La gelosia nei bambini, che fare?

surprise turn-up

Questo argomento lo conosco molto bene. E’ stato per me come una spina nel fianco e ancora adesso si ripresenta regolarmente. Sto parlando della gelosia.
Quando è arrivato Luca, Marco aveva poco più di due anni, ed ha sofferto moltissimo.
Si è sentito spodestato. Non era più l’unico reuccio della casa. E questo lo ha destabilizzato molto.
Ora, sono passati ormai più di quattro anni, ma la gelosia di base, anche se espressa in modo diverso, è rimasta.
“Tu lo difendi sempre”, “Tu prendi sempre le sue parti e mai le mie”, “Sgridi sempre me e invece lui mai, adesso lo metto io in punizione!”. Queste frasi a casa mia sono all’ordine del giorno.
Ma cosa possiamo fare, come  ci dobbiamo comportare quando vediamo che la gelosia predomina?
Di questo ci parla oggi la psicologa amica, la dottoressa Francesca Santarelli:

francesca_santarelli_2“Molto spesso mi capita di ascoltare genitori che chiacchierano tra loro e dicono fieri: “No no, mio figlio per fortuna, non è mai stato geloso del fratellino!” Oppure: “Per fortuna mio figlio non sa neppure che cosa sia la gelosia!”
E io tra me e me sorrido e penso, come spesso capita: “Boccaccia mia taci! Se sapessero invece, che la gelosia è un’emozione inevitabile….e sana!”
Ma poi me ne sto zitta e sorrido tra me, poiché tutto questo mi permettere di dirlo solo quando ne ho l’occasione e vengo interpellata direttamente in veste del mio ruolo professionale….Li è tutto più facile!
Comunque, detto questo, veniamo a noi care le mie mamme…

Chissà se qualcuna di voi si è ritrovata mai nella situazione sopra descritta e magari in questo momento, sarà rimasta esterrefatta dal mio commento personale…

La gelosia è davvero un’emozione inevitabile all’interno di ogni famiglia perché tutti i bambini vorrebbero essere il figlio preferito dei genitori, essere considerati i più bravi ed essere i più amati dai familiari. E soprattutto, ogni bambino è un egocentrico e quindi vorrebbe sempre stare al centro dell’attenzione da parte delle persone che ama.
È normale dunque, che quando arriva ad esempio un fratellino, le carte in tavola cambiano notevolmente perché nella maggior parte dei casi, la rivalità e l’invidia tra fratelli è giustificata appunto, dal voler ottenere amore, attenzione e approvazione da parte dei genitori. Teniamo presente inoltre, che la gelosia non per forza riguarda solo il rapporto tra fratelli, ma anche un amatissimo figlio unico può essere estremamente geloso della relazione che esiste tra mamma e papà!

Ci sono però bambini che non esprimono a livello chiaramente questo disagio e questo fa pensare che loro siano esenti da ogni forma di gelosia.
Teniamo presente che la gelosia è più intensa se tra il primo e il secondo bambino ci sono tra i 18 mesi ed i 3 anni di differenza, quando invece il distacco è di 4 anni o più, la competizione tende a ridursi via via perché le loro esigenze ed attività sono diverse.

