Dopo la separazione un figlio su tre diventa “orfano involontario”

Oggi affrontiamo un tema tanto difficile quanto doloroso: la separazione. Ne abbiamo già parlato tante e tante volte, ma è appena giunta questa notizia, frutto di uno studio importante: in Italia un minore su tre, dopo la separazione dei genitori, diventa “orfano involontario”, cioè perde i contatti con uno dei genitori, quasi sempre il padre. Da questa deprivazione discende una serie di problemi di natura psicologica per il bambino, che invece si eviterebbero con una reale condivisione dell’obbligo di cura tra mamma e papà.

Lo dimostrano i risultati congiunti di diverse ricerche scientifiche, svolte in quattro continenti su un campione di circa 300mila minori, presentati oggi per la prima volta in Italia dal pediatra Vittorio Vezzetti nel corso del convegno “Affrontare la crisi della famiglia nel nome dei figli”.

“Ogni anno 25mila minori perdono il rapporto con uno dei genitori – ha spiegato Vezzetti – mentre solo l’1% viene affidato agli ex coniugi con obbligo di tempo paritario. Eppure l’affido alternato (cioè quello dove il figlio ha rapporti paritetici con entrambi i genitori) dovrebbe essere la prima opzione da considerare, alla luce delle evidenze scientifiche”. Che dimostrano come “è risultato chiaro il beneficio per i minori e in alcuni studi è anche emerso un effetto collaterale: la diminuzione dei divorzi”.

E’ la Svezia il Paese europeo con la maggiore percentuale di affidi in alternanza (il 30%, contro il 16,9% della Francia e l’1% dell’Italia) e il risultato sulla conflittualità è notevole: le cause giudiziali sono quasi estinte e il 95,7% delle coppie arriva alla separazione consensuale già alla prima udienza. In media, i Paesi che hanno un alto livello di affido paritario mostrano una riduzione dei divorzi maggiore. In Australia, poi, con l’introduzione della legge sulla genitorialità condivisa nel 2006, in un biennio i ricorsi alla Family Court si sono ridotti da 27.313 a 18.633.

Anche in Italia l’affido condiviso è stato introdotto per legge nel 2006. Tuttavia, secondo l’associazione Colibrì che ha organizzato il convegno, la sua applicazione ha mostrato alcune distorsioni: in primis il fatto che, quando una coppia di divide, i figli vengano di fatto affidati a uno solo dei genitori, quasi sempre la madre, con conseguente
marginalizzazione dell’altro, il padre.

Per superare questa consuetudine e salvaguardare il diritto di entrambi i genitori, bisognerebbe consentire ai figli – hanno spiegato – di avere una doppia casa, un doppio domicilio, perché il luogo dei suoi interessi e affetti sarà duplice.
Insomma, due “genitori parimenti genitori” e due “case parimenti casa”.
Come prevede un disegno di legge della senatrice Alessandra Gallone, che nella legislatura che sta finendo non e’ riuscito a ottenere l’ok del Parlamento. “Ma torneremo alla carica” promette la parlamentare.
Tra gli altri punti del ddl, il mantenimento diretto (non più soldi al coniuge ma il pagamento diretto delle spese), la mediazione familiare obbligatoria e la legittimazione attiva dei nonni.

55 risposte a “Dopo la separazione un figlio su tre diventa “orfano involontario”

  1. Ho letto l’articolo ed i vari commenti. Forse in parte sarà stato detto, ma mi sembrano evidenti due cose:1) L’affido alternato funziona, e non è nocivo come qualcuno vorrebbe farci credere. 2) Chi lo contrasta lo fa non perché ha la riprova della sua pericolosità sul bambino, ma principalmente perché la sua capacità di giudizio è offuscata da esperienza negative, ex mariti evanescenti, irresponsabili…ed assenti per quel che riguarda i bisogni dei figli. Vedo però sempre troppi commenti concentrarsi sul punto….il marito non passa i soldi alla ex moglie per i figli. Evidente che i padri hanno il dovere di
    mantenere i figli economicamente, ma ciò si realizzerebbe bene se a questo si affiancasse il poterli crescere, viverci insieme. Se solo venisse applicato il principio del mantenimento diretto, nessuno avrebbe da ridire e si vedrebbe subito chi provvede e chi no. Non basta imporre o pagare un assegno per essere dei bravi papà! Con mantenimento diretto la questione economica sarebbe risolta e molti dei problemi tra ex coniugi risolti.
    Il comportamento inaccettabile è poi quello di opporsi ad un vero affidamento condiviso perché ci sarebbero padri poco di buono. I poco di buono vanno perseguiti punto e basta. Si deve essere giudicati per ciò che si fa e non per ciò che fanno altri! Un tribunale non deve pregiudicare, etichettando le persone! Ci sono madri che manipolano i figli e non sono buone madri, allora dovremmo estendere tale comportamento a tutte? No di certo!
    Quindi il discorso è chiaro e semplice…..se non si vuole essere egoisti e vendicativi, bisogna permettere in principio stabilire la massima frequentazione possibile tra figli e genitori e non porre condizioni di supremazia di un genitore sull’altro. Anche nelle migliori delle situazioni si cammina sul filo del rasoio e può bastare poco perché si scateni la guerra! Prevedere a prescindere delle condizioni disparitarie significa caricare armi pesanti e dichiarare la guerra!
    Ciò che emerge chiaramente è che un affidamento alternato funziona se è la madre a condividerlo! Se la madre vuole può ostacolarlo consapevole di trarne enormi vantaggi! Assegno di mantenimento e punizione verso il padre che vuole fare il genitore!
    Se sapessero che tali ostacoli non la favoriscono, anzi la espongono a gravi sanzioni, sarebbero collaborative! Al momento invece è solo il caso se la donna in questione è equilibrata o meno!
    Se la smettessimo di farci la guerra tra generi la società ed i figli crescerebbero meglio persino dopo la separazione!

  2. Io sono un papà separato e posso vedere mio figlio un giorno la settimana come deciso dagli assistenti sociali senza ascoltare la mia versione dei fatti da come l’ha raccontata lei, DI SOLITO SPALANO DI TUTTO ADDOSSO GLI EX E UTILIZZANO I PICCOLI COME STRUMENTO DI RICATTO, la mia ex se n’è andata di casa portandosi nostro figlio e togliendo il domicilio del piccolo e portandolo da casa mia e iscrivendolo a scuola dove voleva lei senza interpellarmi, inoltre mi ha denunciato per cose mai accadute e per fatti non imputabili a me. ora il mio avvocato sta facendo di tutto per l’affido condiviso e richiedere i danni psicologici a me….è accanitissima nonostante sia donna e questo è quello che Meritano certe donne! sempre che siano degne di essere chiamate donne…..

    • il MIO sembra un FILM già visto, a leggere quanto scritto qui da Davide nel 2014:

      POSSIBILE che accada ancora ???

      Anche io sono un papà separato di un bellissimo bambino, MA addirittura NON posso vedere mio figlio perchè LEI ha deciso di ascoltare i familiari e Tornare da loro a Jesolo !!

      Peccato che NOI e NOSTRO figlio viviamo qui a Torino !!

      Non so cosa abbia raccontato lei al suo avvocato, ma leggo che si inventano DI TUTTO SUGLI EX e, a quanto vedo UTILIZZANO I NOSTRI FIGLIO come STRUMENTO DI RICATTO !!

      Io so solo che la mia ex se n’è andata di casa portandoMI VIA NOSTRO figlio !!

      Ora pare abboia pure tolto il domicilio del piccolo e portandolo via da casa mia senza interpellarmi, senza parlarmi e forse mi ha pure denunciato per cose mai accadute mentre io lavoravo all’estero !!!!!!!!

      Ora il mio avvocato si sta informando…spero per l’affido condiviso ma mi verrebbe da richiedere i danni psicologici a me !!

      E’ veramente una situazione INFAME !!

      PERCHE’ la legge protegge solo le donne , soprattutto in questi casi INFAMI ed ASSURDI ??

      Perché noi PADRI non siamo MAI CONSIDERATI e soprattutto PROTETTI qui in ITALIA ??

  3. Ce da dire che lei ha fatto si che il figlio crescesse in quella casa con la nonna e ora fatica a vedere questa come casa sua e al fine settimana spesso piange che ha nostalgia della mamma. Il bimbo ha 9 anni. Lui viene volentieri di giorno ma la notte vorrebbe stare li dove lui vede casa sua essendo cresciuto con la nonna .. ma se al fine settimana chiama la mamma per andare a casa lei e irreperibile e lui rimane deluso per quanto io provi a dargli le cure che do ai miei due bimbi . Forse dovrebbe stare qui da noi un po di piu ?

  4. Ciao a tutti io sono la moglie di un uomo che prima di me ha avuto un altro figlio. Noi siamo sposati e abbiamo due figli. La sua ex pretende che il figlio stia con noi sabato e domenica e aveva fatto richiesta di 200 euro al mese piu extra ma x problemi economici ora non riusciamo piu a dare. Se noi chiediamo che il bimbo dorma qui qualche giorno alla settimana lo vieta. Ma vi sembra giusto? Solo perche lei al fine settimana deve divertirsi . Ricordiamo che non tutti i mariti sono pessimi padri!! Ci sono anche madri particolari!

  5. Dopo vari anni i sopportazione e n bimbo che ha 16 mesi siamo al capolinea
    Coniviamo nella mia casa di ropieta’ dove anchele lampadine sono sempre pagate da me , gia’nei primi sei mesi di rapporto mi tradiva con un atro quando lui ha saputo che io ero il compagno mi ha spaccato aso ossa bocca dopo la mia denuncia ho subito la sua denuncia passti 2 gradi di giudizio sono stato sempre assolto perch ‘ il fatto non sussiste “un cavario”.
    Vive per il gatto che mette prima del compagno e del figlio
    ,io lavo pulisco cucina sparecchio lavo i bagni i fornelli il frigo le finestre stendo stiro in piu faccio la parte dell’uomo , del meccanico dell’elettricista riparo tute lecose e lei da anni sicomporta come “una figlia” arrivavo a casa alle 20,30 di sera mi toccava sparecchare svuotare la lavastovigliee preparare da mangiare propi un “ben tornao a casa”….lei esce con le amiche va in palestra io a anni non posso uscire , cambio i pannolino al bambino gli do’ da mangiare lo porto fuori , lei vive per il gatto e costantemne e’ nel panic per ogni cosa della vita , immagino che di frontea questa realta’ i giudici daebbero la casa a lei cas per la quale i pago i debiti complimenti!!!!!!!!!!!!!!!

  6. ciao a tutte invece io mi trovo in un asituazione delicata,il mio compagno si e’ allontanato,per scelta dell’ex,da due anni hanno una bimba di 7 anni e lui fa la spola da una citta’ all’altra per vederla .sono stati insieme tutto agosto e quando lei e’ venuta a prendere la bambina che piangeva e il mio compagno pure lei nn ha battuto ciglio.Nessuno sa della nostra storia io mi sacrifico per far si che la bambina veda e stia col padre.io vorrei averla in casa con noi e amarla come figlia mia ma nn posso obbligare nessuno.cosa mi consigliate di fare?? grazie mille

    • @Paola, capisco il tuo punto di vista. Ma ogni bambino ha diritto ad avere un padre e una madre. Il fatto che la piccola abbia pianto nel momento del saluto, secondo me, significa che era dispiaciuta di lasciare il padre, ma non vuol dire che non voglia bene con la madre. E’ ancora troppo piccola e, come tutti i bimbi, coltiva il sogno di avere entrambi i genitori uniti.
      Devi avere tanta pazienza e darle tanto amore, ma rispettare la volontà dei suoi genitori.

  7. @Paola grazie mille di cuore per i tuoi consigli, credimi per me sono molto preziosi perchè tu come me ci sei passata e sai esattamente come ci si sente.
    Spero di riuscire a costruire quella corazza di cui mi parlavi, anche se è molto difficile…. ma già sapere che cè qualcuno come te che mi capisce e mi aiuta mi fa sentire più forte…..
    Grazie davvero un abbraccio

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