Divorzio: punita la moglie che spende solo per sé

Spesso, su questo blog a torto o ragione, capita di elogiare il lavoro faticoso delle mamme mettendo in ombra quello dei papà (e oggi è proprio una giornata di quelle 😉 ).
Ma esistono, e non sono pochi, casi contrari. Leggete questa sentenza che sicuramente farà discutere e che probabilmente costituirà un precedente giurisprudenziale da considerare e non sottovalutare: una sentenza della sezione specializzata in Diritto di Famiglia del Tribunale Civile di Roma ha condannato una moglie all’addebito della separazione a causa dello shopping ‘selvaggio’ finalizzato soltanto all’acquisto di vestiario e profumi”.

A darne notizie è stato Gian Ettore Gassani, presidente dell’Associazione degli Avvocati MatrimonialistiItaliani (Ami) che ha spiegato: “Di solito l’addebito della separazione viene pronunciato per infedeltà coniugale o violenza. Questa volta, invece, i giudici romani hanno ritenuto sussistere violazione dell’art. 143 del codice civile (che obbliga i coniugi a concorrere alle spese nell’interesse della famiglia) nel comportamento della moglie, la quale avrebbe utilizzato carte di credito e bancomat esclusivamente per proprie spese personali del tutto voluttuarie, al contrario del marito che aveva sostenuto da solo i costi del menage familiare”.

“Secondo le cronache – precisa Gassani – il processo avrebbe dimostrato che la donna non aveva sostenuto una sola spesa per i figli. Per tale ragione, come conseguenza dell’addebito quest’ultima subirà la sanzione della perdita del diritto all’assegno di mantenimento.

Questa sentenza dimostra che il Diritto di Famiglia italiano sta cambiando: c’è più indulgenza per le infedeltà coniugali ma una maggiore severità per tutti gli atteggiamenti di disimpegno economico dei coniugi in danno della famiglia”.

“E’ indubbio che tale provvedimento farà discutere, perché sancisce un nuovo criterio di giudizio circa i diritti e i doveri che i coniugi devono assumere e rispettare in costanza di matrimonio. E non solo. La giurisprudenza molto presto si pronuncerà anche in merito ai criteri di utilizzo effettivo  – da parte del genitore presso cui i figli sono collocati stabilmente – dell’assegno di mantenimento erogato dall’altro genitore. Tra gli addetti ai lavori, infatti, si insiste sull‘obbligo della rendicontazione delle spese effettuate per i figli, attualmente non previsto dalla legge”.

Permettetemi una sola osservazione: “ERA ORA!”

12 risposte a “Divorzio: punita la moglie che spende solo per sé

  1. Salve io sono il legale di una delle due parti. Io da donna che negli ultimi anni si trova piu’ vicino alle richieste maschili, posso dire che questa sentenza è la conferma, FINALMENTE, di una reale parità tra uomo e donna. C’è ancora tanto da lavorare ma la lotta di tanti uomini comincia a dare i primi frutti. Anna Claudia

  2. @lola: i valori non si impongono con la legge, questa deve tutelare i diritti dei minori e quindi giustamente non permettere che un genitore egoista, come la signora del caso, possa fare danni con il suo comportamento. Il valore della fedelta’ e’ molto personale ed ogni coppia puo’ stabilire delle regole, per me sarebbe intollerabile il tradimento fatto o subito, ma c’e’ chi la accetta (o meglio sopporta) e non puo’ essere un giudice a stabilire se sia giusto o meno

  3. Concordo con la mia omonima. Qui si sente solo una campana: quella di chi ha vinto e, magari, anche giustamente, non dico mica! Ma faccio davvero fatica a credere che una mamma non spenda neanche un centesimo per i figli. Cmq al mondo c’è davvero di tutto

  4. Scusate, ma a me un Diritto di famiglia indulgente verso le infedeltà e proteso solo a guardare gli aspetti economici fa molta paura. Dove sono finiti i valori? Ed il coniuge che ti promette amore, rispetto, fedeltà ecc.. non ha forse preso un impegno? Lo so che l’amore può finire, ma le sentenze non sono mai giuste (chisssà cosa c’era dietro l’atteggiamento della moglie, magari non era solo superficialità …..) Fosse vero che viene punito chi se lo merita! Non saremo allo sfascio.

  5. Sono d’accordo. è giusto che, in alcuni casi, venga tutelato il marito in caso di separazione. La signora in questione è molto egoista… purtroppo di donne così ce ne sono parecchie…

  6. E’ bello vedere che ci sono donne che si endonoconto di quanto sia sbilanciata la legge in questi casi… e pensare che quando ho fatto notare alla mia ex che lei è super tutelata si è arrabbiata e mi ha detto che ancora mi è andata bene… e perfortuna che m è andata bene dico io se nose mi fosse andata male chissa dove sarei ora…

  7. Speriamo che le cose cambino veramente e ci sia più giustizia nella gestione sia economica che psicologica che una separazione comporta. Mio cugino si è separato 2 anni fa. Ha l’affidamento congiunto, per ora, quindi da alla moglie il mantenimento dei figli. Il più grande però, che ha 15 anni, non vuole stare con la mamma, sta con il padre, che lo veste, lo nutre e gli da tutto quello che gli occorre, però deve continuare a pagare il mantenimento alla ex moglie, anche se oggettivamente lei per questo ragazzo non spende un centesimo.

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