Mille palloncini bianchi per l’ultimo saluto

“I bambini non hanno bisogno di preghiere per il Paradiso. Non si può pregare per una bimba di 18 mesi, perché lei è già lì. Le preghiere servono soprattutto per noi e per i suoi familiari”.
Così, con queste parole, il parroco di Bottegone, ha salutato la bara della piccola Alessia, la bimba investita dell’auto del papà mentre faceva retromarcia.
Un Suv troppo alto, troppo grande per riuscire a scorgere la bimba che era dietro.
Una disgrazia, una tragedia che potrebbe capitare a chiunque e che ha toccato le corde del cuore di tutti.
Non posso neppure lontanamente immaginare il dolore di quei due genitori.
Non ci sono parole di conforto. Mi auguro  solo che il tempo possa lenire le loro sofferenze.

30 risposte a “Mille palloncini bianchi per l’ultimo saluto

  1. Questo argomento me ne ricorda un altro tristissimo: quello dei bimbi dimenticati in macchina per distrazione. Ogni volta ascolto con la morte nel cuore le notizie al telegiornale di un papà o una mamma che si dimenticano il bimbo in macchina andando al lavoro. Non so come possa succedere, è bestiale una cosa del genere; non giudico nessuno, ma penso che se una cosa del genere succedesse a me mi butterei giù dal balcone.

  2. @sonia: sarà una fase, l’importante è restare ferme. se Luca fa i capricci lo ignoro. anche lui l’altra sera non voleva mangiare ma giocare. dopo tante chiamate, ho detto”va bene luca non mangiare, la tua parte la mangeremo noi” e suo papà “mamma, invece di vuotare tutto nel mio piatto userò quello di Luca”… morale è corso a mangiare x fermare il suo papà!!!

  3. @Silviafede, sono stra felice che il bambino migliori. Vedrai che anche l’epilogo di questa storia sarà dei migliori. Le mie preghiere ci saranno sempre. Da quando mi hanno scoperto il cancro prego sempre per chi è nella mia stessa condizione. I miei pernsieri saranno anche per questa mamma-roccia. Ma tu stalle vicino. A volte anche le rocce cedono.

  4. A parte Fede ed il suo amichetto (erano i tre moschettieri sempre insieme) che lo hanno praticamente soffocato dagli abbracci anche il resto della classe e le maestre lo hanno festeggiato…lui guardava tutti con aria stupita come per dire cosa ho fatto di cosi’ importante per meritarmi tutto questo?
    Hai ragione Mariai bambini sono fortissimi e lui lo ha dimostrato…quando vi ricordate ancora una preghierina per lui e soprattutto per la sua mamma che e’ una vera roccia, ma ogni tanto e’ stanca…e invece non deve mollare proprio ora!

  5. @silvia: dai! sai che era tanto che volevo chiedertelo mai poi quando ci vediamo o sentiamo abbiamo mille cose che finisce sempre che mi scordo!
    questa e’ una bellissima notizie che mi risolleva una giornataccia!
    menomale.
    speriamo ora che il prossimo ciclo finisca l’opera. tienici aggiornate!

  6. Ciocco
    la stessa cosa per noi, Luca ci riprende se non camminiamo sul marciapiede e quando si cammina lui sta sempre dalla parte interna ma questo non vuol dire nulla perchè il mese scorso per salutare il papà, da solo si è preso la sedia sporgendosi dalla finestra dopo averla aperta!!!
    e per finire, ieri ho dato la prima sculacciata, facendomi pure male perchè ho sbattuto nella sedia…
    adesso si è convinto, sostiene, che non devo decidere io su quello che lui può fare o meno
    Luca la cena è pronta vieni?! passano i minuti aumentano le chiamate e lui non arriva inizio a perdere la pazienza una volta, due, infinite, si arriva ai capricci, alle braccia chiuse, al broncio e per finire tu: mamma hai capito che non mi devi comandare, si o no!!!
    ho sbagliato forse, chissà ma è andata così

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