Perché i bambini rifiutano alcuni colori?

PaintingCi sono colori che ci piacciono moltissimo, ma ci sono colori che proprio non gradiamo.

Succede agli adulti e anche ai bambini.

Ma perché?

Con la nostra grafologa Candida Livatino abbiamo imparato che ogni cosa ha un significato preciso. I colori che preferiamo rispecchiano lati del nostro carattere. Ma la stessa cosa vale per i colori che non amiamo.

Poi, magari, crescendo cambiamo gusti, ma anche perché maturiamo noi e anche alcuni aspetti del nostro carattere mutano.

Da ragazzina, ricordo, detestavo l’arancione. Ora mi piace tantissimo.

Ma cosa vogliamo dire rifiutando un colore? Cosa significa? Ecco cosa ci dice Candida Livatino:

Candida_nuova“Cari genitori,

qualche mese fa abbiamo visto come, nei disegni dei vostri bambini, la scelta dei colori può dare delle indicazioni importanti sul loro carattere e sul loro rapporto con il mondo che li circonda.
Oggi cercherò di approfondire questa conoscenza partendo dall’esatto opposto, cioè dall’avversione e dal rifiuto che possono manifestare verso certi colori.

I bambini più piccoli prediligono colori forti e vivaci.
Dopo i 6 – 7 anni i toni diventano meno violenti e il bambino si orienta sempre di più verso i colori che sente suoi, che gli danno delle emozioni.
Tra gli 8 e i 10 anni il bambino tende a rappresentare la realtà che lo circonda per come la percepisce e quindi abbina i colori alle cose che rappresenta (il cielo azzurro, il prato verde, ecc..).

E’ a questa età che il test dei colori rifiutati diventa più attendibile.

Il bambino che rifiuta il rosso segnala uno stato di tensione emotiva (a volte momentaneo), l’incapacità di rilassarsi. Non a caso spesso mostra predilezione per il blu, che è il colore della tranquillità e della serenità alle quali aspira.
Alla base del rifiuto del rosso c’è il timore di non essere accettato ed amato come lui vorrebbe.

Il bambino che rifiuta il blu (ed ama i colori caldi ed i toni forti) segnala invece il bisogno di essere rassicurato.
Non avverte la fiducia di chi gli sta intorno.
Si sente così incompreso, non gratificato per quanto meriterebbe.
Nei suoi comportamenti è irrequieto e nel suo percorso scolastico incostante.
Fa fatica a concentrarsi sullo studio e quindi ha difficoltà di apprendimento.

Un’avvertenza: anche il rifiuto dei colori, così come la predilezione, va valutato secondo una scala, dallo scarso utilizzo all’esclusione assoluta.

La prossima settimana analizzerò cosa c’è dietro al rifiuto di altri colori.
Un caro saluto.
Candida Livatino”

 

Se volete conoscere cosa dice la grafologia sulle affinità di coppia, o scoprire se il vostro partner è fedele, o se il vostro collega è invidioso, vi ricordo che Candida Livatino ha scritto il secondo libro proprio su questo tema: “Le sfumature della scrittura” editore: Sperling & Kupfer.

Candida Livatino ha anche un sito Internet in cui racconta tutte le sue esperienze lavorative e tanto altro ancora.

L’indirizzo :
www.livatinocandida.it

 

9 risposte a “Perché i bambini rifiutano alcuni colori?

  1. Mia figlia Aurora da quando si è avvicinata al periodo degli 1 anni lei lo fà 28 maggio il 20 maggio le abbiamo dipinto la cameretta di Lilla e alcuni oggetti viola….. vuol vedere solo lilla e viola….ora ha 1 anno

  2. Silviafede@mimi@CriCri@
    non lo so se ha sentito discorsi di altre mamme o di amichetti, io ho non mai detto: avrei voluto che Luca fosse…che avesse….non è mia abitudine! anche perchè non lo penso soprattutto.
    Maaa, vedremo
    Luca vuole sempre essere rassicurato in tutto e per tutto mi chiede sempre abbracci, baci, coccole e io felice di esaudire la sua richiesta, però….
    Ma si niente di che!!!!

  3. @sonia: la penso esattamente come mimi molte volte anche sentendo i discorsi di altri amichetti possono farsi venire dubbi che invece non hanno motivo di esistere. Non hai sbagliato niente tranquilla come dice SilviaFede i bambini vogliono essere rassicurati in determinati periodi.

  4. @ Sonia: non è che magari ha sentito la madre di un amichetto dire qualcosa che gli ha fatto pensare che quest’altra mamma preferiva un altro bambino?

    Si sa che i bambini associano tutto a se stessi, pure quando non devono… Magari pensa che tu la pensi come quell’altra mamma che vorrebbe fare a cambio di bambino…

    Per esempio il padre di un mio amichetto di asilo, elementari e medie ancora adesso dice che i miei sono fortunati ad avere dei figli come me e mio fratello, e che avrebbe voluto che il figlio fosse come noi…
    Chissà perché quel ragazzo ha un casino di problemi…

  5. @sonia: non sono psicologa per cui la mia e’ una riflessione del tutto personale….forse Luca ha solo bisogno di essere rassicurato, tu non hai sbagliato proprio niente…e’ un po’ come tra innamorati che ci si chiede “ma mi ami? e quanto?” (non volevo fare il verso a una vecchia pubblicita’!)
    Considera che l’inizio delle elementari per loro e’ uno scombussolamento e devono ritrovare i punti di riferimento da sostituire a uqelli vecchi, maestre e compagni, per cui magari cerca in te delle rassicurazioni e delle certezze…secondo me hai fatto benissimo a rispondere cosi’, magari per lui questo amichetto e’ un esempio positivo, per cui il fatto che tu preferisca il tuo bimbo aumenta la sua fiducia e autostima…

  6. Ma a qualcuno di voi vi è stato chiesto dai vostri figli:
    mamma, ma sei felice di avere me come figlio o preferivi magari…il nome di un altro amichietto?!
    Ieri Luca mi ha fatto questa domanda!!!
    Perchè?!
    Ho risposto serenamente e con gioia dicendo che non ho mai pensato diversamente nè pensare ad altri bimbi!!!
    Però mi fa pensare…dove ho sbagliato!!

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