Sconti sui prodotti prima infanzia, sarà vero?

Arrivano gli sconti sui prodotti per la prima infanzia: lo ha reso noto Lorenzo Guerini, sindaco di Lodi e rappresentante dell’Anci (Associazione Nazionale Comuni Italiani), intervenendo al convegno sulla famiglia in corso a Roma.
“Abbiamo fatto un accordo con il ministro Andrea Riccardi -ha spiegato Guerini- e ora è in dirittura d’arrivo il provvedimento, che prevede una riduzione del 30% dei costi dei prodotti attraverso la rete delle farmacie comunali, che sono 1.500 in tutta Italia”. 

Una scelta, ha sottolineato l’esponente dell’associazione dei Comuni, “rivolta soprattutto alle giovani famiglie”, per alleggerire i costi legati alla nascita di un figlio.
Mi chiedo: sarà vero?
Chissà!

Vorrei solo ricordare che, ad esempio, in Italia il latte artificiale ha prezzi ben superiori alla media europea. Quindi il 30% in meno porterebbe questi prodotti a prezzi semplicemente “accettabili”.

 

5 risposte a “Sconti sui prodotti prima infanzia, sarà vero?

  1. Sono d’accordo con Ciocco73, dovrebbero dar la possibilità di detrarre il costo , anche se non totale ,almeno il 50% dei costi… fino ad un tetto .
    Io lavoro in un sito (pelusciamo.com) che vende abbigliamento ed accessori prima infanzia e neonato.. sinceramente vedendo il periodo abbiamo cercato almeno in questo settore di andare incontro alle famiglie abbattendo per quanto ci è stato possibile i costi.
    Andate nella sezione abbigliamento e accessori melamina … e date un occhiata ai prezzi …
    Buona giornata
    Chrstian

  2. Sono padre di tre bambini e ho vissuto in germania per 8 anni, poi ho avuto la malagurata idea di rientrare in italia,è stata una delusione totale la si che gli aiuti alle famiglie sono veramente concreti oltre l’assegno mensile per ogni singolo figlio che è circa il 40 per cento più alto che in italia,vengono erogati mensilmente per ogni singolo bambino 300 euro per il primo anno 250 per il secondo 150 per il terzo per non parlare dei prodotti per l’infanzia che costano la metà che da noi,prendiamo esempio dai primi della classe.

  3. per aiutare veramente le “giovani” famiglie (ma le altre sono di serie B?) bisognerebbe che i costi di latte artificiale, pannolini, omogenizzato e quant’altro fossero INTERAMENTE detraibili dalla dichiarazione dei redditi. solo così si aiuta veram chi ha figli…

  4. Non ho dati certi, mi baso quindi sulle mie sensazioni. Mi sembra che i prezzi delle farmacie abbiano già un certo ricarico. Bisogna vedere a quanto arriverà il prezzo, poi magari scopriamo che il 30% è come per i saldi “articoli fino al 30% di sconto”. Poi entri dentro e trovi solo un paio di cose con quello sconto. Mah

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