Speriamo che non sia femmina…

“Sarà femmina? A Milano cinesi e indiane costrette all’aborto selettivo dai parenti”.
Questo il titolo di un articolo del Tgcom24 che per un attimo mi ha tolto il respiro e che mi ha fatto molto pensare.
Sapevo che quello dell’aborto selettivo in caso di femmina, fosse un fenomeno ricorrente in India e in Cina.
Ma mai avrei pensato che a Milano, nella civilissima metropoli lombarda, nella città del fashion, della moda, della finanza, succedesse la stessa cosa. E invece pare proprio di sì! Continua a leggere

Cosa fare nel weekend? Ecco qualche idea

Avete impegni per questo fine settimana?

Visto che il meteo ci darà ancora qualche altro giorno di tregua, che ne pensate di una bella gita fuori porta, magari in fattoria con i bimbi?

Un’occasione per stare all’aria aperta, a contatto con il verde, con la natura e con gli animali.

Sul Blog di Daniela, Fiori & Foglie, troverete mille appuntamenti  da non perdere, dal Nord al Sud.  Continua a leggere

Da lunedì in farmacia arriva la pillola dei 5 giorni dopo

In 39 Paesi (27 paesi Ue e poi Norvegia, Islanda, Liechtenstein, Serbia, Croazia, Bosnia, Djibouti, Gabon, Israele, Singapore, Sud Corea e Stati Uniti), è già utilizzata da tempo. In Italia, accompagnata da accese polemiche, la troveremo tra i banchi della farmacia solo da lunedì prossimo, 2 aprile 2012. Stiamo parlando della pillola dei cinque giorni dopo, la piccola pastiglia per la contraccezione d’emergenza.

Per ottenere il nuovo farmaco a base di ulipristal acetato occorre una ricetta medica non ripetibile. Inoltre prima della prescrizione il medico è tenuto a verificare l’assenza di una gravidanza preesistente attraverso l’esito negativo di un test a base di beta Hcg. Test che la donna può effettuare anche con un semplice stick sulle urine reperibile nelle farmacie e non obbligatoriamente del sangue. Continua a leggere

Schiaffi, un italiano su 4 ha la mano pesante Save the Children: “Nell’Ue vietati per legge”

Quante volte abbiamo parlato di schiaffi e ceffoni?
Ci siamo posti la domanda se sia giusto o no ogni tanto mollarne uno, se sia un gesto educativo o diseducativo, se faccia male più al culetto o all’orgoglio del bambino, se può essere considerato un atto di violenza o no, … se… se.
Ebbene da una ricerca di Save the Children, attraverso un’indagine di Ipsos è emerso che in Italia oltre un quarto delle madri e dei padri (27%) fa ricorso più o meno di frequente alle punizioni fisiche, che risultano educative per un quarto dei genitori, anche se il dialogo e l’ascolto restano i valori educativi fondamentali per la gran parte delle famiglie.

Insomma, anche se i figli sono “piezz ‘e core”, accanto all’affetto c’è sempre il rimbrotto e alla carezza lo scappellotto!

Per Save the Children, però, le cose non stanno proprio così. A loro avviso ogni forma di punizione corporale potrebbe, se reiterata nel tempo, creare anche seri danni ai bambini. Continua a leggere

Da bambina… a bambocciona

“Se la figlia non lavora, nonostante abbia 41 anni, il padre separato deve versare l’assegno di mantenimento. Lo ha deciso la Corte di Cassazione ribaltando una sentenza della Corte d’Appello di Venezia che aveva dato ragione, nel 2006 ad un ex marito che non voleva più sostenere economicamente la figlia che all’epoca aveva 35 anni”.

Non è la prima sentenza che si pronuncia in questo senso. E anche su questo blog l’argomento è stato trattato in altre occasioni.  Ma ogni volta mi sorprendo! Continua a leggere

Il latte crudo va bollito, per i bambini rischi di infezioni da E.coli

Avete mai comprato il latte direttamente dal distributore? Ossia da quegli apparecchi che si trovano nei punti strategici di città e paesi, come scuole, metro, etc?
Di sicuro il latte è buono ed è fresco. Arriva direttamente dalla fattoria. Come dire, dal produttore al consumatore.
Quello vicino alla scuola di Marco, quando finisce di riempire la bottiglia fa anche il verso della mucca. I bambini, inizialmente, pensavano che ci fosse veramente l’animale dentro! 🙂

Ma sapete che è latte crudo e che va BOLLITO?

Il rischio è quello di far prendere ai bambini una infezione da E.coli.
In quest’ultimo periodo si sono verificati diversi casi di bimbi infetti, per cui il ministero della Salute ha lanciato l’allarme chiedendo con una nota ai medici di medicina generale e ai pediatri di sensibilizzare genitori e pazienti sulla problematica, informandoli sulla necessità di bollire il latte crudo prima di un eventuale consumo. Continua a leggere

Gli animali protagonisti dei disegni dei bimbi

Eccoci tornati, come ogni giovedì, a parlare dei disegni dei nostri bambini con la grafologa Candida Livatino.
Questa settimana affronteremo un argomento molto interessante: gli animali.
Ci sono dei bimbi che spesso rappresentano i loro amici a quattro zampe, ma anche a due zampe, nei loro capolavori.
Cosa significa?
Lo spunto, per affrontare questo tema, arriva da Agata, una piccola di tre anni. Candida ha analizzato anche il suo disegno.
Vostro figlio ama disegnare i gatti? I cani? Ecco perchè: Continua a leggere

L’attrice January Jones ha mangiato la sua placenta, e voi?

L’attrice di “Mad Men, January Jones al “People Magazine” ha confessato di aver mangiato la sua placenta.
L’ha fatta incapsulare e quindi l’ha assunta sotto forma di pillola.
La cura a suo dire avrebbe effetti rigeneranti e ha quindi consigliato a tutte le neo-mamme di fare altrettanto.
Una scelta particolare, ma che sta velocemente prendendo piede negli Stati Uniti.
La notizia è sul Tgcom24.
Anche la mia gattina lo fece (anche se non in pillola :)): dopo aver partorito i suoi quattro micetti, li ripulì per bene e poi mangiò la sua placenta.
Lo fanno, in natura, anche tanti altri animali come erbivori, insettivori, carnivori e onnivori. Continua a leggere

Aiuto, mio figlio dice le parolacce

“Luca guarda che bel calcio che tiro” diceva l’altro giorno Marco a suo fratello.
Ma in realtà non pronunciava “calcio”, ma “ca..o”.
Io e il papà abbiamo fatto finta di niente la prima, la seconda e la terza volta. E lui… incrementava la dose.
Fino a che mio marito, con calma serafica, gli ha detto: “Marco, per favore, pronuncia bene la parola calcio. L’altra lo sai che è una parolaccia e non si può dire!”.
E il furbetto gli ha risposto: “Quale altra parola papà?”. Sperava così di far pronunciare la parolaccia al padre!

Ma quante volte avete sentito i vostri piccoli furbetti dire le parolacce? Cosa bisogna fare? Ignorarli? Far finta di niente? O intervenire seriamente?

L’ho chiesto alla nostra Psicologa Amica, la dottoressa Francesca Santarelli.

Ecco cosa ci dice: Continua a leggere