Bocciati e rimandati, che fare?

Punire o consolare i figli che non hanno superato l’anno scolastico?
Bella domanda vero?
Ho visto famiglie litigare aspramente per questo motivo perché un genitore voleva punire il malcapitato e l’altro invece voleva coccolarlo. Mai come in questo caso, invece, mamma e papà devono seguire una unica linea.
Sì, ma quale?

Lo spiega Claudio Tonzar, docente di psicologia scolastica all’Università di Urbino che stila un piccolo vademecum per mamme e papà ‘delusi’.
“Ovviamente non ci sono ricette facili e uguali per tutti – spiega il professore- Ma alcuni punti fermi sì”. “I ragazzi vanno sostenuti psicologicamente. Ma anche puniti, se necessario, in modo costruttivo: inutile costringerli a tre mesi solo sui libri. Utile, invece, togliere Internet e telefonino per sottolineare la gravità della bocciatura”.

Ovviamente ogni esperienza è diversa. “Ci sono casi, ad esempio, di ‘bocciature inspiegabili’, di ragazzi dotati – continua Tonzar – che si trovano, soprattutto nel passaggio a scuole di grado superiore, in difficoltà per la prima volta. Questo accade il più delle volte perché lo studente non ha consapevolezza del proprio metodo di studio. Negli anni ha sopperito con le sue capacità alla mancanza di metodo per poi pagarne il prezzo. E in questo caso serve un aiuto per imparare a studiare”.
Ma il problema può essere anche legato ad un errore nell’orientamento scolastico, nel passaggio alle scuole superiori.

E allora che fare?

Il primo punto è capire insieme cosa è successo – continua l’esperto – analizzando gli elementi che hanno portato alla bocciatura. In quest’ottica è utile parlare con gli insegnanti approfonditamente evitando, però, l’atteggiamento di chi cerca il capro espiatorio. Quando i genitori hanno la capacità di spiegare ai ragazzi ciò che è avvenuto considerando più le dimensioni interne (capacità, impegno, competitività) invece che esterne (richieste eccessive da parti degli insegnanti), sono di maggiore aiuto”.

Il passo successivo è “studiare insieme una strategia per affrontare la situazione. Ma è meglio farlo un paio di settimane dopo la pagella. Il ragazzo, infatti, deve avere il tempo di metabolizzare il ‘colpo’ emotivo e pensare”.
In ogni caso l’arrabbiatura di mamma e papà per l’insuccesso “è sana”. Anche se si deve evitare “che il giudizio espresso si concentri sulla persona. Il giudizio, netto e duro, deve limitarsi ai comportamenti (ad esempio: non ti sei impegnato abbastanza) e non sulla persona (sei fannullone). Solo in questo modo è possibile indurre l’idea che cambiare è possibile: il comportamento può essere infatti migliorato, mentre se ci si sente ‘sbagliati’ è più difficile pensare di farcela”.

Ma in ogni caso la bocciatura non va negata.
Una punizione – precisa Tonzar- è utile soprattutto nei casi in cui il ragazzo sembra non dare importanza all’accaduto. Ma esagerare, con un rimprovero continuo, può essere controproducente”. Più utile, nei ragazzi particolarmente ‘menefreghisti’ “un’esperienza lavorativa, ad esempio. O lo stop a internet, tablet e cellulari, “soprattutto se c’è un eccessivo attaccamento a questi strumenti”.

Infine uno dei problemi che i genitori devono affrontare di fronte ad una bocciatura, è quello di decidere se far cambiare strada al figlio o se fargli affrontare le sue difficoltà.

Una valutazione che dipende dalla psicologia del ragazzo.
“Se si tratta di una persona che tende a sfuggire alle responsabilità può essere utile che torni ad affrontare il problema”. Se invece il problema è di un errore di orientamento tornare sui propri passi è un’opzione da valutare, chiedendo aiuto ai servizi di orientamento scolastico. “Purtroppo – conclude Tonzar – non tutte le Regioni hanno servizi adeguati”.

