Gravidanza, dalla tinta ai capelli, all’aumento di peso: ecco quello che bisogna sapere

La gravidanza biologica “non è cambiata di una virgola negli ultimi due milioni di anni, ma gli aspetti culturali di concepimento, gravidanza e parto si modificano di giorno in giorno. Insomma, ad essere cambiate oggi sono le donne”.
Che ne pensate di questa frase? A me è piaciuta tantissimo.
In fondo non c’è nulla di più naturale e antico della nascita.
A pronunciarla è stata Enrico Semprini, specialista in Ginecologia e ostetricia, ricercatore all’Università’ di Milano e all’University College di Londra.

“Quando vedo una ventenne in attesa, quasi mi fa tenerezza: in Italia 6 mamme su 10 hanno il primo figlio dolo i 30 anni”, ha aggiunto Semprini, che sui nove mesi più importanti per una donna ha scritto anche un libro: ‘La nuova gravidanza’ (che però non ho ancora letto, Sigh!)

L’esperto sfata una serie di miti, come il divieto di tingersi i capelli, “che porta molte donne in sala parto con l’imbarazzo di 10 cm di ricrescita”. O le mamme globe-trotter, costrette a restare ferme, o a partire temendo le insidie di patogeni misteriosi.

“C’è ancora chi raccomanda di non guidare l’auto oltre una certa settimana di gravidanza, come quando non c’era il servosterzo e il servofreno e stare al volante comportava uno sforzo fisico considerevole. Forse potremmo iniziare ad avere una visione più rassicurante di quello che una gestante oggi può fare: nel mio modo di vedere – assicura – praticamente tutto”.

A partire dal lato ‘estetico’.
“L’abitudine a seguire gravidanze veramente difficili – confida il ginecologo, che ha seguito 15 mila mamme – mi porta ad avere una visione molto serena di quelle a decorso normale. Quante inutili raccomandazioni negative alle povere mamme: non si possono tingere i capelli, non possono bere un goccio di vino o di birra, non possono mangiare il tonno o il pesce spada più di due volte alla settimana”. E ancora: “Non possono correre, né andare in bicicletta o in motorino. Tutte le mamme che ho seguito hanno sempre avuto più cautele del necessario, eppure sono state ricoperte, per non dire subissate, di consigli di ogni tipo su come proteggere il loro concepito, quasi che non lo sapessero fare da sole. Tutte le raccomandazioni poi, sono solo nei confronti del bambino che dovrà nascere: nessuno pensa alla donna, alla fatica che affronta per portare a termine la gravidanza e ai rischi a cui si espone per mettere al mondo suo figlio. Ancora oggi, in Italia, sono pochi i casi di code facilitate per le donne in attesa al supermercato o negli
uffici pubblici, mentre le stesse donne devono interrompere per legge la loro attività lavorativa due mesi prima del parto per fare non si sa bene che cosa”.

Diversa l’idea di Semprini. “Non trasformiamo le donne in incubatrici, ma informiamole senza trasmettere inutili paure: non ho mai visto un bimbo danneggiato dalla tinta per capelli. Magari possiamo consigliare di fare la tinta dopo il primo trimestre, e optare per prodotti privi di una serie di componenti”.
Anche mettere a stecchetto una futura mamma normopeso “è sbagliato. L’appetito, in gravidanza, è formidabile: in assenza di diabete materno o problemi di peso va rispettato, e la gestante che soffre nel vedere il progressivo deformarsi del suo corpo deve essere rassicurata che questo peso in più se ne andrà spontaneamente e che la bellezza di una donna incinta segue canoni estetici differenti. Non ho una bilancia pesapersone nel mio studio – assicura – Non farei il ginecologo se non dovessi fidarmi del peso che le miei pazienti mi riferiscono”.

Oltretutto il controllo del peso “ha un aspetto molto invasivo, che non voglio imporre. E oggi quanti chili la donna accumula ha in fondo poca importanza. La questione dei 12 chili nei nove mesi è frutto di una stima che, in effetti, non ha basi scientifiche. Tutto questo per molte mie pazienti è nuovo, le fa sentire meglio e restituisce loro spontaneità”.

Che ne pensate?

Dei falsi miti da sfatare in gravidanza ne avevamo parlato anche tempo fa, elencando un’altra serie di cose che le donne in attesa possono tranquillamente fare senza problemi: dal viaggio in aereo, al mangiare tonno e sushi.

Ma questa del peso, sinceramente, mi giunge nuova.

Il mio ginecologo sia quando ero in attesa del primo che del secondo bambino ha controllato il mio peso per tutto il periodo. Il suo consiglio è stato quello di non superare i 9-12 chili.
Anche perché questi si smaltiscono facilmente dopo il parto. Quelli in eccesso… è più dura!

