Cosa possiamo fare se i nostri figli digrignano i denti?

La settimana scorsa con la nostra Psicologa Amica, la dottoressa Francesca Santarelli, abbiamo parlato della balbuzie infantile. E Nadia, in un commento, ha chiesto se potevamo parlare anche di un altro argomento: il bruxismo.  Un tema di cui si discute poco, ma molto diffuso. Che cos’è? Avete mai sentito i vostri figli digrignare i denti? Sfregare quelli dell’arcata superiore contro quelli dell’arcata inferiore?
Come possiamo intervenire? Cosa dobbiamo fare? E perché i bambini lo fanno?
Ecco cosa ci dice la dottoressa Francesca Santarelli:

“Care mamme, oggi rispondo a Nadia e parliamo di una tematica molto interessante di cui si discute veramente poco, anche se molto diffusa tra adulti e bambini: il bruxismo.

La parola  “bruxismo”  viene dal termine greco “brychein” che significa far stridere i denti ed è un termine medico per indicare il digrignare i denti dovuto alla contrazione della muscolatura masticatoria, specialmente durante il sonno profondo o mentre si è sotto stress.

Tre bambini su dieci digrignano o fanno stridere i denti, con la più alta incidenza in bambini al di sotto dei 5 anni, ecco perché ringrazio questa mamma di aver sollevato la questione, cosi che si possa chiarire a tutte le cause anche psicologiche di questa forma di disagio.

Molteplici sono i fattori che scatenano il bruxismo: alcune sono di natura odontoiatrica, come l’imperfetto posizionamento reciproco delle due arcate dentali o l’assunzione di posizioni mandibolari scorrette. Le cause più frequenti però riguardano la sfera emotiva (stress, ansia, frustrazione, tensione, competitività).

Non volendo certo sostituirmi ai medici, ne tanto meno sconfermare la teoria somatica, il mio mestiere e la mia forma mentis mi portano ad essere maggiormente orientata per la seconda spiegazione (o sarebbe ancora meglio che io specificassi che non posso di certo escludere la componente psicologica anche in casi di problematiche fisiche, di qualunque natura esse siano!).

Di certo, non si puo non citare un recente studio sull’argomento che ha dimostrato che questa “cattiva abitudine” viene eseguita a livello inconscio, soprattutto in situazioni di forte stress, recando sollievo e tranquillizzando il soggetto.

Infatti, questa pratica permette al proencefalo di rilasciare dopamina, ovvero un neurotrasmettitore “coinvolto nella regolazione delle emozioni in situazioni di disagio o ansia”. In poche parole questi gesti, ritenuti “poco educati”, aiutano ad attenuare lo stress accumulato.

Il digrignare i denti è una manifestazione piuttosto frequente nei bambini e può apparire in diversi stadi dello sviluppo, in genere tra il primo anno di vita e i tre o quattro anni. Per considerarlo un vero o proprio disturbo occorre valutare il grado con cui interferisce con il sonno del bambino e da quanto esso si prolunghi nel tempo ossia quando continua ad essere presente dopo i quattro anni. Il bruxismo al pari dei borbottii, vocalizzazioni, succhiarsi il pollice è una modalità infantile che serve a scaricare la tensione emotiva interna.

Il bambino piccolo nei primi anni di vita non è in grado di elaborare mentalmente l’ansia ed esprime un forte stato di tensione interno ed utilizza come canale si espressione la manipolazione del corpo.

Il fatto che il bruxismo si manifesta esclusivamente nelle ore notturne significa che attraverso quei movimenti ritmici il bambino cerca di padroneggiare il momento dell’addormentamento che costituisce sempre un momento ansiogeno poiché ci si confronta con le paure inconsce.

Digrignando i denti (oppure in alternativa dondolandosi) il bambino cerca e trova conforto per le sue paure ed una sorta di sostituto dei genitori. La remissione dei sintomi è nella maggioranza dei casi spontanea ed è più rapida quando i genitori creano intorno al bambino un clima di serenità.

Se le fonti di stress che provengono dall’ambiente familiare diminuiscono il bambino avrà maggiori possibilità di gestire e tollerare le sue tensioni.

A volte sarà utile anche da parte dei genitori intensificare le coccole ma anche l’ascolto. Se un genitore fa le coccole è possibile che il suo comportamento possa sostituire l’automatismo motorio nella sua funzione consolatoria.

Abbracciando, carezzando e cullando il proprio bambino a volte è necessario anche se l’età della culla è passata da tempo.

Può succedere anche che il bambino digrigna i denti, scalcia e borbotta in alcuni momenti specifici della giornata e ciò vuol dire che c’è una tensione in eccesso. Il modo migliore per affrontare la situazione è insegnare al bambino come esprimere l’aggressività e la rabbia all’esterno. Sarà poi il bambino a scegliere il linguaggio più adatto alla sua età: attività fisica, disegno, fare giochi di costruzione e di creatività. E’ proprio da piccoli che si apprendono quelle strategie per gestire lo stress che poi, in età adulta, diventeranno modalità quotidiane per affrontare le tensioni e lo stress.

Per appuntamenti  con la dottoressa Francesca Santarelli, o info, potete visitare il sito Internet del suo studio: www.studiosantarellidecarolis.com 

18 risposte a “Cosa possiamo fare se i nostri figli digrignano i denti?

  1. Ciao a tutte,
    La mia esperienza personale per mia figlia che ha 5 anni.
    Risvegli notturni, Molta agitazione, digrignava i denti.
    Scoperto ossiuri, curata con omeopatia e durante l estate ha dormito nel lettone o con me o con il papà.
    Agitazione rientrata, risvegli scomparsi e con la cura anche digrignare i denti.
    Ora digrigna i denti di giorno quando è molto nervosa, comunque quando non riesce a gestire una situazione di stress.
    Ho capito che ha difficoltà a gestire le emozioni come rabbia, delusione, frustrazione.
    Ha coccole, attenzioni, ascolto è figlia unica.
    Spero di trovare gli strumenti giusti per aiutarla ad affrontare queste situazioni e non star male.
    Accetto consigli.
    Grazie

  2. Mi fanno pensare queste sentenze così senza spiegazioni. Bruxismo uguale parassitosi. Non siamo macchine per fortuna e la lettura dovrebbe essere fatta nel complesso

  3. Scusa,non avevo capito….mi viene da pensare che forse potrebbe essere che è una bimba molto emotiva…il che dal mio punto di vista è bellissimo!!!!!in bocca al lupo e un abbraccio anche a te!!!

  4. Ciao Labetta, scusami forse non sono stata chiara.Mia figlia ha cominciato con il bruxismo a 4 anni con la nascita del fratellino, cosi’ il pediatra mi ha consigliato di intensificare le coccole, cosa che ho fatto senza troppo successo purtroppo.Ci sono periodi in cui il problema si manifesta piu’ intensamente di altri. Ad esempio ora che ha cominciato la scuola elementare le notti digrigna i denti invece quest’estate e’ stata tranquilla, comunque anche a me il pediatra ha detto che passera’, speriamo bene. Un abbraccio.

  5. Mi permetto di dare a Nadia e Rossella la mia interpretazione dell’articolo (o meglio quello che ho capito).Credo che la Dottoressa indicasse in coccole ed abbracci in aggiunta a quelli già “di routine” la soluzione (parziale e/o temporanea) al problema o almeno il modo per attenuarlo nel momento in cui si presenta.
    per la soluzione “definitiva” invece credo che si debba prima di tutto cercare (una volta escluso il fattore fisico) di trovare la fonte di stress ed eliminarla.
    Credo sia un po’ il concetto delle malattie psicosomatiche….la gastrite,per esempio in noi adulti,è spesso causata dallo stress….i bimbi sfogano in questa maniera le loro piccole grandi frustrazioni o il loro disagio.A volte quello che per noi è la normalità per loro è fonte di grande stress e dovremmo ricordarci che i bambini sono bambini e non adulti in miniatura…Ma questo è un mio PERSONALISSIMO pensiero.
    Baci a tutte

  6. anche il mio Fede 4 anni, digrigna i denti la notte e in quanto a coccole proprio non gli mancano..
    anzi gli faccio sempre compagnia prima di dormire… e lui mi tocca sempre gli occhi.. e si addormenta sereno con grandi sospiri.. poi durante la notte lo sento —

    Cmq penso proprio che passerà, ne ho parlato col mio pediatra e mi ha detto che quasi tutti
    lo fanno basta tenerlo controllato ….
    ciao a tutte… buona giornata….

  7. Grazie per questa spiegazione.Anche io non risparmio coccole alla mia bambina ma la notte puntuale
    ecco che digrigna i denti. Mia figlia ha sei anni e non so se preoccuparmi.

  8. Grazie mille a Maria e alla Dottssa per aver risposto alle mie domande. Sapevo che era legato alla sfera emotiva e questa è la cosa che mi “preoccupa” di più. Non mi pare di lesinare le coccole o gli abbracci o i baci, anzi… ne do sempre volentieri e anche prima di dormire stiamo nel suo lettino abbracciati a leggere e coccolarci eppure, ogni notte, digrigna i denti e viene nel lettone… non so più che fare 🙁

      • ciao Ilenia, guarda lo notavo proprio l’altra sera… devo dire che si, si è risolto molto. Ora lo fa molto meno. Non rimango tutta notte a sentirlo ovviamente ma quando mi capita di farci caso e ci sto attenta noto che non lo fa quasi mai e se lo fa è in maniera molto più leggera rispetto a prima !

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