocare e di reprimere ma non si puo’ veramente modificare. Lei scrive di essere attratto dal genere femminile e di non poter in alcun modo pensare di accostarsi in senso fisico ad un uomo (lo stesso vale per me con le donne) , beh per un omosessuale e’ lo stesso a parti invertite. Lasciamo fuori pedofili, esibizionisti e chiunque omosessuale o eterosessuale abbia comportamenti malati o perversi….per tutto il resto si tratta di pulsioni assolutamente naturali come le sue….
    per questo per me non c’e’ alcuna differenza tra chi si innamora di una persona dello stesso stesso e chi del sesso opposto
    Come conseguenza anche gli omosessuali hanno lo stesso istinto e lo stesso desiderio naturale di avere una famiglia, di crescere un figlio, di amarlo ed educarlo e di lasciare un seme nel mondo dopo che se ne saranno andati proprio come lei, proprio come me….perche’ dovrebbe essere diverso? Perche’ il nostro (mio e suo) dovrebbe essere un atto d’amore e quello dell’omosessuale un atto di egoismo dettato dall’invidia? Cosa glielo fa pensare? e soprattutto ha parlato col suo conoscente gay di tutto questo? Ha ascoltato i suoi pensieri?
    Io non mi sento “ingabbiata” nel mio ruolo di mamma, sono un genitore perche’ amo mio figlio piu’ di me stessa e perche’ mi impegno ogni giorno ad educarlo e a farlo crescere secondo i valori per me giusti, credo che i miei pensieri siano comuni a mamme e papa’ delle famiglie omogenitoriali , non penso di avere l’esclusiva perche’ sono nata donna ed ho portato mio figlio in grembo….l’importante e’ che l’amore sia la base di tutto….spero di aver risposto alle sue domande
    E’ sempre un piacere confrontarmi con lei….a presto

  10. Buonasera.
    @ SilviaFede
    Cara sig.ra. non ho mai avuto dubbi sul fatto che le sue idee, fossero in sintonia con quelle del sig. Wol. Quello che vorrei sottolineare è molto semplice. nel suo ultimo commento parla di “ricredersi quando si supera il muro e si scoprono persone uguali a noi”. Da molti anni, ho un conoscente gay e la mia considerazione verso di lui, non è mai cambiata. Lo considero una persona, con un evidente difetto ma sempre una persona. Uguale a me ? non credo proprio. La sua scelta contro natura, non avrà mai nulla a che vedere con la mia. Non mi sono mai emozionato, guardando una persona del mio stesso sesso, non sono mai andato a una festa di gay, con le chiappe in bella vista. Il “sorpresone” come lo chiama lei, lo avrei dal momento che decidessi di coricarmi a letto con lui. Perciò questa persona, non potrà mai essere uguale a me. Un uomo che pensa (nel suo subconscio) di essere una donna e di crescere un figlio, come se fosse la mamma, non potrà mai avere il mio rispetto. E’ e resterà per sempre una macchietta. E’ qualche mese che ci conosciamo in modo virtuale e credo di aver capito che crede in Dio. Rispetto, ovviamente non condivido le sue idee, ma non riesco a credere che una donna che ha generato dei figli e credente, possa accettare che un uomo, si impossessi di un ruolo che spetta per natura, solo ed esclusivamente al genere femminile. Io non ne sarei felice. E’ stato un piacere dialogare con lei. Buona serata.
    Cordialmente.

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