I compiti delle vacanze: meglio cominciare a farli subito o aspettare? I consigli dei pediatri

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“Marco, sono passate quasi tre settimane da quando hai salutato la scuola e le maestre. Non ti sembra che sia arrivata l’ora di cominciare a fare i compiti delle vacanze?”, Ho chiesto ieri al mio piccolo studente.

E lui: “No, non sono ancora in vacanza!”

E io: “Come no? Non stai mica andando a scuola!”

E lui: “Sì, ma non sono neppure al mare. Queste le chiami vacanze?”

“Io sì, io le chiamo vacanze. Sei tutti i giorni al campus estivo con tanti amici a giocare a tennis, a basket, a calcio, a fare i tuffi in piscina e giochi vari. Come chiami tutto ciò: lavori forzati?”, gli ho risposto.

E lui: “Lo chiamo campus estivo. Le vacanze cominciano quando partiamo!”

E io: “Facciamo che da domani, invece, cominciamo a riprendere almeno la penna in mano. Non vorrei che nel frattempo dimenticassi tutto. Riprendere poi è più faticoso!”

Quando non c’è di mezzo la scuola, i compiti, la lettura, lo studio… devo ammettere che a casa mia l’aria è molto più rilassata. Ma prima o poi bisogna pure riprendere e aspettare troppo potrebbe essere controproducente.

Oggi scorrendo le agenzie di stampa ne ho trovato una di qualche giorno fa: “I compiti delle vacanze, uno stress per studenti ma anche per i genitori”

Mi sono sentita meno sola. Non sono solo io a stressarmi per i compiti. Sono in buona compagnia!

La Società Italiana di Pediatria Preventiva e Sociale (Sipps) ha redatto una sorta di vademecum con i consigli utili per genitori e figli per arrivare a settembre con i compiti fatti e con lo stress ai minimi termini.
Ecco i punti principali:
– Iniziate le vacanze con una stacco completo del bambino dai problemi scolastici per almeno 20 giorni, per permettergli un cambiamento significativo delle sue abitudini
– Suddividete i compiti in base ai giorni di vacanza che rimangono, cercando di dare circa un’ora di tempo al giorno a compiti di diverse materie per dedicare il tempo restante alle attività all’aria aperta.
– Cercate di rendere i compiti di matematica e di grammatica come dei giochi a quiz, stile esercizi delle parole crociate, mostrando come genitori interesse a trovare il giusto risultato.

“Alla fine della scuola – spiega Leo Venturelli, pediatra di Famiglia Asl di Bergamo – i bambini hanno diritto ad un giusto riposo: il ritmo della giornata cambia, al mattino non c’è più la corsa del dovere arrivare a scuola in orario. L’organismo trae giovamento dalla modifica delle abitudini sia sul piano fisico, sia su quello psicologico: vivere all’aria aperta più tempo, giocare, cambiare stile di vita, conoscere nuovi amici, avere meno stress sono tutti fattori positivi in quasi tutti i bambini”.

Parere diverso invece per Giuseppe Di Mauro, Presidente della Società Italiana di Pediatria Preventiva e Sociale: “Ma staccare la spina per tanto tempo, in genere per tre mesi – precisa Di Mauro – significa spesso dimenticare molto di quello che si è appreso durante l’anno: ecco allora i compiti che diventano spesso incubo e disagio non solo per il bambino, ma per tutta la famiglia”.

22 risposte a “I compiti delle vacanze: meglio cominciare a farli subito o aspettare? I consigli dei pediatri

  1. Non volevo offendere nessuno, ho detto solo che il lei su internet e la punteggiatura messa male mi infastidiscono. Sull’uso improprio della punteggiatura si era espresso anche il grande linguista Cesare Marchi, facendo notare che a volte lo spostamento di una virgola può stravolgere il senso di una frase. Se ho offeso qualcuno mi dispiace, non ne avevo l’intenzione.

  2. Buonasera.
    @ Michela.
    Quando mi si tira in ballo, mi piace portare a termine la sceneggiata. Alcune persone presenti a casa mia,mi fanno notare che la sua impeccabile punteggiatura, avrebbe bisogno di qualche ripasso. Io non me lo ricordo più ma, mi dicono che la virgola prima della e è un errore imperdonabile. La e viene usata per l’intercalare di una frase e sostituisce di norma la virgola. Mi fermo qui. Proseguire nella sceneggiata, sarebbe un insulto alla mia intelligenza.
    Cordialmente.

  3. @Marco: oltre al fatto che la maleducazione è sempre fastidiosa, nei confronti di chiunque …
    E’ ancora più fastidiosa quando rivolta a persone che si pongono sempre in tono garbato come fa lei.
    L’attacco nei suoi confronti è stato assolutamente gratuito ed è stato estremamente seccante (credo di poterlo dire anche a nome di chi mi ha preceduta nei commenti 🙂 )!!!

  4. Buonasera.
    Voglio ringraziare chi ha preso le mie difese. Mi sento coccolato come un neonato. A parte gli scherzi,non cera bisogno. Nella mia vita ho passato cose peggiori di queste e deve dire che me la sono sempre cavata egregiamente. Cosa posso dirvi di più. Mi auguro che una volta ci potremo incontrare e sarà mia premura, offrirvi un caffè. In questo momento le mie possibilità economiche, da una scala da 1 a 10, ballano tra il 4 e il 5. Un invito per qualche sfilata di moda è più fattibile. Ancora grazie di cuore.
    Cordialmente.

  5. Buongiorno.
    @ Michela.
    E’ un piacere risentirla. Mi vorrà scusare se le rispondo dopo due giorni ma, solo ora ho aperto la pagina e se devo essere sincero, dopo aver letto il suo commento, sono rimasto allibito. Non riesco a comprendere il suo accanimento virtuale, verso la mia persona. Mi piace confrontarmi con chi, non la pensa esattamente come me ma, impuntarsi sul fatto che non le dia del tu, o perchè mi considera il virgolatore pazzo, mi sembra estremamente esagerato. Non mi venga a dire che non capisce i miei commenti. E’ vero, uso troppe virgole a sproposito ma, non scrivo in arabo, ne tantomeno in aramaico. Uso la lingua Italiana. Se per lei la lingua Italiana è un problema, me lo faccia sapere, sarò ben felice di trovare una soluzione. Convivo da sempre con una prof.essa di Spagnolo e d’Inglese. Se le potrà essere utile, mi faccia un fischio. Il fatto che lei non voglia più parlare con me, mi mette sicuramente in agitazione ma, credo che nonostante tutto, non passerò certamente notti insonni. Il problema è solo ed esclusivamente suo. Questo blog non è suo. E’ un esclusiva della sig.ra Maria Nigo e solo lei, potrà dirmi come e cosa devo fare per essere accettato. Nel suo commento, mi ha descritto come “il nostro amico”. Ebbene, questa frase poteva tranquillamente risparmiarsela. Non la prenda come un offesa ma, l’ultima persona che vorrei come amica è proprio lei. Prima mi copre di critiche e poco dopo mi chiama amico. Io avrò qualche problema con le virgole ma, lei ha qualche problema con la lingua Italiana. Non conosce il significato delle parole. Domenica scorsa, ho compiuto 57 anni. Conosco mezzo mondo ma, di amici ne ho quattro. Mi correggo tre, uno purtroppo è passato a miglior vita. Amici che affiderei la mia stessa vita e sacrificherei la mia per loro. Il resto sono conoscenti. Lei, nemmeno mi conosce e mi chiama amico. Non voglio farle cambiare decisione riguardo la sua scelta ma, ci pensi bene. E’ meglio dialogare animamente che tenere la testa sotto la sabbia. Il dialogo è l’anticamera della buona convivenza. Far credere alla gente, di sapere tutto, spesso porta all’antipatia. Mi auguro di risentirla, in caso contrario è stato un piacere. Buona giornata.
    Cordialmente.

  6. Noi siamo alle prese per il primo anno con i compiti delle vacanze. Fortunatamente ce la caviamo con un solo libro di esercizi ed un solo da leggere. La lettura l’abbiamo lasciata autogestita sin da subito perché Andrea adora legge e (nel suo piccolo) divora qualsiasi cosa gli passi sotto mano, libri, fumetti, racconti … Per il libro degli esercizi, abbiamo stabilito un minimo di pagine da fare al giorno (4) tenendo conto delle settimane di grest, della settimana di mare e del centro estivo (dove fortunatamente avranno 1 ora al giorno dedicata ai compiti).
    Devo dire che durante tutto l’anno scolastico Andrea ha dimostrato di essere piuttosto coscienzioso e di sapersi bene organizzare e lo sta dimostrando anche durante le vacanze estive: durante la settimana di mare siamo stati parecchio sfortunati col tempo e lui è stato bravissimo perché ha deciso di impiegare il tempo portandosi avanti con i compiti. Anche per tutta questa settimana è stato bravissimo: di sua spontanea volontà, ieri ha fatto 8 pagine, martedì ne ha fatte 13 …
    Al momento non sembra minimamente stressato, dedica un po’ di tempo al giorno ai compiti ma di certo non gli manca il tempo libero o il momento per giocare. Ammetto che con lui sono stata particolarmente fortunata, con sua sorella molto probabilmente non sarà così … ma credo che ogni genitore, conoscendo il proprio figlio, possa trovare le modalità o gli accordi più appropriati. 😉

  7. MARIA FOR PRESIDENT………finalmente……grandissima. Non ne potevo più. Maria hai espresso perfettamente il mio pensiero. L’educazione non è per tutti. Il Sig. Marco lo è sempre stato anche quando non eravamo d’accordo con lui. Michela di te possiamo dire lo stesso?
    Non sono laureata, non ho master e non ho proprietà di linguaggio che faccio mi metto un bavaglio?Le cose vanno male xkè si tende a guardare la pagliuzza nell’occhio degli altri e non la trave nel proprio.

  8. Michela. meno amle che nella vita c’è sempre da imparare !! ha ragione Maria fai tesoro di tutta la tua cultura che rispetta alla mia diplomata in ahìgraria sarà vastissima, epro consentimi di dirti solo una cosa mettici piu cuore e sentimento e leggi oltre alle righe, un errore grammaticale non vale cento abbracci ricordalo.

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