Tu non paghi, tuo figlio non mangia


Questo video andato in onda ieri sera durante la trasmissione LE IENE ha fatto molto discutere e non a caso.
Quello che in tante scuole finora è stata solo una minaccia, a Vigevano è diventata realtà: i bambini i cui genitori non pagano la mensa, a pranzo possono mangiare solo un panino.
Non un pasto caldo, non una insalata. Ma solo un panino, una bibita e un frutto.
I bambini “paganti” vanno a mensa. Gli altri mangiano in un’aula a parte.

E se questo vi sembra raccapricciante, ascoltate l’intervista che la Iena Matteo Viviani ha fatto al sindaco di Vigevano…

No comment. Non posso aggiungere altro. Le parolacce su questo blog sono vietate e non posso autocensurarmi!
 

49 risposte a “Tu non paghi, tuo figlio non mangia

  1. Buongiorno a tutti volevo dire che sono d’accordo con Matteo perchè:
    1. se il genitore è in cassa integrazione o non ha lavoro può andare a scuola a prendere il bambino e fargli mangiare un pasto caldo a casa
    2. se la famiglia è veramente senza soldi il sindaca ha detto di rivolgersi agli assistenti sociali che provvederenno a fare delle pratiche da indirizzare al comune per rendere esente il figlio.
    Purtroppo da che mondo e mondo ci sono i furbi e per colpa di loro ci vanno di mezzo anche gli onesti, noi tutti iniziamo a vederlo fin dai banchi di scuola quando qualcuno combina un guaio e non lo dice, poi la punizione ricade sull’intera classe….non c’è nulla di cui rimenere a bocca aperta come molti hanno scritto !!!

  2. Io e mio marito lavoriamo entrambi. Quando ho avuto mio figlio sono tornata a lavorare a tempo pieno che lui aveva 4 mesi e non è stato facile per me. Mi piacerebbe chiedere il part-time ma con un mutuo pari praticamente al mio stipendio e la casa da mandare avanti non posso. Tutto quello che guadagnamo io e mio marito è per la famiglia e la casa, senza lussi, senza vizi o capricci, senza abiti firmati e il parrucchiere una volta l’anno quando la mia testa inizia ad assomigliare più ad un mocio per i pavimenti. Non mi lamento perchè comunque sono felice e serena ma mi provo a mettere nei panni di quelle famiglie in cui non ci sono due stipendi, ed a volte nemmeno uno, ed oltre alla loro brutta situazione devono sentirsi umiliati per il trattamento riservato ai propri figli! ASSURDO!

  3. @Angela:la regola “lavori quindi hai i soldi” non sta nè in cielo nè in terra. Se fosse così facile la gente non si lamenterebbe del fatto che non riesce ad arrivare alla fine del mese pur lavorando come dei matti! Esistono mutui, affitti, bollette sempre più alte, spesa…Senza offesa ma il tuo discorso di pieghe ne fa…

  4. Angela hai ragione ma non si può generalizzare cosi. Purtroppo ci sono sempre più famiglie le cui mamme non spendono soldi dal parrucchiere ma sono costrette a lavorare per pagare lo stretto indispensabile e se hai un mutuo, le bollette, i figli a carico e un lavoro precario fidati che i soldi per gli sfizi tuoi non li vedi nemmeno col binocolo e probabilmente fai fatica anche con i soldi per la mensa, le gite etc etc…
    Poi, purtroppo, ci sono tante persone che invece davvero spendono per i comodi loro e non pagano pensando che tutto gli è sempre dovuto.
    Ma, in ogni caso, non devono farne le spese i figli.

  5. I bambini non sono obbligati a mangiare un panino. Il sindaco dice che i genitori che non possono permetterselo, possono venire a prendere i bambini. Il ragionamento non fa una piega! Se non puoi venire a prenderlo perché lavori, vuol dire che hai i soldi. Scusate, mi ripeto, ma non fa una piega! Se poi alcune, e dico alcune, mamme preferiscono spendere i soldi al parrucchiere questo é un altro discorso! Nella vita non puo sempre essere tutto dovuto.

  6. @ Maria80: secondo me è solo perché nel momento in cui non paghi non puoi accedere alla mensa – diciamo giusto per far capire che se non paghi un servizio, non puoi usufruirne.

    O magari per non creare problemi; nel senso che è un attimo che il ragazzino cui non piace il piatto della mensa dica a quello col panino “facciamo a cambio”.

    Oppure ancora per evitare che chi mangia il panino venga additato…

    Ma sono solo idee mie eh!

  7. Da mamma più ci addentriamo in questo discorso e più rimango inorridita…scusatemi se sono franca ma è quello che penso.

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