Con Piero in Moto per l’Italia

Stavolta non vi parlo di bambini, né di mamme, né di papà. Ma di Piero, un ragazzo disabile che ha la fortuna di avere degli amici fantastici. Uno in particolare: Gian Piero.
Cosa ha fatto? Ha realizzato il sogno del suo amico che in sella, sulle due ruote non può andare. Eppure lui l’ha portato. Dall’inizio di ottobre sono in viaggio, in moto in giro per l’Italia. E c’è una pagina Facebook (Con Piero in MOTO per l’Italia) con foto, video e racconti che lo dimostra.
La mia amica Lena Sarcinella, nel suo blog Il mondo di Lena ha parlato più volte di questa straordinaria avventura.
Perché lo faccio anche io? Perché secondo me questa è una gran bella lezione di vita!

“Mamma, come siamo fortunati noi!”

Prima di avere figli, seguendo in tv o nei vari talk show, le polemiche sulla presenza o meno degli stranieri nelle classi italiane, davo ragione a chi li definiva “un ostacolo per l’istruzione”.
Pensavo che la presenza di bambini stranieri non fosse positiva, che rallentasse la programmazione scolastica dell’intera classe, penalizzando quindi tutti gli altri.

Quanto mi sbagliavo!

Ora che Marco frequenta una classe dove ci sono anche bambini cinesi, arabi, romeni, etc, mi sono accorta di quanto la presenza di questi studenti stranieri sia fonte di arricchimento per tutti. Certo, ci vogliono dei limiti, non più di una certa percentuale per classe (almeno secondo me!), ma solo per permettere alle insegnanti di svolgere al meglio il loro lavoro.

L’altro giorno ho chiesto a Marco: “Amore sai da dove arriva questo tuo compagno dal nome così particolare?”
Mi ha risposto: “Non mi ricordo il nome del paese, ma ci ha raccontato che lì gli uomini fanno la guerra e tanti bambini muoiono o soffrono la fame”.
E poi ha aggiunto: “Mamma ma perché nel mondo ci sono le guerre?” Continua a leggere

L’istruzione della famiglia conta più o meno della ricchezza?

L’istruzione delle famiglie conta molto di più del loro livello di ricchezza sulle parità di chance scolastiche dei loro figli.
Insomma i soldi non comprano la cultura e lo studio. E’ quanto è emerso da un recente studio condotto in Gran Bretagna dall’Istituto di Istruzione (OIE).
La ricerca ha coinvolto oltre 17mila cittadini britannici seguiti nei loro studi fin dal 1970. Il risultato? “Avere a disposizione in casa libri da leggere, giornali da sfogliare, musica da ascoltare e film da visionare migliora i risultati cognitivi dei bambini. Più di quanto possano fare le disponibilità finanziarie e materiali di mamma e papà”.

Continua a leggere