Il sorriso volato in cielo

Un altro bimbo dimenticato in auto. Stavolta a Piacenza. Un altro piccolo angelo in cielo.
Sto male all’idea. Sto male al sol pensiero.
Luca Albanese è un’altra vittima del nostro tran tran quotidiano.
Due anni. La gioia infinita di mamma e papà.
E non posso neppure immaginare il loro immenso dolore e i sensi di colpa che attanaglieranno quel padre per tutta la vita.
“Ma come ci si può dimenticare di un figlio?”, ha commentato la mia collega quando ha letto la notizia.
Le ho detto: “Non hai ancora figli, non giudicarli, sono cose che potrebbero capitare a chiunque, anche ai genitori più attenti, accorti e amorevoli. Gli impegni, la stanchezza, il lavoro, il tran tran quotidiano  a volte prendono il sopravvento. Si fanno le cose per abitudine, la stessa strada, gli stessi gesti, a volte anche senza accorgersene.
E così basta una telefonata, o un’altra distrazione, e il disastro è compiuto. Si salta un passaggio e si continua il resto dell’iter. A quell’età poi i bambini spesso si addormentano in auto, quindi non ti accorgi neppure se chiudi l’auto e loro sono lì”.

Mi si stringe il cuore. Non posso che pensare a quel piccolo e sperare che non abbia sofferto negli ultimi attimi della sua breve vita. E penso a quei genitori, a quante lacrime verseranno.
Spero che il tempo possa lenire il loro infinito dolore.

86 risposte a “Il sorriso volato in cielo

  1. Alessia… è la nuova generazione. Purtroppo. Magari non si dimenticano il telefonino… ma il figlio, bè… se non ti serve in ufficio… può succedere. E guai a dire che no, tu tuo figlio non lo dimentichi come un pacco, diventi arrogante e perfettina di fronte agli occhi di questi adulti che ancora non hanno capito cosa sia la responsabilità. Poveri noi Alessia. Siam proprio messi male. Questi sanno solo chiedere al governo, alle case automobilistiche di risolvergli il problema con qualche marchingegno. Anche questo è un sintomo: terribile. Di irresponsabilità. Di delegare agli altri. Tipico di questa gente. Tipico della loro cecità davanti a questi “incidenti”. Non una presa di coscienza ma sempre e solo una giustificazione. Puo’ succedere a tutti. E’ lo stress.

    No cari miei. Può succedere solo a chi pensa sia “normale”. A chi “giustifica”. Auguri.

  2. @ Franci: mi ha colpita molto il tuo riferimento a Dio, lo raccomando, e poi dubiti che esista. Lo raccondandi perchè tu SAI che esiste.
    Personalmente sono sicura di si. Ho sentito tante volte dare la colpa a Dio per quello che succede. Non è colpa di Dio. Dio è amore, e noi siamo nella libertà dei figli di Dio.
    E’ colpa nostra e del nostro egoismo se tante persone muoiono di fame. E’ colpa dell’uomo se ci sono le guerre, ed è colpa dell’uomo se ci sono tante cattiverie.
    Come un padre buono Dio ci ama e ci lascia liberi di scegliere. se intervenisse saremmo tutti burattini alla sua mercè. Sono genitore e voglio che i miei figli siano liberi e non scegliere io per loro.
    Naturalmente è il mio personale pensiero.

    @Maria: se non è questa la sede per un commento del genere, ti prego di scusarmi, e cancellalo pure, ma l’affermazione di Franci mi ha veramente colpita.

  3. ANCHE MIO FIGLIO HA DUE ANNI..UN CUCCIOLO COME LUCA…OGNI VOLTA CHE LO OSSERVO MENTRE GIOCA, RIDE, PIANGE, DORME, LO RACCOMANDO A DIO (SE NE ESISTE UNO) CHE POSSA PROTEGGERLO CONTRO TUTTO E TUTTI…MA ANCHE DA ME O IL PADRE CHE SIAMO I SUOI GENITORI??? NON PENSO DI PROTEGGERLO ANCHE DA ME STESSA, DAL NOSTRO STRESS QUOTIDIANO, CHE CI FA DIVENTARE MOSTRI ED ASSASSINI INCONSAPEVOLMENTE…POVERO BIMBO E POVERI MAMMA E PAPA’………………

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