In bocca al lupo a tutti i genitori che si trovano ad affrontare questa amara esperienza e soprattutto ai loro figli!

10 risposte a “Bocciati e rimandati, che fare?

  1. la scuola è il posto dove si vivono le umiliazioni che poi non si scordano. se hai problemi i professori se ne strafregano. sono capitata in una classe di bullie ne ho prese tante. sono capitata in una classe di 14 biocciati su 16 e i professori manco spiegavano perchè tanto erano tutte cose già fatte. Maledetti, maledetti siano

  2. Io sono stata fortunata con i professori; erano gente in gamba che se vedevano che non andavi bene nelle loro materie (latino e matematica, nel mio caso) nonostante l’impego che ci mettevi (e non per pigrizia, ma per mancanza di basi) cmq aiutavano in qualche modo, magari abbassavano un voto più alto per alzare quelli quasi al 6.

    Quando ero piccola, la scuola dell’obbligo era fino alla 3 media. Fatta quella i miei dissero che se volevo continuare potevo scegliere le superiori che volevo. Ma misero le cose in chiaro: alla prima bocciatura, andavo a lavorare. Al primo rimando a settembre, andavo a lavorare senza nemmeno provare gli esami di riparazione. Mi ci sono impegnata a studiare.

    Il liceo l’ho finito con voti nell’aurea via di mezzo, anche se la maturità ha fatto pena; l’università invece con un bellissimo voto!

  3. @silviafede/siria: a me è capitato con il prof di diritto ed economia. sono stata rimandata in economia a settembre sia in terza che quarta superiore. mi è capitato una volta di aver fatto un’interrogazione bella, come la mia compagna a cui ha dato 8, a me invece ha dato un 6-…
    mi ha poi fatto passare la voglia di andare all’università!!! e una volta che l’ho incontrato sul treno mentre tornavo dal lavoro da Milano e stavo leggendo GUERRA E PACE, grazie al suo commento non sono più riuscita a leggerlo, continuavo a rileggere le stesse frasi senza farmele entrare in testa. non l’ho più letto!! 🙁 forse è stata solo colpa mia che mi sono fatta suggestionare e mandare in crisi da lui ancora una volta

  4. @Siria: mio marito ha vissuto la tua stessa esperienza, la prof. di matematica in primo superiore l’aveva preso di mira (chissa’ perche’) l’ha rimandato in matematica e fisica con 5 e bocciato a settembre con 4 , dopo un’estate di ripetizioni. L’anno dopo, su consiglio di altri prof. , i genitori gli hanno camiato sezione e si e’ diplomato con il massimo dei voti! Non credo che questa situazione sia cosi’ frequente e che valga per tutte le bocciature pero’ hai ragione ci sono anche questi casi….

  5. io ricordo la bocciatura. E chissà perché mi laureai con ottimi voti dopo. Avevo problemi con i professori. Ma questo nessuno lo considera mai. I professori sono perfetti, bravi, ottimi insegnanti e non hanno antipatie. Si certo. Infatti chissà perchè cambiata la sezione avevo ottimi voti.

  6. Non c’e’ niente di piu’ di deleterio per un giovane della scuola pubblica e parassita Italiana, una vera culla per raccomandati e immeritevoli……

  7. ci sono purtroppo genitori che difendono i figli e li rovinano. sono a conoscenza di ragazza molto intelligente, ma che vive per le amiche. anche mamma e nonna sono preoccupate che abbia amici e amiche intorno… hanno vinto le amiche.. sarà bocciata… ma c’è la scusa pronta: ha avuto momenti di panico, ha preso qualche antibiotico, … quindi BOCCIATA SCUSATA!
    Povera gioventù!

  8. Bisogna ragionare, e far ragionare i figli, insegnarli che devono rispondere delle loro azioni e delle loro mancanze. Chi si limita solo a castigare, del ruolo di genitore ha capito ben poco…

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