Disostruzione pediatrica: i cinque colpi che salvano il bambino

Manovra di disostruzione

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Un bambino alla settimana in Italia perde la vita per ostruzione delle vie aeree.
Non vi voglio spaventare o allarmare. Ma questi sono, purtroppo, dei dati veri.
Parliamo di disostruzione pediatrica. Lo so che questo è un tema che abbiamo affrontato tante volte. Ma lo faremo anche oggi e chissà quante volte ancora. Perché mai come in questo caso “repetita iuvant”.
Il pretesto per parlare di questo argomento importante ce lo dà Federica Panicucci che, nel suo salotto di Mattino Cinque, ha ospitato Marco Squicciarini, medico specialista nelle manovre di disostruzione.
Ma quali sono i bambini più a rischio?
Quelli che hanno un’età compresa tra i due e i quattro/cinque anni.

Spesso, però, ha detto il medico, non è tanto l’oggetto in sé a provocare la morte o danni gravi al bambino, quanto il non saper fare la cosa giusta.
Ecco quali sono le linee guida internazionali.
Quando ci si accorge che il bambino non sta respirando, che è diventato scuro in volto, lo dobbiamo invitare a tossire (nel frattempo qualcun altro deve chiamare il 118).
Poi dobbiamo prendere il bambino per la mandibola, posizionarlo a testa in giù sul ginocchio e dargli cinque colpi ben assestati tra le due scapole verso l’esterno.

Subito dopo dobbiamo praticare la manovra di Heimlich (valida anche per gli adulti). In pratica si fa una compressione addominale a livello dell’epigastrio, in direzione del diaframma. La compressione provoca l’aumento brusco della pressione sottodiaframmatica che si propaga al torace e produce una spinta verso le vie aeree superiori.
Per i bambini questa manovra è consigliata però solo sopra l’anno di età.

La manovra di Heimlich, va alternata ai cinque colpi, fino a quando il corpo estraneo non è fuori e il bambino respira nuovamente bene.

I lattanti, ossia i bimbi fino a 12 mesi, invece, vanno trattati diversamente. Il bambino va preso sempre per la mandibola, ma lo si tiene sul braccio con il viso rivolto verso il pavimento e si applicano, anche in questo caso, i cinque colpi ben assestati. Poi lo si gira e si effettuano cinque compressioni al centro del torace.
Le due manovre, anche, in questo caso vanno alternate.

Le immagini vi mostrano in sequenza le cose da fare, ma vi invito caldamente a guardare anche il video, molto più esplicativo.

Ovviamente vi auguro di non aver mai bisogno di mettere in pratica questi insegnamenti. Ma è bene sapere cosa si deve fare.

20 risposte a “Disostruzione pediatrica: i cinque colpi che salvano il bambino

  1. L’essere umano e’ stato fatto dalla natura per la lotta e la fuga con reazioni biologici dentro il proprio corpo come aumento della forza attraverso la produzione e rilascio di adrenalina.
    Nel caso del corpo estraneo la bestia da combattere non e’ una tigre ma una caramella.
    Il metodo di combattamento si puo imparare come i nostri antenati attraverso l’addestramento.
    La disostruzione da corpo estraneo dovrebbe fare parte di ogni corso pre-parto tipo patente di guida x i genitori. La societa italiana di medicina d’urgenza e emergenza pediatrica offre oltre corsi locali ogni anno un evento nazionale in tante citta il secondo fine settimana di ottobre x genitori.
    Poi l’American Academy of Pediatrics offre un corso x genitori, insegnanti con altri rimedi x emergenza e urgenza nei bambini. Importante participare a un corso. Come scritto da altri contribuenti prima la offerta e’ vasta. Bisogna imparare in tranquilita’ per avere i riflessi pronti in caso di necessita’.

  2. Buongiorno a tutti.

    Esistono corsi che si svolgono in tutta Italia, nati proprio da una iniziativa del Dott. Squicciarini.
    Ci sono sia quelli gratuiti, che quelli a pagamento.
    Se avete bisogno di ulteriori informazioni potete tranquillamente scrivere quì sotto il vostro indirizzo mail, sarà mia cura contattarVi al più presto.

  3. Questi video in televisione ci hanno salvato la vita di nostra figlia…
    in realtà il video in tv l’ho visto solo io,e la cosa mi ha così toccato che al ritorno di mio marito dal lavoro ne abbiamo parlato. Dopo aver raccontato tutto addirittura abbiamo preso le bambine(6 e 3 anni) e abbiamo fatto le prove…non ci crederete ma ci è capitato quello che nessun genitore vorrebbe vivere.Circa una settimana dopo ci siamo recati in un paese vicino al nostro(noi siamo di Matera ed è accaduto a Ginosa)per l’innaugurazione di un negozio…la ragazza offre una caramella,di quelle dure all’arancia,alla nostra bimba di 3 anni.Dopo solo qualche secondo ho visto la bambina che non respirava immediatamente ho provato a farle la manovra ma non riuscivo ad aiutarla sono andata nel panico..urlavo a tutti di chiamare il 118 ma erano tutti pietrificati,la bambina era diventata livida..mio marito ha preso in mano la situazione e ripetendo quanto provato qualche giorno prima è riuscito a far espellere la caramella come un missile..GRAZIE A DIO mia figlia è sana e salva….Grazie a chi pensa di poterci aiutare con questi video…grazie ancora!!!

  4. Carabinieri al posto del 118. Bambino che non respira soccorso e salvato
    Spesso, ingiustamente, si accusano i carabinieri di non essere presenti in caso di necessità. In realtà la storia che raccontiamo, dimostra il contrario. L’altro giorno, in via Carmagnola a Pinerolo, la pattuglia dei carabinieri di Pinerolo, sono fermi al distributore di benzina per il rifornimento di carburante al mezzo di servizio. All’improvviso, dal portoncino del condominio di fronte, esce un uomo M. V. con un bambino di due anni in braccio che urla. “Aiuto mio figlio non respira più.” Dietro all’uomo la moglie, tutti e due sconvolti. “La testa del piccolino era sorretta dal braccio del papà – racconta il nostro testimone – il volto era bianco e in effetti non respirava. Ho visto i due carabinieri che gli sono subito corsi incontro e hanno portato i due genitori con il bambino dentro l’ auto di servizio e, senza pensarci due volte, hanno invertito la marcia e con i sistemi d’emergenza accesi sono andati via verso l’ospedale. In ospedale il bambino viene subito rianimato e per i genitori un grande sospiro di sollievo. Nella foto (repertorio) i carabinieri di fronte all’ospedale Agnelli di Pinerolo.

    Dario Mongiello
    direttore@vocepinerolese.it

  5. Io e mio marito (terrorizzati dall’idea) abbiamo seguito il corso della Croce Rossa sulla disostruzione delle vie aeree in età pediatrica. Lo consiglio vivamente a tutti! Dura un paio d’ore e lo organizzano in tutte le città! Speriamo non serva mai, ma meglio essere preparati!

  6. Forse dovrei essere un po’ piu’ ansioasa perche’ Fede da quando e’ in grado di masticarle mangia caramelle morbide e dure (una ogni tanto ovviamente) piuttosto che vietargliele ho preferito insegnarli a masticarle subito spezzettandole cosi’ da evitare rischi.
    Ricordo che quando ero piccola circa 4 anni mi stavo strozzando con un pezzo di pane, mia mamma era nel panico per fortuna mio nonno mi pratico’ la manovra facendomi sputare il boccone…spero di non trovarmi mai in questa situazione ma se dovesse succedere di non comportarmi come mia mamma, ma di mantenere il sangue freddo…

  7. CONTROLLO SPESSO CHE TRA I GIOCHI DI MIO FIGLIO NON CI SIA NESSUNA PARTE STACCATA E CHE POSSA ESSERE INGERITA PERO’ HO UNA PAURA TREMENDA CHE POSSA ACCADERE ANCHE PERCHE’ MI FAREI PRENDERE DAL PANICO GIA’ LO SO…………..

  8. mamma mia proprio le cose che piacciono di più a jacopo!
    che dio mi aiuti se mai dovesse capitare, in ogni caso grazie maria per avercelo spiegato cosi bene MAI mollare la presa con i bambini come dice mia mamma!

  9. ok…..capitasse a me muoio dietro a lui!!!!!! Non credevo che le carammelle gommose fossero pericolose come quelle dure……spero che non mi capiti mai xkè non credo di avere i nervi saldi quando si tratta del mio “barattoloso” alla nutella! ansia !

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