Zaini troppo pesanti e troppi compiti da fare a casa. Il sociologo: questo modello è sbagliato

La mia nipotina, che sabato scorso ha compiuto sei anni, sta frequentando la prima elementare.

Visto che non ci vedevamo da tempo, domenica mi ha fatto vedere cosa sta facendo a scuola, cosa sta imparando.
Sono andata per prendere lo zaino… e a momenti non ci lascio appeso il braccio. Pesava un accidenti.
“Ma Rebby, che ci tieni dentro?”
E lei: “Zia, i libri, i quaderni, il borsello”.

Ve lo giuro: tra libri e quaderni ne aveva almeno una dozzina.

“Ora ho capito perché gli zaini moderni hanno tutti le rotelle! Metterli in spalla è praticamente impossibile. Come può un bambino di sei anni caricarsi 15 chili di roba addosso!”.

Mi ha risposto mio fratello: “Non lo dire a me. Già dopo una settimana sono andato a parlare con le maestre. Ma la loro risposta è stata: ‘Servono’. Ed ha aggiunto: “Sapessi quanti compiti gli danno da fare a casa!”

E io: “In prima elementare? Ma se già escono alle quattro da scuola!”

Sono rimasta senza parole. E siamo ancora alle elementari!
Alle medie, alle superiori,  come andranno a scuola questi ragazzi, con il carrettino?

Ma le lamentele di mio fratello non sono proprio “originali”. Non è l’unico papà a sollevare il problema.

“Sulla mole di compiti assegnati dai professori agli studenti, da ogni parte del territorio nazionale, giungono le lamentele genitoriali all’Osservatorio sui Diritti dei Minori”. Ad affermarlo è il sociologo Antonio Marziale, presidente dell’Osservatorio sui Diritti dei Minori e consulente della Commissione parlamentare per l’Infanzia.
“Tanti – aggiunge – se consideriamo il mini test che abbiamo somministrato a 100 soggetti in età evolutiva, in età compresa tra i 14 e i 16 anni, dalle cui risultanze emerge che i ragazzi sono chiamati a studiare a casa mediamente 3 ore ogni pomeriggio”.

Per Marziale “Occorre studiare un modello educativo alternativo per responsabilizzare gli studenti verso i propri doveri didattici. Occorre, però, tenere presente studi di psicologia cognitiva che hanno dimostrato che se e’ necessario allenare i meccanismi di apprendimento, al fine di stabilizzare e facilitare la fissazione delle conoscenze acquisite, superare un certo numero di ore di studio risulta essere inutile e rischioso“.

“Le esercitazioni a casa – prosegue il sociologo – servono a stabilizzare le conoscenze che i docenti hanno trasmesso a scuola. Molto spesso, a detta dei genitori che si sono rivolti all’Osservatorio, i ragazzi devono, invece, impegnarsi su argomentazioni ex novo. Demandare ai compiti a casa ciò che la scuola è chiamata ad insegnare in classe e’ un errore madornale, che comporta limitazioni verso l’apprendimento stesso e genera stati emotivi alterati. Un impegno così quantitativamente elevato – conclude Marziale – preclude ai ragazzi di accedere al diritto alla divagazione ludica, sportiva o di altra natura, necessaria sul piano della socializzazione tanto quanto lo studio, e genera disagio anche nei genitori chiamati spesso ad intervenire per aiutare i figli e non tutti possono”.

Io ancora non ho esperienza in merito. Il mio pane quotidiano al momento è fatto solo di nido e di scuola materna. Non mi sono ancora cimentata con i problemi della scuola primaria.
Lascio quindi a voi la parola. Che ne pensate?

Secondo voi si portano troppi libri a scuola? E si fanno troppi compiti a casa?