Sul lato estetico… Io non ho mai fatto la tinta, ma una mia cara amica in gravidanza si è tinta i capelli di blu. Ha usato, ovviamente, i prodotti adatti. Il bimbo è nato e sta benissimo.
E lei? … Il blu le dona! 🙂

 

14 risposte a “Gravidanza, dalla tinta ai capelli, all’aumento di peso: ecco quello che bisogna sapere

  1. @laura: se vai in erboristeria esistono delle tinte senza ammoniaca del tutto naturali, io ho utilizzato quelle durante la gravidanza, durano un po’ meno pero’ ti eviti l’effetto ricrescita…

  2. la serenità quando si è incinta è la cosa migliore, io nn sono sovrappeso ma già la gine si è raccomandata di nn esagerare xkè poi il difficile è togliere il di + quindi x lei dovrei pesarmi spesso x nn perdere di vista i kili ke potrei prendere… io ho cominciato a pesarmi ma poi mi sono detta, stò bene, nn sono grassa, se si vede il pancino poi è la cosa + bella in gravidanza, nn devo mica sfilare… poi penserò a mettermi a stecchetto, se servirà. x le tinte sono un po’ in crisi, dovrei farla xkè sono 3 mesi ke salto ma nn so… l’alchool so ke i superalcolici sonno quelli out ma x il vino e la birra moderatamente sono consentiti, evito carne cruda e salumi ma la mortadella e il cotto sono consentiti x la toxo… i salumi però cotti si possono mangiare, tipo sulla pizza o nella pasta x esempio… e poi lavare bene frutta e verdura… ma sono accortezze ke nn danno ansie particolari… forse la tinta è quella che mi dà + da pensare… uffi …

  3. E’ il mio ginecologo, è una persona meravigliosa prima di un essere un bravissimo medico, e questo è per me fondamentale.
    Mi aveva detto: “Non dire a nessuno che sei incinta, fino a che non se ne accorgono da soli… se non non puoi più fare niente…..”
    Certo non è che ti dice di ubriacarti, ma un bicchiere di vino a pasto che male può fare? Ne di ingrassare 100 kg, ma un piatto di pasta in più cosa ti può fare, se ti senti meglio? Come in tutte le cose ci vuole il buon senso e un minimo di regola personale pensando che c’è un esserino dentro di te.
    Parli con lui 3 minuti e ti toglie tutte le ansie.

  4. Ma dite seriamente??????? Quindi invitate le mamme a bere alcolici????????Birra vino. Ma siete matti o cos’altro??????? Dico che avete un po di ignoranza in merito visto che numerose ricerche hanno dimostrato, cari i miei dottorini, che l’alcool procura dei danni celebrali al nascituro, somministrato anche in piccole quantità, provocando, dopo l’assunzione, l’immediata circolazione direttamente nella placenta. Sarei grato se qualcuno pubblicasse questo post anche per evitare spiacevoli disagi. A me non piace che il bimbo in grembo abbia alcol che gli giri intorno provocando danni irreparabili al cervello. GUARDATE CHE E’ TUTTO VERO. E poi non peso che l’alcol sia cosi indispensabile per l’essere umano visto che è una bevanda della società ben in vista.

  5. Grande questo ginecologo se dovessi fare il terzo figlio verrei da lei….ho vissuto l’aumento di peso e altre mille scemenze come un incubo

  6. Anche io ho seguito alcune accortezze relative alla carne cruda e quindi anche ad alcuni affettati e non ho bevuto alcolici ne’ caffe’. So che alcol in piccolissime quantita’ e un caffe’ non provocano danni, ma visto che non sono un’amante di queste bevande non la considero nemmeno una rinuncia, per la tinta l’ho sempre fatta usando prodotti specifici per la gravidanza senza ammoniaca e altre sostanze. Per il resto 0 rinunce, ho avuto una gravidanza tranquilla quindi ho guidato fino al giorno prima del parto, ho fatto sport, nuoto e lunghissime passeggiate, ho preso l’ultimo aereo alla fine del settimo mese di gravidanza (volo Roma-Parma solo 50 minuti), ma al settimo mese ero stata a Parigi per un week end romantic0, insomma non l’ho davvero vissuta come una malattia, ma come uno stato bellissimo!

  7. grande questo ginecologo….mi piace davvero!!!
    beh….secondo me è con la seconda gravidanza ke capisci veramente quanto ha ragione….(io anche con la prima mi comportavo come sempre…senza esagerare)….
    con la prima: non andavo in bici….come non ci andavo nemmeno non incinta… xò ho guidato la macchina fino alla fine…. facevo la tinta….naturale…. xò non fumavo e per via della toxo non fatta non mangiavo certe cose….
    con la seconda gravidanza: sono andata in bicicletta con riky sul seggiolino….finchè la pancia non sbatteva sul seggiolino 🙂 ……… ho preso in braccio riky fino al giorno prima di partorire….. altro ke accortezze…..qnd un bambino già ce l’hai lo devi seguire come prima….a meno che non ci sia qualche vero problema!!!!!

  8. io prima di decidere di avere Luca ero bionda, poi quando sono andata dalla parrucchiera x il mio matrimonio (erano i primi di febbraio,visto che mi sono sposata a marzo) le ho chiesto di farmi tornare al mio colore naturale (castano), è stata una mia scelta, ma anche in previsione di una gravidanza, non mi andava di utilizzare tinte che avrebbero potuto mettere a rischio la salute di mio figlio. così come l’alcol (sia x vino che x altre bevande alcoliche). si sentono tante opinioni tutte discordanti che mandano in confusione, ma perchè mettere a rischio il proprio bimbo. io ho scelto di non rischiare e ho rinunciato a certe cose. non mi è pesato per nulla, nemmeno non mangiare salumi (e io ne vado pazza, soprattutto di salame), ho solo detto a mio marito “appena partorisco voglio un mega panino al salame!”, e vi assicuro che mangiare cotto e melone è veramente la cosa più schifosa mai provata.

  9. é tutto vero, nei nove mesi di gravidanza, si deve capire che non si è malate ma si è donne incinte, con la loro bellezza e i loro cambiamenti unici e irripetibili!
    poi, per tutto il resto, è necessario essere molto attente, a vivere la vita di sempre ma con più attenzioni.
    Sonia

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