Ci sono tante persone e bambini molto speciali Le Iene: “Tu Non Scordarlo Mai”

Quando ho visto questo servizio a “Le Iene”, non lo nascondo, mi sono commossa.
Luigi Pelazza è andato nel reparto oncoematologia pediatrica dell’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo e ha intervistato tanti bambini e ragazzi colpiti, purtroppo, da tumore.
Storie di vita, storie di famiglie che sono riusciti a lottare insieme e a sconfiggere  la malattia.
Ma anche storie di genitori che hanno dovuto dire addio alla propria figlia, Giulia.

“Se un bambino capisce ha un momento di crisi. Ma subito dopo tira fuori delle energie che non pensava neppure di avere”, ha detto il medico dell’ospedale. L’75% ce la fa a sconfiggere il tumore. Ma il restante 25% purtroppo no.

La ricerca sta facendo dei grossi passi avanti, ma sebbene i tumori infantili siamo una patologia rara, il numero di bambini colpiti nei paesi occidentali sta aumentando.
Un dato positivo c’è: la mortalità è in diminuzione.

Nel reparto pediatrico di Bergamo c’è un esercito di medici, infermieri, psicologi, volontari che cerca di dare sostegno ai piccoli pazienti e alle loro famiglie. Ma tutto questo ha bisogno di un aiuto, di un contributo da parte di tutti.

TuNonScordarloMai

Per questo le Iene, tutte insieme, hanno pensato di incidere un brano: “Tu Non Scordarlo Mai”.
Sia la canzone, che il video (che potete vedere sulla pagina Facebook de Le Iene) si possono scaricare da tutti i principali servizi di musica digitale (iTunes, Amazon, Google Play…).

I fondi ricavati dalla vendita saranno interamente destinati alla cura, all’assistenza e al sostegno dei bambini malati di tumore e ricoverati nel reparto di pediatria dell’Ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo.
Inoltre chiunque volesse fare anche una donazione ecco gli estremi: “Donazione a favore dell’Oncoematologia Pediatrica di Bergamo – Ospedale Papa Giovanni XXIII – IBAN: IT 69 V 05428 11110 000000004166.

Una risposta a “Ci sono tante persone e bambini molto speciali Le Iene: “Tu Non Scordarlo Mai”

  1. le parole dei genitori di Giulia… riecheggiano nella mia testa… scegliere il vestito per il paradiso, scegliere di non indossare le scarpe perché di là immaginava un prato morbido…. Cosa è l’amore più grande? cosa è la vita? Volevo piangere ma era una cosa talmente spiazzante che non ci sono riuscito, un groppo in gola fermo lì… da urlare in faccia alla che si ubriaca, che si dimentica di salutare i genitori, che pensa che la vita sia noiosa…

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