“Genitori negligenti”, i bagnini di Rimini in rivolta

bagninoNotizia dell’ultima ora riportata dal TgCom24: i bagnini della spiaggia di Rimini protestano contro mamme e papà negligenti che lasciano fare i bagni ai figli senza seguirli e controllarli.
A loro avviso al mare i bambini non vanno lasciati soli in acqua neppure quando sono in grado di nuotare. Basta poco infatti per annegare.

“Spesso – raccontano i guardiani delle spiagge – i grandi si accorgono che i piccoli hanno rischiato l’annegamento solo quando li riportiamo a riva”.
Ora i bagnini alzano la voce e minacciano addirittura di partire con le denunce contro i genitori che non si occupano dei bambini quando sono in mare.
I guardiani della spiaggia si appellano all’articolo 591 del codice penale, quello sull’abbandono di minori. A loro parere un bambino, anche se autonomo (sei o sette anni) non va mai lasciato incustodito, soprattutto se il mare è mosso.
Andrea Manduci, portavoce dell’associazione dei marinai di salvataggio della provincia di Rimini, ha detto che il problema è attualissimo visto anche l’ultimo fine settimana, quando diversi bambini sono stati portati in salvo dai bagnini.

Hanno ragione i bagnini ad alzare la voce?

Su una cosa sono d’accordo: ci vuole veramente un attimo per perderli d’occhio e ci vuole ancora meno perché accada il peggio.

Questa estate eravamo al mare giù nel Salento, avevamo preso ombrellone e sdraio in prima fila (proprio per guardare a vista i bambini) in un lido molto carino, con bagnino.

Quel giorno eravamo arrivati da pochissimo in spiaggia. Io e mio marito avevamo messo la crema solare a Marco e a Luca. L’attimo dopo erano già in acqua. Intanto io spalmavo per bene la crema solare a mio marito. Lui però non perdeva d’occhio i due monelli.

Nonostante il mare calmo, la corrente portava a largo. Marco andava sempre più lontano, Luca lo seguiva.
Li abbiamo chiamati, ma non sentivano.
Così mio marito si è subito avviato verso di loro, continuando a chiamarli.

Ormai Luca toccava a malapena. Andava giù, toccava e si spingeva su. Ma dopo ogni saltello andava ancora più al largo.

Ad un certo punto… quando ormai mio marito era ad una decina di metri da lui, un signore che era a due passi da Luca, ha sentito le urla ha allungato la mano e l’ha aiutato.

Non è successo nulla. Tutti sani e salvi. Luca non ha neppure bevuto un po’ d’acqua di mare e non si è nemmeno spaventato. Anzi, ha capito cosa fare in caso di pericolo e da quel giorno ha imparato a nuotare! Ora si tuffa dai trampolini e va all’acqua alta, o meglio dove lui non tocca, con disinvoltura (ovviamente sempre in nostra compagnia!)

Quella che si è spaventata sono stata io. Ho capito che può bastare veramente un attimo, una svista perché accada il peggio.  E a volte neppure i bagnanti che sono vicini si accorgono di nulla.
Se quel signore che era a due passi da Luca non avesse sentito le urla di mio marito, non si sarebbe neppure accorto che il bambino era in difficoltà.

Per fortuna ho un marito che non toglie gli occhi di dosso dai figli neppure per un istante, sta le ore in acqua con loro a fare giochi e tuffi di ogni tipo.

Il bagnino? Si è accorto di quanto stava accadendo con un po’ di ritardo.
Ma è comprensibile! Con decine e decine di bambini in acqua che saltano, giocano, nuotano, urlano, ridono, gridano, si spruzzano… è veramente difficile accorgersi di un bambino in difficoltà!

Tutto è bene quel che finisce bene. Ma mai abbassare la guardia sui propri figli, neppure in vacanza! Almeno su questo sono d’accordo con i bagnini 😉

 

 

 

 

11 risposte a ““Genitori negligenti”, i bagnini di Rimini in rivolta

  1. @Silviafede. A me non piace il mare, non mi piace il caldo, soffro proprio fisicamente, per cui quando erano piccoli mare pochissime volte. e preferivo stare bella sveglia e in piedi, magari a passeggiare o giocare con loro sotto l’ombrellone. Non mi fido di mio marito, e non per partito preso, è incapace di badare ai bambini, chiacchiera e non si accorge di nulla, (in un paio di occasioni ne ha perso uno, e una volta li ha lasciati 45 minuti in macchina da soli, dicendomi poi li ho lasciati solo 10 minuti, per me anche un minuto è troppo) per cui la mia era una necessità. I miei spazi me li prendo ampiamente adesso, prima un po’ meno, ma quando lo facevo, era totalmente, nel senso che li affidavo a mio padre e a una ragazza che mi aiutava e veniva in vacanza con noi., o a una delle mie sorelle, ma mai al mare, in montagna sì, li lasciavo, al mare MAI. Naturalmente penso che tutti devono riposarsi in vacanza, facendo anche i turni, ma ho visto mamme non muovere un dito, delegare tutto al padre, che per inciso se lo fa volentieri ben venga, ma dopo non puoi lamentarti con tuo marito che non ha fatto come avresti fatto tu, muoviti e fallo. oppure pensare che ti sta intorno ti guardi i bambini (parlo di estranei, mi è capitato di riportare bambini alle loro mamme, solo perché li avevo riconosciuti come vicini di ombrellone) o essere serena perché ci sono i bagnini. No, i bimbi piccoli vanno controllati e tenuti d’occhio.
    Tu fai benissimo, se tuo marito è in grado di badare a Fede, ma con uno è più facile.
    Poi ognuno si comporta come meglio crede.

  2. @Carmela: sono parzialmente d’accordo con te…o meglio se si al mare da sola coi bambini concordo al 100%, non bisogna perderli d’occhio e non ti puoi permettere distrazioni. Ma se con te ci sono altri adulti, ad esempio marito o amici, io mi prendo i miei spazi e facciamo a turno a controllare.
    Mi piace molto leggere in spiaggia ed anche fare un pisolino…in quei momenti mi assicuro che mio marito sia con Fede o comunque lo controlli, oppure i nostri amici con cui andiamo in vacanza e poi ovviamente ricambio quando e’ il mio turno.
    La vacanza deve valere anche per gli adulti, l’importante e’ organizzarsi e non abbassare mai la guardia, come dice Marco.

  3. Hanno ragione i bagnini!
    Anche io come tuo marito Maria. A distanza, ma li controllavo. Comunque non amo il mare, cioè non amo sdraiarmi al sole (infatti sempre bianca, meglio meno rughe) non mi è mai piaciuto neanche quando non avevo bimbi. Mi innervosisco a vedere mamme sdraiate per ore, ogni tanto alzano gli occhi e dicono ai mariti controllali tu. E’ capitato che controllassi anche i figli degli altri. Ancora adesso se un bambino chiama mamma io mi giro a controllare che succede. Mi è capitato quest’estate a Ischia, mamma tutto il tempo al sole, bambini controllati da marito e nonni, e solo perché avevano fatto qualche capriccio (tra l’altro lei non intervenuta, ma le davano fastidio il vociare, le impedivano di dormire), al momento di andare via “Non mi avete fatto riposare, sono stanchissima! PURE! Ma che li fate a fare i figli?
    Le nostre vacanze sempre in montagna, avevo paura che affogassero. Le poche volte che li portavo al mare, sempre in piedi dietro di loro, con tanto di nonno al seguito. Sanno nuotare, mandati tutti a scuola di nuoto proprio per paura del futuro, quando sarebbero andati da soli con gli amici. Adesso che vado in vacanza senza figli mi piace il mare, fare passeggiate in riva al mare la mattina e la sera, ma adesso mi concedo passeggiate per i luoghi che visito, con bambini al seguito sempre molto difficoltoso.
    Quando hai figli la vita ti cambia, devi essere consapevole di questo, non puoi continuare a fare quello che facevi prima.

    @Marco. D’accordissimo con lei! Pericolo pedofili, sempre in agguato, ero molto spaventata. Però per quanto ansiosa, i bambini non lo percepivano, perché sempre sotto controllo, ma a distanza, avevano il loro spazio per muoversi.
    Buona serata a tutti.

  4. Buonasera.
    Non mi stancherò mai di dirlo. Teniamo alta la guardia. Oggi più che mai, i nostri figli sono in balia di pericoli sempre esistiti e di quelli nati negli ultimi anni. Meglio una bella abbrunzatura, o un figlio nell’elenco dei scomparsi ? amo il mare ma, non amo il caldo e mettermi sdraiato come una lucertola per ostentare l’abbronzatura, al ritorno in città è una cosa che non ho mai fatto e mai farò. Purtroppo,da qualche anno, il mare lo vedo giusto in cartolina e la piscina è diventata il mio luogo di vacanze. La cosa che vedo molto spesso è la tranquillità di certi genitori, nel tollerare che i loro figli (piccoli) si allontanino da loro con estrema facilità. Mamme giovani che ostentano i loro fisici, più o meno statuari, inconsapevoli di quello che stà succedendo ai loro figli. Bambini che si perdono o si ritrovano pericolosamente in acque alte e bagnini che non sanno più da che parte girarsi. Papà che preferiscono ritrovarsi insieme e giocare a carte o intenti alla masturbazione (mi scuso per la parola) mentale con il proprio telefonino. Se consideriamo che in ambienti come la piscina o la spiaggia, il pedofilo di turno è perennemente in agguato, una lavata di capo per quei genitori, non sarebbe male. Il compito dei bagnini, non è quello della baby-sitter. Loro devono salvaguardare l’incolumità dei bagnanti. Molti incidenti, potrebbero essere evitati se i genitori fossero più attenti. Una bambina uccisa in acqua dalle eliche di un fuoribordo. Una morte orrenda. Sarò sicuramente un bacchettone ma, la mia domanda è molto semplice. Chi curava questa bimba ? queste sono cose che non dovrebbero mai succedere. Ma molto spesso la tolleranza di molti genitori, supera di gran lunga, l’attenzione verso i figli piccoli. Un caro saluto a tutti e ben tornati.
    Cordialmente.

  5. Sono d’accordissimo con i bagnini!
    Quest’estate Andrea stava facendo il bagno con mio marito. Era dove toccava ma stava giocando vicino al palo del cartello che delimita la zona sicura per i bagnanti. Attaccato al palo c’era la corda che tiene legata la boa … mentre giocava “a fare i tuffi” si è impigliato nella corda e non riusciva più a riemergere con la testa. Per fortuna mio marito era accanto a lui, si è accorto subito e l’ha liberato…. bastano veramente pochissimi secondi di distrazione e non è necessario che le acque siano profonde o che il mare sia mosso perché la situazione precipiti!!!!

  6. Maria io sono come tuo marito.
    Sapete come sono mamma sciagurata…però le mie figlie non vengono mai e poi mai perse di vista al mare. Nemmeno ora che sono grandicelle. MAI. Se x qualche motivo non posso fare il bagno (io adoro fare il bagno) o se ho freddo..beh io sono cmq li. non mi tuffo ma sono li. Magari le osservo dalla riva ma sono lì.
    Non è questione di essere chioccia o meno è questione che 1 o 2 bagnini non possono controllare orde di marmocchi urlati. Quello è compito dei genitori. Anche se sanno nuotare e quindi vanno al largo un crampo può venire sempre…anche a noi…
    Certo poi c’è da dire che “incidente” si chiama così xkè non è prevedibile e ci può stare ma aiutare la sorte invece che andargli contro secondo me non fa male.

  7. @ginger: tuo figlio e’ ancora piccolo e’ giusto e normale che faccia il bagno con te, ma quando i bambini crescono un po’ e amano stare in acqua, ci stanno le ore e si divertono da matti…io e mio marito ci limitiamo a non perderlo d’occhio, ma non mi piace stare ore in acqua e non voglio nemmeno privarlo del suo divertimento….in fondo il mare per i bambini e’ fondamentalmente stare in acqua e giocare, non certo stare sulla spiaggia…
    L’importante e’ non distrarsi, come dici tu, non fare le mamme/papa’ lucertola sperando che non succeda niente…non oso immaginare che rimorso possa provare uno che perde un figlio perche’ era steso ad abbronzarsi

  8. assolutamente hanno ragione i bagnini! ogni anno e anche quest anno in liguria mamme stese al sole modello lucertola e i filgi in acqua senza che nessuno li guardi, io non lo mollo un attimo se lui è i acqua io sono in acqua se lui gioca in spiaggia io gioco in spiaggia. se non ci sono io c’è suo padre, troppo chioccia? si puo darsi ma contenta di esserlo.

