Bimbi e mal d’auto, che fare?

Il viaggio per molti bambini è un piacere, per alcuni, invece, è un vero un incubo.
Per chi soffre di mal d’auto (o mal di viaggio), infatti, partire equivale a soffrire: malessere generale, sudorazione fredda, pallore, sonnolenza, mal di testa, nausea e vomito sono i sintomi più comuni.
Un male insidioso che colpisce un bambino su dieci e che può seriamente compromettere l’esito della vacanza.
Tutto questo in una parola si chiama “cinetosi o chinetosi”.
Ma si può fare qualcosa per aiutare questi piccoli?

La Società Italiana di Infettivologia Pediatrica ha realizzato un vademecum, pochi e semplici consigli utili per prevenire, ridurre o evitare l’insorgere di questo disturbo.

Eccoli:

1) far viaggiare il bambino sull’apposito seggiolino, in modo che veda davanti a sé.

2) evitare che si muova per la macchina: oltre a correre il rischio di traumi in caso di incidente, peggiorerebbe i sintomi.

2) se il bambino ha un’età che lo consente, è bene farlo sedere sul sedile anteriore;

3) sistemarlo il più vicino possibile al baricentro e alla zona più stabile del veicolo, oppure nella zona centrale della nave, sui sedili anteriori dell’auto, in corrispondenza dell’ala dell’aereo;

4) se è in grado di seguire i consigli, invitarlo a non guardare nel finestrino laterale ma davanti a sé, e a guardare il paesaggio mantenendo lo sguardo a circa 45° al di sopra dell’orizzonte, evitando di fissare i punti in movimento o le onde, qualora si viaggi in nave;

5) evitare che usi videogiochi o che legga e invitarlo a rendere minimi i movimenti di testa e corpo;

6) evitare i giocattoli, ma preferire l’ascolto di musica.

7) far dormire il bambino: anche il sonno rende molto meno fastidioso il problema;

8 ) non costringere il bambino a lunghi periodi di digiuno, allo scopo di ridurre il numero delle
soste; se sono almeno 3 ore che non mangia fargli assumere un piccolo spuntino prima del viaggio e durante il viaggio offrirgli pasti piccoli e frequenti a base di grissini, pane e cracker, evitando le bevande; offrirgli alimenti solidi, facilmente digeribili, evitando grassi, fritti, bevande gassate, succhi di frutta e frutta acida (arance, limoni, ananas);

9) evitare fattori nocivi come il fumo, l’aria viziata, l’affollamento e il caldo delle sale comuni e assicurarsi che nell’ambiente vi sia un continuo ricambio dell’aria.

10) il finestrino semiaperto nell’auto o in treno, una passeggiata sul ponte della nave, l’apertura delle bocchette di areazione in aereo consentono al bambino di ricevere aria fresca, con attenuazione dei sintomi;

11) viaggiare di notte è preferibile rispetto al giorno perché sono minori gli stimoli visivi che
possono causare e accentuare la cinetosi.

Ma perché il 10% dei bambini soffre di mal d’auto?La causa va ricercata in una ipersensibilità del sistema vestibolare, organo deputato al mantenimento dell’equilibrio, e i disturbi possono essere accentuati da stimoli olfattivi e visivi.

“La cinetosi o malattia da movimento – spiega la Professoressa Esposito Direttore della Clinica Pediatrica 1 presso l’IRCCS Ospedale Maggiore Policlinico, Università degli Studi di Milano – è una condizione molto frequente nei bambini, che inizia a manifestarsi intorno ai 2-3 anni con i primi viaggi, soprattutto in automobile; spesso è di origine ereditaria, ma non deve causare un allarme eccessivo, poiché basta qualche semplice accorgimento per limitarne gli effetti e, con il passare del tempo, tende ad attenuarsi e a scomparire dopo l’adolescenza“.

11 risposte a “Bimbi e mal d’auto, che fare?

  1. ciao cettina, ben arrivata. mi dispiace x il malessere da viaggio, ma sono contenta che sei arrivata a bergamo x abbracciare i tuoi nipotini

  2. Buongiorno a tutte da Bergamo, finalmente sono arrivata……..la traversata in nave è stata bruttissima con mare mosso e io sono stata malissimo……. in compenso le mie piccole non hanno risentito niente e hanno giocato tranquillamente. Ve lo avevo detto che non mi sarei dimenticata di voi, i miei nipotini sono uno spettacolo e visto che spesso ci siamo visti con le video chiamate mi hanno riconosciuto subito. Adesso vi lascio che vado a disfare le valigie. Vi saluto tutte vi Auguro una Buona settimana e un Abbraccio a Tutte da Cettina

  3. Io da piccola soffrivo moltissimo il mal d’auto, ma solo quando guidava mio padre (non è che guidasse benissimo eh). In più quando stavo male mi parlava in continuazione. Poverino, cercava di distrarmi, ma io stavo peggio.
    Ora ho 3 figli, nessuno soffre, per fortuna (tranne il gatto)…..

  4. Io ne ho 34 di anni e non è andato via… ne soffre mia madre e le mie sorelle ma io sono ridotta male… è diventato un limite.. devo sempre sedermi davanti non posso girare la testa per guardare mia figlia sul seggiolino.. una tragendia a stomaco pieno dopo una cena treno aereo auto traghetti… mentre in crociere anche con mare mosso non ho accusato il problema … non so che dire… proverò anch’io i braccialetti… ah dimenticavo, il mio barboncino ne soffre anche lui :((

  5. io, a 57 anni, ho sempre problemi di questo tipo e prima di ogni viaggio, prendo una pillola di valontan. Senza questa sto male per 3 giorni consecutivi.

  6. maria io ancor oggi soffro di mal d’auto. soffrivo e soffro se mi trovo in strade con tornanti e in pulman mi dovevo mettere sempre davanti altrim son guai. quando vado in auto verso genova mi aiuto con i braccialettini (lo scorso anno visto il viaggio lungo li ho presi anche x luca non si sa mai che abbia preso dalla mamma), ma la cosa buffa è che facendo la stessa strada con la moto non avevo problemi 🙂
    non ti dico che fastidio e disagio…

  7. Mia sorella a 28 anni soffre ancora l’auto, il primo anno di lavoro faceva addirittura fatica ad usare la metropolitana.

    Ha sempre sofferto di treno, aereo, traghetto, auto,…..

    Da piccina però non potevamo girare nemmeno in paese bastava superare 1 km per vederla stile idrante, dopo vari tentativi e farmaci mia mamma ha optato per dei braccialettini, hanno una specie di piccolo bottone e si mettono al polso, il “bottone” premendo una certa zona del polso blocca la nausea. Sono senza farmaci e, per quanto riguarda lei, hanno da sempre e subito funzionato, a dispetto dei farmaci che le mettevano sonnolenza e quando si svegliava era “incontrollabile”.

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