Nei casi di un fratellino appena nato, il bambino può sentirsi messo da parte e sostituito dal nuovo bebè, lui era l’unico bambino che fino a quel momento ha avuto mamma e papà solo per sé e si chiede perché, se i suoi genitori lo amavano così tanto, hanno voluto un altro bambino. Sono i genitori che scelgono di avere un altro figlio, non il bambino di avere un fratellino. Sono molti i segnali e i campanelli d’allarme che possono essere espressione di un sentimento di gelosia, come per esempio: atteggiamenti ostili, prendere in giro, isolarsi, tenere il broncio, regredire in alcune acquisizioni già consolidate, aggressività, comportamenti crudeli e distruttivi, espressioni di odio, risentimento, invidia, eccessiva dipendenza… insomma, un quadretto non molto positivo.
Il bambino più grande in questa fase, prova paura e insicurezza, ha paura di non essere amato e considerato al pari di qualcun altro. Per questo motivo non dobbiamo dimenticare che sta attraversando un momento triste e difficile della sua vita e non considerarlo come un bambino capriccioso, che non capisce, che si comporta male di proposito o che all’improvviso è diventato cattivo, dispettoso e fastidioso.
In questo particolare periodo il bambino ha bisogno di essere rassicurato, di sentirsi certo di poter contare sull’amore dei suoi genitori. Punirlo e sgridarlo per i suoi comportamenti non è la strada corretta da usare, non fa altro che confermare in lui l’idea di non essere amato e aumenta l’idea di essere “un di più” in questo momento della vita familiare. Le cose di cui ha bisogno sono, piuttosto, l’affetto e la comprensione dei genitori, pur facendo notare che i suoi comportamenti non sono accettabili.
Quello che consiglio sempre è di essere consapevoli ed accettare la gelosia del bambino poiché in questo modo si favoriranno l’espressione e la manifestazione delle sue emozioni negative nei confronti del fratellino. Date al bambino tutto il tempo e l’attenzione di cui ha bisogno e permettetegli di avere comportamenti anche regressivi e tipici di quando era più piccolo. Se lo censuriamo a livello emotivo e se non gli concediamo di affrontare e gestire in maniera corretta quello che prova, la gelosia può dar luogo a un periodo estremamente difficile per il bimbo.
Un bambino piccolo non sa controllare da solo il suo comportamento perché non è ancora capace di gestire adeguatamente le sue emozioni, l’unico modo che conosce per esprimerle è quello di manifestarle proprio attraverso il comportamento. In situazioni difficili in cui si sente scoraggiato e triste, ha bisogno dell’aiuto di una persona adulta. Evitandogli la possibilità di manifestare la sua gelosia o punirlo per qualcosa che ha fatto, reprime questa emozione e ne impedisce l’espressione, ma solo momentaneamente, è molto probabile che si ripresenti in un secondo tempo in una forma più intensa e pericolosa.
Come poter aiutare il vostro cucciolo in una fase come questa?
Innanzitutto evitate di lodare troppo un bambino rispetto all’altro e cercate di essere molto affettuosi sia con uno che con l’altro. E’ meglio non confrontare i due bambini tra loro, funziona molto raramente ed ha il solo risultato di aumentare ancora di più la gelosia. Cercate di non dare maggiori privilegi e attenzioni al bambino che “crea meno problemi”, spesso è proprio quello meno approvato che ha più bisogno degli altri di essere incoraggiato e lodato. Cercate di mettervi in relazione con ognuno dei bambini considerando la sua individualità e le sue caratteristiche personali, dedicando tempo ad ognuno di loro. I bambini molto gelosi sono spesso convinti di non piacere a nessuno, mamma e papà devono aiutarli ad aumentare la fiducia nelle proprie capacità mostrando loro affetto, lode e considerazione. Valorizzate le sue qualità positive piuttosto che sottolineare i suoi aspetti e comportamenti negativi.
Se invece la cosa dovesse risultare troppo pesante da gestire in famiglia, non dubitate nel chiedere aiuto ad un esperto che aiuterà il piccolo e voi genitori, delle strategie più efficaci per permettere a tutti di vivere più serenamente le emozioni in questione.”

 

 

Per appuntamenti  con la dottoressa Francesca Santarelli, o info, potete visitare il sito Internet del suo studio: www.studiosantarellidecarolis.com 

 

13 risposte a “La gelosia nei bambini, che fare?

  1. Ciao,sono una mamma di 2 bambine,una di loro nata un mese fa e l’altra ha 2 anni ,gelosia per la piccola ce e sono un po preoccupata per gestire questa situazione perché “questa grande” non si ferma dall pianto quando vede la “piccola” nelle mie braccia…Cosa fare ?un consiglio…grazie.Cordiali saluti

  2. La mia è una situazione un po’ differente. Mia figlia ha sei anni e mezzo quando va ai compleanni di amichetti dopo un po’ comincia a fare scenate o piange xche il festeggiato non la pensa, non mangia ma quando gli tolgono il piatto vuol mangiare, piange x i colori del palloncino… Piange perché poi non vuole andare via!!!! Aiuto….. Mi sapete dare una motivazione?

Rispondi a Rolea Gianina Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *