Questo matrimonio s’ha da fare!

Buon giorno a tutti/e e BUON SAN VALENTINO!
Da dove cominciamo oggi?
Beh! La giornata mi sembra quanto meno perfetta: da una promessa di matrimonio!
Come ci ha annunciato lei stessa ieri, Sonia convolerà presto a nozze con il suo neo-dottore, nonché compagno di una vita e padre del loro figlio, Luca.
Direi che questo matrimonio s’ha da fa! 🙂
E allora perché oggi non parliamo del nostro giorno del sì? O comunque della cosa più romantica che il vostro lui o la vostra lei ha fatto per voi?

Io, invece, bastian contrario, vi dirò quello che il mio lui non ha fatto per me. Una cosa a cui tenevo tantissimo, che tutt’ora mi fa sciogliere in lacrime ogni qual volta
vedo la scena nei film o nei racconti delle mie amiche.
Di che sto parlando? Della fatidica domanda: “Mi vuoi sposare?”

Lo so, sembra sciocco, ma sono cose che, se va tutto bene, accadono una sola volta nella vita. E a me non accadrà mai.

Ci siamo sposati che ormai convivevamo da circa sei anni.
A me la convivenza stava stretta. Mi sembrava un TD, un contratto a tempo determinato. Mi sentivo precaria e ci stavo male.
Invece a mio marito del matrimonio non importava nulla. “Non è una firma che ci fa stare insieme. Non è un contratto che ci tiene uniti. Ma è tutto il resto”. Continuava a ripetermi.
“Organizzare un matrimonio stressa e non cambia lo stato dei fatti, perché stressarci?”

Ora, a distanza di anni, vi posso dire che aveva ragione. La firma di un contratto non cambia nulla. Tra convivenza e matrimonio non cambia nulla. E’ l’arrivo dei figli che stravolge il tutto!

Ma all’epoca, se non mi avesse sposata…

E così, alla fine, un giorno di dicembre mi disse: “Va beh! se proprio ci tieni tanto sposiamoci, ma a patto che non ci dobbiamo stressare”

Quella per me è stata la proposta di matrimonio. Il mattino seguente ero già su Internet a tirare giù i numeri di telefono dei ristoranti.
Ma la cosa assurda era che quando chiamavo e chiedevo: “Avete un sabato libero da maggio a settembre?”
Mi rispondevano: “Di quale anno?”
Ero allibita e stupefatta. Tutti i ristoranti erano occupati non solo il sabato ma quasi tutti i giorni della settimana da maggio a settembre per almeno tre anni.
No, non potevo perdere l’occasione. Mi dovevo sposare entro sei mesi.

Alla fine, taglio corto, abbiamo trovato una vecchia masseria ristrutturata, un posto incantevole, che aveva aperto da poco. C’era un’unica data disponibile: il 17 settembre. Era un sabato.
E il 17 era libera anche la chiesa. Tutti superstiziosi?

Io no. Adoro i numeri dispari e mi piace da matti settembre. E così… eccomi dopo quasi otto anni con l’anello al dito.

Come promesso non ci siamo stressati per nulla, anche perché non avevo grandi pretese.

L’unica cosa che abbiamo organizzato con dovizia è stato il viaggio di nozze: Sud Africa, Zimbabwe e Botswana

E’ stato il viaggio più bello della mia vita. Siamo tornati con il mal d’Africa.

Il mio sogno? Portare lì anche i nostri bambini.

Sì, sono passati quasi otto anni… e me lo risposerei tutti i giorni mio marito 🙂

Ora basta… altrimenti mi viene il diabete con tutto questo miele e zucchero 🙂 🙂 🙂

Tocca a voi…

146 risposte a “Questo matrimonio s’ha da fare!

    • @Sonia… i confetti a Maria! Pure io vorrei tanto vederti… ma almeno mi mandi una foto dell’ultima prova del vestito? Prometto che non la pubblico 🙂

  1. @Sonia: ci siamoooo!!!! Tanti tantissimi auguri di cuore…non ti dico buon inizio perche’ la vostra strada l’avete gia’ trovata, ma sicuramente buon proseguimento di vita…
    Goditi tutte le emozioni di quel giorno….aspetto racconto dettagliato…

  2. Maria, tutte
    da domani forse riesco a nn andare in ufficio e iniziare il restauro per sabato!
    Ci sono ancora tante piccole cose da fare compresa l’ultima prova dell’abito che nn ho ancora fatto, comprarmi il reggiseno idoneo al vestito, una bella camicia da notte,e tante altre cose.
    Non credo di riuscire a collegarmi ma al mio rientro vi riempirò di foto e riassunto dell’evento per farvi vivere insieme ame questo momento così importante, bello e inaspettato.
    Grazie per il supporto un abbraccio forte a tutte
    Sonia

    • @Sonia: goditela e sii felice, è il vostro giorno!
      In bocca al lupo per tutto e aspetto il reportage 😉
      Auguri agli sposiiiiiii!!!!

  3. Ok,dopo aver letto le vostre proposte di matrimonio ho capito una cosa..sto con un orso.Non è romantico il mio lui,i fiori me li regala solo perchè glieli chiedo,per l’11esimo anniversario l’anno scorso gli ho regalato un weekend romantico e un portachiavi con il pupazzetto di brontolo..una sciocchezza(anche per prenderlo un po in giro per com’è) perchè secondo me è il gesto che conta,non il cosa si regala.Lui mi guarda e mi dice:io non ti ho preso niente…
    Parlando con coppie di amici sposate mi ha detto che mi chiederà di sposarci tramite mail (ci siamo conosciuti tramite internet).
    Sono 12 anni che stiamo insieme,conviviamo da 4,lui dice di voler un figlio e davanti a tutti mi “mortifica” con un “io un figlio lo voglio,lei no”….cosa falsa e lo sa benissimo.Lavoro con lui 11 ore al giorno, a 40km di casa,mi sto anche laureando..avevo bisogno di capire se ero pronta o no ad avere un figlio,perchè non si fa cosi per sport.
    Quest’anno,il giorno del nostro anniversario gli faccio la proposta con un sorriso che mi riempiva la faccia”e se smettessi di prendere la pillola?”mi aspettavo un sorrisone e una mega abbracciatona..la sua risposta?dobbiamo rifare il bagno in casa e poi devi essere licenziata e assunta ancora (ho già le carte firmate,è tutto piu che certo,è solo burocrazia)io aspetterei quest’altro anno”
    Bho..
    I primi tempi era tutto miele e zucchero,da carie e diabete..ora invece mi dà molto per scontata..e io cerco invece di stuzzicarlo in ogni modo.
    A sentire i vostri racconti,come si comportano i vostri mariti,come vi dimostrano il loro amore..bhe..mi avvilisco un po 🙁

  4. @Mimi. si me la ricordo anch’io quella pubblicità, ma era incartato, per me poteva essere anche una pralina di cioccolato.

  5. @ Silviafede: oddio che figata! Sì una volta è capitato anche a me. Credevo di avere ancora gli assorbenti notte, quelli blu, invece c’era sì la busta ma dentro ci avevo messo altri tipi.
    Allora chiamo mio padre, che si era allungato al supermarket vicino casa, e gli dico “guarda, sono della Lines Seta, blu, ultrasottili”. Ok, pare che ha capito (anche perché è capitato che li prendessero quando ci sono le offerte, ma c’era spesso anche mamma e/o io).

    Mi torna a casa con un pacco di assorbenti lunghi sì, ma spessi un dito, senza ali e manco ripiegati! Proprio stesi!!
    Sono scoppiata a ridere. Erano secoli che non entravano in casa cosi del genere.
    Li ho portati solo d’inverno perché usarli d’estate voleva dire un’irritazione che la metà basta. Di notte però erano comodi.
    Un giorno che sono ricapitata in quel supermarket, li ho cercati per capire dov’erano tanto da trovarli, perché io non li avevo mai visti. Erano nell’ULTIMO SCAFFALE IN BASSO. Di quelli che ci devi guardare per trovarli, altro che altezza occhio, altezza scarpe! 🙂

    @ Fefé: Sì me la ricordo quella scena! 🙂 Bellissima!

    Io me li ricordo dalla famosa pubblicità anti-Aids in cui c’è il prof che entra in classe, ne trova uno incartato per terra e chiede “di chi è questo?” e tutti gli studenti che alzandosi a turno dicono “E’ mio”, “E’ mio”…

  6. @Mimi. Si, lo giuro. Non ho mai visto un preservtivo. Una volta, non so se ricordi il film Arma letale. uno dei protagonisti fa un albero di Natale con appesi tanti preservativi. Tutti a ridere, e io seria, che cosa sono?
    E no, non li ho mai comprati. Prima di avere i bambini, prendevo la pillola, dopo l’ultimo, spirale, altrimenti ne farei uno l’anno. Mio marito dice che quattro possono bastare.

  7. @mimi: ultima volta che mio marito stava facendo la spesa e gli ho chiesto di prendermi gli assorbenti mi ha mandato 10 foto su wa chiedendomi quali volessi…per una volta grazie alla tecnologia non mi sono ritrovata con il tipo sbagliato…
    Invece una cosa che a ripensarci mi fa ridere e’ la differenza di quando mi e’ capitato di comprare un test di gravidanza sperando di non essere incinta, perche’ troppo giovane e non era il momento, e mi sono imbarazzata, parlavo a voce bassa quasi fosse una cosa di cui vergognarsi e di quando invece sono andata a comprarlo con la speranza (poi realizzata) di esito positivo…li’ quasi quasi urlavo volevo gridare al mondo la mia speranza…

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