 

74 risposte a “Zaini troppo pesanti e troppi compiti da fare a casa. Il sociologo: questo modello è sbagliato

  1. Cara Maria nel tuo racconto mi sono un po’ rivista…….Ho una figlia in seconda media e gia’ da quando era alle elementari per noi non esistono piu’ i sabati e le domeniche. Mia figlia finisce scuola alle 13.15 da lunedi’ al sabato, arriva a casa prima delle h. 14.00, mangia e poi si “tuffa” nei compiti che sono sempre molti….anche se cerca di prendersi avanti tante volte vengono dati dall’oggi al domani e quindi siamo punto a capo. Fa i salti mortali per fare almeno 2 h di atletica alla settimana altrimenti mi rendo conto che e’ sempre sui libri……il piccolino invece frequenta la seconda elementare e con lui, per ora, non abbiamo lo stesso problema. Resta comunque il fatto che se alla domenica abbiamo voglia di uscire, dobbiamo prima concordare con la ragazza il “piano compiti”… PEr quanto riguarda la qualita’ degli insegnanti…secondo me sono loro che fanno la differenza sui ragazzi!
    buona giornata

  2. Cari Genitori, cari insegnanti, condivido qualcosa che ho scritto anni fa, in uno dei tanti pomeriggi passati a casa a fare compiti con mio figlio…a distanza di sei anni la situazione è addirittura peggiorata. passiamo la vita chiusi in casa a fare compiti fino alle dieci di sera, mio figlio ha totalmente perso l’ interesse per lo studio e non frequenta gli amici perché “deve studiare”.

    Roma, 25 Gennaio 2007.(secondo cilco Elementare, per intenderci)
    dedicato ai genitori che, come me, si battono per “la sufficienza”.

    Domenica mattina, ore 14… fuori, il sole.
    …dentro di me stride l’ immagine di un’ infanzia a contatto con la natura ma, la natura, i parketto, è lontano, bisognerebbe prendere l’ automobile, “l’ ora d’ aria” in città va pianificata…e poi, comunque, non potremmo!…il nostro compito del momento è: RIASSUMERE IL RACCONTO DEI TRE PORCELLINI KANAMIT, I PORCELLINI EXTRATERRESTRI CHE SBARCANO SULLA TERRA CON REGALI PER GLI UMANI…racconto di autrice contemporana pensato ad hoc per lo sviluppo delle intelligenze dei nostri figli e distrubuito su larga scala nelle istituzioni scolastiche italiane.
    ….mi sto chiedendo: “ma con tutti i classici che abbiamo!!?”
    ma andiamo avanti, non si discute, non è tempo di far polemica, prima il dovere e poi il piacere…si fa e basta!
    E’ Domenica, anche Lui si riposò dopo la creazione…a noi non è concesso….e so già che al termine ci sarà il questionario:
    descrivi anche tu una situazione simile..ti piacerebbe anche a te incontrare un porcellino extraterrestre?
    “no mamma..preferirei di no…ma devo scrivere “si”, mamma, altrimenti la maestra si arrabbia!”
    Mio figlio, come me, come suo padre, non è tipo da “questionari”. La sua mente è troppo sottile per le “griglie” proposte dagli attuali testi scolastici…del tipo “quale dei tre”. A, B, o..C…Pierino?? “…hmmmmm..D, E, Mamma, ma forse con un pizzico di A e B, suppongo……e andiamo tutti in stallo….ci sentiamo davvero stupidi ed inadeguati…ma non facciamo altro che…QUESTIONARI e GRIGLIE e, a questo punto, c’ è solo da sperare che, col tempo, con l’ esercizio, il nostro cervello smetta di pensare in maniera autonoma e si pieghi definitivamente al sistema A,B e per fortuna anche C.
    …La casa è completamente sottosopra, il bambino di pochi mesi vorrebbe la mia attenzione ma non può averla (il nostro compito, vi ricordo, è districarci nel mondo dei porcellini Kanamit)… addormento finalmente il piccolo e mi dedico al grande….sono rari e importanti per noi i momenti nei quali possiamo finalmente star soli “tra grandi”….ci piacerebbe giocare, parlare, ma…neanche oggi si può! e via, rileggiamo la storia dei Kanamit..ma io, da tempo vorrei raccontarti …l’ Iliade..con le sue battaglie sanguinose, le sue fantastiche visioni di Dei dell’ Olimpo che gareggiano con i mortali, l’ Iliade col suo finale straziante e teatrale..da tempo vorrei raccontarti un libro che ha cambiato la mia vita …ma prima pensiamo alla scuola!, ai Kanamit..….è già più di un’ ora che ci giriamo intorno e..secondo i miei calcoli dovremmo essere all’ incirca ad..un quinto dei compiti!
    Dico: facciamo una cosa: Mamma ti detta quello che – tu – pensi degli extraterrestri così forse riusciamo a finire l’ italiano entro un’ ora decente! Pare che questa soluzione sia altamente diseducativa “devono farcela da soli”…lo so anch’ io…ma di tanto in tanto ci troviamo costretti a far così.
    In prima elementare, quando ti scoprivo in lacrime di fronte alla montagna di compiti avevo scoperto che impugnando la penna con la mano sinistra e facendola scivolare sull’ anulare riuscivo ad imitare la tua scrittura…adesso che non è più possibile ti osservo mentre arranchi sul foglio e per far presto peggiori via via la tua calligrafia…che pena…mi vien voglia di dirti, come i vecchi maestri: “Prendere penna e calamaio e fare una pagina intera di AAAAAA”
    Nel frattempo, alle prese coi Kanamit, il nervosismo sale…fino alle lacrime…non vorrei ridurmi così di Domenica, ma mio figlio amava scrivere, amava leggere, e, da qualche anno, sembra stia prendendo in odio tutto lo scibile umano….
    beh..”devi scrivere quello che pensi” gli dico con fermezza.
    “no mamma..è che tu non sai..non capisci…non devo pensare con la mia testa..devo scrivere quello che la maestra si aspetta da me!”
    ….allora, propongo..”ti dico io cosa pensare e facciamola finita!!”(…e questa, tra urla e strepiti, è quasi sempre la strada che percorriamo….)
    Alla scuola materna ci convocarono allarmati perché invece dei Pokemon disegnava Le Anime del Purgatorio.
    L’ insegnante di religione si adirò quando, riempiendo la silhouette della sacra famiglia, come esercizio di fede settimanale, disse che il bambinello gli sembrava un caciocavallo…(la fotocopia, negli anni, era sbiadita a tal punto, da lasciare a malapena intravedere i contorni del santissimo)
    L’ insegnante di musica,l ‘altro giorno, lo ha definito “non classificabile”….ignara del fatto che , suona due strumenti e già partecipa a concerti importanti.
    I diritti dei bambini?…boh….compito: Pierino, scrivi su un foglio quali secondo te devono essere i diritti dei bambini..
    “si maestra!…il diritto di correre e giocare all’ aria aperta con gli altri bambini, il diritto al dolce far niente della domenica mattina, il diritto a stare in armonia con la propria famiglia, il diritto a frequentare gli amici di pomeriggio “dai- ci vediamo tutti a fare i compiti da Alessandro!!
    ..diritto di leggere ciò che più mi piace…diritto a sentire le favole che mi racconta nonna…diritto ad annoiarmi…così posso sentire ancora il desiderio di scrivere, di disegnare, di giocare…..”
    “ma noooo Pierino cos’ hai capito!? non scrivere i diritti che pensi tu!
    Ah si maestra allora: diritto alla pace nel mondo, all’ uguaglianza, diritto all’ energia pulita…bravo Pierino..ora torna al posto e colora senza sbavature!”
    ma…..accidenti è quasi sera, e non ho preparato nulla da cena…”eddai! Cristosanto! e scrivi la qualsiasi su sti porcellini extraterrestri che poi dopo ti toccano anche matematica storiaegeografiainglese!!!…cerca di essere più superficiale!! più furbo!!..
    dò il peggio di me quando fà i compiti, e il nostro rapporto si snatura, si guasta,
    “accidenti quanto sei lento…sbrigati!!, finisci sti compiti…si fa sera…poi sarai troppo stanco per fare qualsiasi altra cosa che..guardare i cartoni animati!!!” (Un po’ ci vergognamo, dei cartoni animati,…nel tempo libero dovremmo dedicarci ad attività di tipo culturale….chessò …leggere i classici è importante, so di ripetermi, sono patrimonio dell’ umanità!)…ma…facciamo così …vediti i tre porcellini..in fondo è un classico della Walt Disney…già qualcosa..in fondo, l’ Iliade può aspettare…”
    ….poi mi addormento pensando una cosa strana…. Pierino extraterrestre, con i porcellini Kamut si nasconde in un grande cavallo di legno e, nottetempo, penetra le mura della città di Troia con tanti regali per gli umani……..forse esiste un mondo dove davvero tutto questo ha un senso…sto finalmente sognando..zzzzzzzz

    p.s. Roma, 25 Gennaio, 2013, seconda media

    L’ altro giorno, di fronte ad un questionario sulla battaglia di Roncisvalle, ho panicato.
    Non sono una donna affatto colta, ma, la vita mi ha portato più e più volte a Roncisvalle, conosco a memoria il monologo di Rolando e Durendal, la spada, che trovo sensuale e struggente fino alle lacrime….”questa la so! ci penso io,” ho detto a mio figlio.
    Bene, il mio questionario sull’ argomento, non ha sfiorato la sufficienza…dà da pensare….

    Maria*

    • @Maria… il tuo è un racconto affascinante ma allo stesso tempo inquietante.
      E’ vero che la scuola d’oggi ha molte lacune, si tagliano costi su costi e si risparmia anche sui corsi di aggiornamento per i docenti. “Tanto, si pensa, la storia è sempre quella, e la geografia pure!”, ma così facendo si ammazza non solo il presente, ma anche il futuro.

      Bisogna essere fortunati a trovare insegnanti non solo preparati (questo lo do per scontato scontato), ma capaci di insegnare e trasmettere la passione per la materia. Insegnanti in grado di conoscere i propri limiti e quelli dei ragazzi. Insegnanti che non scaricano le loro responsabilità sulla famiglia.
      Insegnanti con la I maiuscola.
      Io nella mia storia di studentessa ne ho trovati diversi così. Prof. davvero in gamba. Ma altri… come il maestro delle elementari… che pace all’anima sua se fosse ancora vivo penso che andrei lì a cantargliene un po’!

      Al tuo posto? Sarei diventata cantante! Anche lirica all’occorrenza 🙂

      Ma a costo di farlo andare a scuola impreparato… la domenica mattina, con il sole… l’avrei portato fuori a passeggiare.

      Spesso basta staccare la spina per un po’ per riprendere poi… con il turbo e fare tutto nella metà del tempo!

  3. @Mary 76: No, italiano e matematica li ha tutti i giorni tranne il sabato, le sono stati assegnati martedì per mercoledì.

  4. Dirò di più: questa sedicente “professionista” alle mie perplessità sull’assegno, mi ha dato della casalinga frustrata con smanie di insegnamento (sono precaria, ma interprete penale al tribunale). Sto incoraggiando mia figlia ad avere pazienza, a settembre le cambierò sezione o plesso. Volevo solo denunciare qualcosa che secondo me è definibile con un solo aggettivo: VERGOGNOSO.

  5. Anna Rita: anche mio figlio e’ in seconda elementare e non fa il tempo pieno, ma tutti questi compiti da un giorno all’altro mi sembra esegerato!!! Non e’ che gli aveva gia’ assegnati da qualche giorno?? Di solito il week-end, che abbiamo piu’ tempo, guardo il diario e se c’e’ qualcosa di gia’ assegnato per il mercoledi’ o giovedi’ glielo faccio anticipare… Per lo zaino io ho preso un trolley, perche’ anche lui pesa poco piu’ di venti kg non potrebbe mai portarlo sulle spalle…

  6. @maria non è vero che chi fa la settimana corta non ha i compiti dopo scuola.
    Christian fa la settimana corta (non va al sabato) e fa 3 rientri obbligatori (uno è previsto anche x chi va al sabato, gli altri due sono x recuperare le ore che al sabato lui nn fa) e ti confermo che esce alle 16.30 da scuola e gli danno anche i compiti, non tanti come la bimba di @anna rita, ma gliene danno.
    considera che lui ha anche due allenamenti di calcio a settimana, dopo che rientra da scuola logicamente.
    Quindi alle 8 i libri li dobbiamo ancora aprire!

    @annarita capisco la tua preoccupazione, io mi ritengo fortunata perchè la maestra di mio figlio non lo riempe tr, ma sai che ci sono mamme che stanno facendo il diavolo a 4 x far si che dia + compiti?

  7. No, non ha il tempo pieno. L’unica “distrazione” è karate 3 gg a settimana per un’ora…la bambina mi ha chiesto di non mandarla più perchè perde tempo, il medico ha detto che invece deve andarci. Vi giuro che iniziamo a studiare alle 14,30 appena dopo il pranzo. E, tranne karate, fa vita da reclusa…ma sono l’unica mamma in classe a lamentarmi.

  8. Vi racconto la mia esperienza: da gennaio mia figlia di non ancora 7 anni, in seconda elementare, sta prendendo pappa reale ed olio di fegato di merluzzo per poter arrivare alle 23.30 per finire i compiti DA SOLA (le mamme dei suoi compagni fanno loro i compiti ai figli, io no). Quell’imbecille della maestra ieri ha pure chiesto conferma al medico se è vero…
    Vi dico solo che ieri per oggi aveva: poesia della festa del papà, trasformazione di 12 verbi dal presente al passato e futuro, coniugazione del verbo avere, presente, passato e futuro, coniugazione del presente del verbo essere, una lettura con domande, 24 divisioni e 10 moltiplicazioni con riporto e centinaia.
    Non parliamo dello zaino: 10Kg sulle spalle di una bambina di 20 Kg, in barba alle direttive del Miur.
    Sono avvilita, credetemi.

    • @Anna Rita: ma tua figlia non fa tempo pieno? Che io sappia quando i bambini escono alle 16 da scuola non hanno compiti da svolgere a casa. Li hanno solo nei weekend!
      Fino alle 23:30 poi… mi sembra non esagerato, ma aberrante!
      Alle 8 si chiudono i libri. Ciò che fatto è fatto. I bambini devono avere anche il tempo per giocare e distrarsi e guardare, se lo vogliono, un po’ la tv!

  9. Ciao a tutti, ho una figlia di sette anni e non vi dico quanti compiti gli vengono assegnati, tutti i giorni comincia alle tre del pomeriggio e finisce finisce verso le otto di sera addormentandosi sui libri.. l’anno scorso cè stato un periodo dove lo zaino pesava piu di mia figlia…

  10. Lo studio è il lavoro dei nostri figli? Ma dove vivete? Qui se non hai un bel calcio da qualcuno non lo trovi di certo un lavoro…altro che studio… e poi la cultura è una cosa personale… conosco molta gente che ha la terza media ma che legge talmente tanto e di tutto che sa piu cose di un laureato che studia spesso a pappa quello che deve poi ripetere ad un esame. Io penso che un metodo che andava bene in passato non è detto che adesso debba andare ancora bene. la vita è cambiata molto, prima le mamme stavano a casa, avevano 7 figli ecc… adesso i nostri ritmi sono totalmente diversi e di conseguenza anche quelli dei nostri figli. Alle 21 di sera per me è del tutto inutile fare ancora le espressioni algebriche (per dirne una) perchè come ho constatato con mio figlio… a quell’ora il risultato non gli torna mai. Il tempo ridotto e il tempo pieno hanno lo stesso programma scolastico delle materie da seguire quindi se ci riescono in tempo ridotto e con meno compiti acasa, come è possibile che il tempo pieno non riesca ad allinearsi??? Strano vero??? E poi viene fuori da un sondaggio mondiale che il popolo italiano è tra quelli meno acculturati e “somari” del mondo!!

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