La disgrafia nei bambini: come riconoscerla

Candida_490Dislessia, disgrafia sono disturbi della lettura e della scrittura che creano non pochi problemi ai bambini che ne soffrono e che vanno a scuola.
Prima questo problema era poco conosciuto, ora invece si sta ponendo l’accento ed effettivamente i casi individuati stanno crescendo in maniera esponenziale.

E’ importante capire fin da subito se il proprio bambino è disgrafico o dislessico. Ma come fare?
Oggi con la nostra grafologa Candida Livatino parleremo proprio di questo.

“Cari genitori,
mi capita a volte di sentire alcuni di voi parlare di disgrafia a proposito della scrittura del vostro bambino o di un suo compagno di classe.
Solo in alcuni casi è però corretto usare questo termine per indicare una scrittura incerta ed incomprensibile.
E’ giusto quando il bambino non presenta un deficit neurologico o una carenza intellettiva, ma scrive in modo incomprensibile o con grande lentezza.

Diverso è il discorso se il bambino ha un deficit neurologico o intellettivo, che si riflette anche sul suo modo di scrivere.

La disgrafia, che significa appunto disturbo nella scrittura, ha alla base disturbi di vario tipo e si manifesta attraverso una molteplicità di segni.

Ci può essere l’incapacità di riempire il foglio in maniera armonica, generando così uno scritto confuso e di conseguenza illeggibile.

Ci possono essere disturbi motori, che portano alla duplicazione di alcune lettere o all’inversione delle stesse, il che rende problematica la lettura del testo.

Ci possono essere problemi più direttamente attinenti all’ortografia, che si evidenziano per il fatto che vengono aggiunte o tolte alcune lettera alle parole.

Gli elementi che consentono di valutare la disgrafia sono: la velocità nello scrivere, la pressione esercitata sul foglio che a volte è forte per la forte tensione emotiva oppure leggera per la scarsa tenuta psicofisica, gli inceppamenti, i ritocchi e le irregolarità degli spazi fra la parola e l’altra, non mantiene il rigo di base: la scrittura a volte sale, altre volte va verso il basso.

Attenzione infine a non confondere la disgrafia con la dislessia, che invece si caratterizza per la difficoltà ed il ritardo nell’acquisire la capacità di leggere e di comprendere il senso del testo.
La dislessia è quindi esclusivamente un disturbo nella lettura.

Un caro saluto.

Candida Livatino”

 

Se volete conoscere cosa dice la grafologia sulle affinità di coppia, o scoprire se il vostro partner è fedele, o se il vostro collega è invidioso, vi ricordo che Candida Livatino ha scritto il secondo libro proprio su questo tema: “Le sfumature della scrittura” editore: Sperling & Kupfer.

Candida Livatino ha anche un sito Internet in cui racconta tutte le sue esperienze lavorative e tanto altro ancora.

L’indirizzo :
www.livatinocandida.it

 

3 risposte a “La disgrafia nei bambini: come riconoscerla

  1. C’è ancora troppa ignoranza su questi temi, bisogna parlarne di più , la gente pensa che la dislessia, la disgrazia , e tante altre , sia un disturbo di apprendimento. E invece non è così. Invito le scuole a parlarne e le maestre a guardare meglio i bambini, e non farli sentire dei somari.

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