Siete genitori oppressivi? Sì se il bambino disegna cappelli

candida-bluSiete genitori oppressivi?
Vi è mai venuto il sospetto?
Per rispondere alla vostra domanda, osservate i disegni del vostro bambino. In particolare osservate come disegna i capelli e se disegna anche i cappelli.

Ci racconta tutto la nostra grafologa Candida Livatino.

Ecco cosa ci dice:

“Cari genitori,

il particolare della figura umana che prendo in esame oggi merita molta attenzione.

I capelli infatti, negli ultimo tempi, sono diventati quasi uno strumento di comunicazione, in particolare da parte di personaggi come rockstar e calciatori, idoli di molti bambini.

Si è soliti dire che i capelli dritti in testa, evidenziano la paura del preadolescente di non riuscire a controllare le pulsioni. Oggi potrebbero semplicemente riprodurre il modello del calciatore del cuore.

Così come l’assenza di capelli, che fa riferimento al rifiuto dei propri bisogni sessuali, può invece riportare all’immagine del padre,  sempre più frequentemente calvo o rasato.

Resta comunque valido il concetto che i capelli segnalano vitalità e forza, capacità che si possono esprimere in molti ambiti, quali la creatività, l’azione, lo sport o altro.

Nelle femmine il disegno dei capelli, in genere molto più curati, evidenzia narcisismo, attenzione alla propria immagine e voglia di attrarre l’attenzione dei coetanei e di piacere.

Se  l’estrema cura nel disegnare i capelli è opera di un maschietto ci potrebbe essere un problema, magari momentaneo, di ambivalenza sessuale.

Quando i capelli coprono gran parte del viso e finiscono per rendere irriconoscibile la persona indicano il desiderio del bambino di non apparire, la voglia di nascondersi.

In alcuni disegni compare anche un cappello.

Bisogna innanzitutto capire se il cappello è coerente con il personaggio disegnato, per esempio, se si tratta di un cowboy è del tutto normale che ci sia.

In altri casi è invece un elemento accessorio e può segnalare la voglia di crescere, di sentirsi grande, ma anche, soprattutto se è il bambino stesso a portarlo, un senso di oppressione da parte dei genitori.

Un caro saluto.

Candida Livatino”

 

Se volete conoscere cosa dice la grafologia sulle affinità di coppia, o scoprire se il vostro partner è fedele, o se il vostro collega è invidioso, vi ricordo che Candida Livatino ha scritto il secondo libro proprio su questo tema: “Le sfumature della scrittura” editore: Sperling & Kupfer.

Candida Livatino ha anche un sito Internet in cui racconta tutte le sue esperienze lavorative e tanto altro ancora.

L’indirizzo :
www.livatinocandida.it

 

 

 

Una risposta a “Siete genitori oppressivi? Sì se il bambino disegna cappelli

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *