Quando arriva un fratellino…

Arriva un fratellino o una sorellina.

Cosa possiamo fare per preparare al meglio il primogenito?
Qual è il momento migliore per dare al piccolo la lieta notizia?
E una volta che il bebè è una realtà, come dobbiamo comportarci? Come possiamo evitare o limitare la gelosia?

Tante, troppe domande, tutte importanti, alle quali la nostra Psicologa Amica, la dottoressa Francesca Santarelli, ha dato delle risposte.

Ecco cosa ci dice:

La nascita di un bambino all’interno di un gruppo familiare già costituito ormai da qualche anno, porta sicuramente tanta gioia a mamma e a papà, ma è anche un forte cambiamento poiché i ritmi e le abitudini dei membri della famiglia vengono modificati. Chi né risentirà tantissimo della presenza del  ”nuovo “ bambino sarà il cosi detto “ fratello maggiore” il quale si sentirà messo da parte dal genitore, non più amato come prima, anzi penserà che il piccolo voglia portargli via tutto ciò che fino a quel momento era suo, compreso l’affetto di mamma e papà.

Il comportamento del primo genito all’inizio potrà cambiare radicalmente, regredendo in alcuni aspetti. Per esempio: ritornerà a bagnarsi con la pipì le mutande o a sporcarsi con la cacca, soprattutto se non è da molto che ha raggiunto il controllo sfinterico, quindi se è poco che ha tolto il pannolino; altre reazioni possono avvenire nell’ambito alimentare potrebbe chiedere ai genitori di essere imboccato perché non è più capace oppure vorrà ritornare a dormire nel lettone o attaccarsi totalmente alla mamma volendo stare in braccio e seguendola ovunque.

Bisogna assecondare il bambino in alcune sue esigenze “ momentanee” nate dalle enormi paure di perdere l’amore dei suoi genitori; facendole coincidere con quelle a cui noi facciamo molta fatica a dire no!!

Durante questa lunghissima fase avremo da gestire la rabbia del nostro piccolo, grande primo genito, il quale potrà decidere di dimostrarci che è arrabbiato in due modi: nel primo può arrabbiarsi solo con la mamma colpevolizzandola del suo dolore, cacciandola via, piangendo e buttandosi a terra per ogni no, picchiandola ( attenzione non assecondatelo mai su questo potrebbe perdere la fiducia e la sicurezza che trova in voi, potrebbe perdervi come punto di riferimento). Oppure potrebbe prendersela con il fratellino o sorellina dandogli fastidio, picchiandolo e mordendolo, in questo caso non bisogna farlo sentire in colpa perché è arrabbiato. Dobbiamo spiegargli che è giusto che si senta cosi e anche un po’ spaventato, che mamma e papà gli vogliono bene, che lui è molto importante per loro e che il fratellino ha bisogno anche di lui per crescere. Gli va anche spiegato che non deve fargli male perché è un bimbo e non bisogna fare male a nessuna persona.

Nella testa del fratello maggiore sbocciano diversi pensieri, vorrebbe che il fratellino tornasse da dove è venuto, lo vorrebbe lontano da lui, dalla sua mamma e dal suo papà; e pensa che quest’intruso sia venuto a rovinargli la vita e a portargli via tutto!!

Per tutti questi pensieri il nostro bimbo si sente in colpa, quindi non sgridiamolo se alcune volte attivano tutte le tipologie di regressioni di cui abbiamo parlato prima; anzi dobbiamo sostenerlo magari facendoci aiutare nell’accudire il fratellino rendendo la sua figura indispensabile e importante per tutti. In oltre dobbiamo cercare di coinvolgere il fratello maggiore in altre attività da grandi con uno dei genitori o anche con entrambi se avete la possibilità.

Le attività possono essere di varie tipologie come: preparare una torta, dei biscotti, tagliare la frutta noi a fette e lui a pezzetti con un coltello adatto ai bambini, se ha almeno 2 anni; oppure anche i papà potranno farsi aiutare ad aggiustare qualcosa in casa o potranno portarlo a fare un bellissimo giro in bici.

I genitori potrebbero farsi aiutare nella cura del piccolo

Chiedendo al figlio maggiore se vuole prenderlo in braccio logicamente in un posto sicuro, come il divano. Il fratello maggiore potrebbe dargli qualche cucchiaino di frutta, di pappa o dell’acqua con il bibe o cantargli una canzoncina, giocare con lui per farlo calmare. Voi genitori potreste farvi aiutare a spingere il passeggino; tutto questo lo farà sentire fratello o sorella maggiore e si sentirà responsabile e importante per il suo fratellino, ma soprattutto indispensabile per mamma e papà, quindi si sentirà fratello o sorella maggiore.

Per quanto riguarda la risposta al dilemma: quando è il periodo migliore per comunicare l’arrivo di un fratellino? Io consiglio di non dire niente al bambino fino a che la pancia non sia davvero ben visibile e che questa non v’impedisca di fare tutto quello che facevate prima; poiché questa notizia molto prima crea solo molta ansia nel bambino per un avvenimento che lui, poverino, non riesce a capire.

Concludendo: durante il primo periodo ci saranno dei momenti difficili, ma col passare del tempo per il fratello maggiore avere un fratellino più piccolo sarà una gran gioia e crescendo diventeranno indispensabili uno per l’altro.

Per appuntamenti  con la dottoressa Francesca Santarelli, o info, potete visitare il sito Internet del suo studio: www.studiosantarellidecarolis.com

 

9 risposte a “Quando arriva un fratellino…

  1. Salve. Io ho un piccolo di 10 mesi e ho da poco scoperto di essere nuovamente incinta. Per quando è prevista la data del parto il mio cucciolo avrà 18 mesi. Come ci si comporta con bimbi così piccoli? Una bambolina può aiutare a introdurre l’immagine di un altro bimbo? Mi sento quasi in colpa nei confronti del mio pulcino perché è ancora così piccino. Eppure dicono che a questa età sia meglio perché quasi non se ne rendono conto. È vero? Come posso fare? È così attaccato a me. Grazie.

  2. @dottoressa santarelli: da qualche giorno Luca (5 anni a fine novembre) vuole giocare a fare il bambino piccolo…vuole fare finta di essere un bimbo che ha appena cominciato a camminare (e vuole camminare con la manina x casa). parlandone con lui gli ho chiesto se vuole fare questo “gioco” xchè ha paura dell’arrivo di Fabio, che non lo coccoliamo più, ecc. e lui ci ha detto di si.
    Allora gli ho proposto di fare questo gioco solo a determinate ore, cioè la sera prima di dormire. praticamente, giochiamo che lui è piccolo, gli teniamo la mano per camminare, lui fa finta di parlare come un bimbo piccolo, ci mettiamo sul divano e gli facciamo le coccole.
    Ora, sapendo che la nascita di un fratellino può portare a una regressione, mi chiedo questa cosa: meglio assecondare questo suo “gioco” in cui regredisce o no?
    per ora è l’unico “segnale” di regressione, perché poi vuole fare le cose da “grandi” e fa le cose da solo…
    quindi parlando con mio marito, io ho pensato che sia meglio questo “gioco” a una regressione vera e propria…magari giocando a fare il piccolo, non avrà problemi di regressione…mi sto sbagliando?

  3. I miei figli hanno quattro anni di differenza … e quando è arrivato il secondo il più grande è regredito .. non voleva andare all’asilo e altre cose … poi ho messo in atto un consiglio di un psicologo … far capire al più grande che essere fratello maggiore ha i suoi vantaggi e la cosa ha funzionato … piano piano le cose sono migliorate molto e ora giocano insieme si cercano tantissimo guai se uno dei due non c’è … e come da buoni fratelli litigano ….

  4. Ciao a tutte, i miei tre figli hanno due anni e pochi mesi di differenza l’uno dall’altro. solo il primo ha avuto segni di gelosia per i fratelli, non cose eccessive come fargli del male, ma regredendo in alcune abitudini. Quando ho svezzato l’ultimo intorno all’anno di età, prendeva un biberon di latte con biscotti la mattina e qualche volta anche prima di andare a dormire. Bene, anche il grande ha rivoluto il biberon con biscotti, dopo di lui anche il secondo, così mi trovavo a prepararne tre.Lo facevo, senza rimarcare il fatto che loro erano grandi. Altro segno il grande baciava i fratelli con troppo entusiasmo, stringendoli forte. tutte cose passeggere. Mi facevo comunque aiutare nella cura del fratello. e a volte mi trovavo a fare il bagno con in braccio il neonato e loro nella vasca con me, ( mio marito fuori dalla vasca attento che non si facessero male) che si lavano a vicenda. adesso litigano, a volte si fanno anche male, ma non possono stare separati.
    Qualche giorno fa, il piccolo voleva una banana, la voleva anche il secondo. in casa ce ne era solo una (non succede quasi mai, con una famiglia numerosa la mia spesa è sempre esagerata), ho pensato speriamo che non litighino. Il piccolo mi ha chiesto di dividerla. Meno male! Questo mi porta a pensare che si vogliono bene.
    Buona notte a tutte.

  5. I miei hanno 25 mesi di differenza ed i VERI problemi di gelosia sono iniziati quest’inverno. Finchè la piccola era veramente piccola, non ci sono stati grandi problemi: probabilmente suo fratello la considerava più una bambola che una bambina ma, man mano che lei ha iniziato ad interagire, la situazione è degenerata. Spesso Andrea fa dispetti a sua sorella ed è quasi sempre arrabbiatissimo con noi. Fa dei capricci allucinanti (ma per le cose più assurde). Noi cerchiamo di non prenderlo di petto (anche se a volte è veramente difficile) e di ritagliare spazi ed attività dedicati solo a lui. Fondamentalmente sono molto uniti, se non sono insieme si cercano, se uno dei 2 non sta bene l’altro lo coccola, se uno piange l’altro è triste … ma quando scatta il momento della gelosia, pare non esserci nulla che lo possa calmare!!!! 🙁

  6. Ciao, ho due bellissime figlie e vanno d’accordo, giocano e chiacceranno.
    La prima figlia ha 4 anni e mezzo e la seconda ha 14 mesi….non gli ha dato il morso, ne graffi….vanno d’accordo e basta.
    Se abbraccio la prima figlia, lei piccola mi ha vista abbracciare la sorella maggiore, corre da me per la gelosia…non piange ma urla “mammaaa” e mi abbraccia un colpo.
    La prima figlia mi ha vista la pancia grossa e mi ha detto “un’altro fratellino o sorellina?”, io sono rimasta senza parole….in realtà non sono di nuovo incinta e gli ho detto “no amore, ho la pancia gonfia”….mi chiede continuazione di avere un fratellino o sorellina…..
    Sono molto contenta per le mie bellissime figlie che vanno d’accordo, cantano, chiaccherano, giocano e colorano insieme…mai vista cosi non come le altre bimbi che litigano di brutto.
    Sono troppo fortunata mamma e per le mie bimbe!

  7. io ho fatto più o meno quello che dice la dottoressa, ma ancora abbiamo dei problemi, partendo dal presupposto che l’ho sempre coccolato molto, e che sono molto partecipe dei suoi giochi, Pietro sente molto la mia mancanza come “mamma compagna di giochi” e dovendomi dividere tende al nevrotico……con la sorella è sempre molto responsabile, ma l’ha accettata come sorella / femmina dopo un bel pò, non si capacitava del fatto che non fosse un maschio, ogni tanto gli fa i dispetti, ma è normale credo, mia sorella ancora mi sopporta poco.
    Una cosa va detta sono bellissimi e se anche adesso facciamo fatica a contenere il grande, quando saranno in grado di poter giocare insieme sono sicura se saranno affiatatissimi lei lo adora…..

  8. Sono perfettamente d’accordo. I miei cuccioli hanno 2 anni e 4 mesi di differenza. Quando è nato il secondo Lorenzo non ha avuto a dire il vero grossi comportamenti di rabbia ma la gelosia si sente e a volte è evidente anche ora. Sono gelosi l’uno dell’altro, se uno fa una cosa e l’altro no apriti cielo… Però sono davvero indispensabili l’uno per l’altro. Si amano alla follia e si pestano anche ma guai a separarli…

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