  9. Certo che hanno ragione i bagnini. Mica che solo perché ci sono loro i genitori devono affidare la sorveglianza dei figli ad altri.

    Però Maria, permettimi… se i tuoi figli scappano in acqua e c’è il vento, dovevate farli rientrare immediatamente sulla spiaggia, altro che spalmare la crema solare. Appena in acqua zac, presi e dietrofront. Non è questione di “mio marito li controllava”. Hai idea di quanto poco ci si metta a sparire sotto le onde, con il vento? Di quanto ci voglia per andare controcorrente, anche se per un adulto?

    Appena entrati in acqua dovevano essere riportati a riva, senza aspettare. Si sa che il vento porta via le parole, ovvio che non sentivano. Presi, riportati e rimproverati: non si entra in acqua così, senza vedere. Si deve insegnare a vedere che se c’è la bandiera rossa non si entra, a vedere che se c’è vento si chiede prima ai genitori se è il caso o meno.

    Non lo so, io e mio fratello siamo cresciuti al mare e mia madre, che non sa nuotare, ci ha sempre insegnato a chiedere il permesso e se ci allontanavamo senza chiederlo ce lo ricordava eccome (o se entravamo in acqua quando la giornata era ventosa, in quel caso si stava vicino alla riva e punto, nemmeno con il salvagente ci allontanavamo). Ancora adesso, in caso di vento, se entro in acqua arrivo al massimo con l’acqua sopra al ginocchio o poco più (e nuoto in una piscina profonda quasi 2 metri, non è che non so fare). Mio padre sa nuotare, però mamma non voleva che ci mettessimo in pericolo.

    Quando avevo tipo 12 anni o giù di lì, ho visto un ragazzino di 17 morire per una congestione, per essere entrato in acqua subito dopo aver pranzato. Nonostante i soccorsi immediati e l’eliambulanza, è andato in ipotermia ed è morto in spiaggia.

    • @Mimi, non c’erano onde. Mare Ionio chiaro e cristallino, piatto e calmo, ma con corrente che portava al largo 🙂
      Non so se sei mai stata a Ugento, ma per metri e metri l’acqua non supera l’altezza delle ginocchia 😉
      Marco, che è 10 centimetri più alto di Luca, toccava. Era il fratello più piccolo che per seguire il grande è andato dove non toccava più!
      Ma era comunque tutto sotto controllo, tanto che non è successo nulla, ma mi è servito per capire che può bastare un attimo di distrazione per assistere al peggio!

  10. Maria pero’ tuo marito e’ stato pronto, per questo non e’ accaduto niente, pensa fosse stato distratto in quei minuti?
    Noi lasciamo che Fede faccia il bagno da solo o in compagnia dei suoi amichetti, sta le ore in acqua, anche tutto il pomeriggio dalle 15 alle 19,30!!! Non si stanca mai di nuotare, fare tuffi, giocare a pallone o a pallavolo e dove il mare e’ bello esplorare con maschera e pinne. Pero’ un adulto lo controlla sempre, io e mio marito o i nostri amici quando siamo in compagnia…nemmeno per un minuto perdiamo d’occhio dove sono e in caso di difficolta’ siamo pronti ad intervenire.
    La regola e’ che non deve andare dove non tocca a meno che non sia accompagnato da un adulto, anche se e’ bravo a nuotare e a stare a galla, su questo non si transige…con noi ha fatto esperienze da grande, tuffi da scogliere, bagni in alto mare buttandosi dalla barca, esplorazione di grotte, ma solo ed esclusivamente con noi adulti…lui lo sa e devo dire che si attiene alla regola, se vediamo che la corrente porta fuori lo facciamo riavvicinare
    Credo che i bagnini abbiano ragione, l’incidente purtroppo puo’ capitare a chiunque adulti compresi, ma lasciare bambini da soli in balia del mare e’ davvero da irresponsabili…e’ vero quello di controllare chi e’ in acqua e’ il loro lavoro, ma la responsabilita’ di un genitore dovrebbe venire sempre prima di tutto…come hai detto tu basta una distrazione e il mare non perdona

Rispondi a SilviaFede Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *