I diritti dei padri separati

La settimana scorsa vi avevo annunciato la videochat sul tema “Il divorzio breve” con Alessandro Banfi, alla quale ha partecipato anche Tiberio Timperi, il noto giornalista-conduttore televisivo che da anni si batte per far riconoscere quelli che sono i “diritti dei padri separati”.

“Ci sono padri, dice Timperi, che, seppure separati, vogliono disperatamente fare i padri, ma nella quotidianità si scontrano con tutta una serie di pregiudizi duri a morire.
Cosa c’è di più naturale del voler dare il bacio della buona notte al proprio bambino?
Un padre separato, che ha tra l’altro un ex coniuge che rema contro, questo semplice gesto non lo può fare”.

Ma quello dei diritti dei padri separati, in realtà, per il giornalista, è un falso problema. Il vero punto è un altro: “C’è una legge che spesso non viene applicata come si dovrebbe, ma interpretata. E questa interpretazione, nella maggior parte dei casi, penalizza la figura paterna”.

Nel caso di separazione e divorzi, indipendentemente dalle colpe, la legge italiana tende a favorire, o meglio, a tutelare di più la madre.  

Ma bisogna chiarire un punto: “Quando c’è un figlio la vera separazione non esiste. Quando si ha un figlio il divorzio è solo formale. Si rimane uniti per sempre perchè c’è sempre un terreno di incontro o di scontro che è rappresentata dalla creatura che è nata dalla coppia.”

Per Timperi al giorno d’oggi servirebbe maggiore consapevolezza nel matrimonio. Bisognerebbe sposarsi se si ha un progetto di vita comune, condivisione di valori, comunanza ideali, non solo per passione.
Il matrimonio è come un caminetto: va sempre alimentato!

“Stare insieme è faticoso. Comporta un duro lavoro.  Invece adesso viviamo in un’era in cui tutto deve essere facile. Il dolore viene anestetizzato, la morte non esiste e appartiene solo ai videogames.
Bisognerebbe fare un passo indietro e ripartire dai valori. Dall’educazione effettiva. Allora, forse , ci sarebbero meno divorzi. E meno figli di separati che soffrono.
 
Che ne pensate? Ci sono dei papà o mamme che hanno qualcosa da raccontarci?

353 risposte a “I diritti dei padri separati

  1. ciao a tutti. volevo un consiglio da fratello maggiore. ve la faccio breve:mi sono sposato nel 2010 e nel 2011 è nata la nostra principessa. ho scoperto che la moiglie nel 2013 aveva riniziato una relazione con un collega di lavoro, (tramite investigatore e microspie..) non c ho più visto, ci siamo separati nel gennaio 2014, le ho detto le peggior cose, offesa verbalmente…di tutto dalla rabbia, infatti ho preso una querela, fortunatamente sono stato assolto a formula piena (la ex moglie veva chiesto a mio carico la condanna totale). io per amore le avevo intestato pure un piccoklo appartamento sul mare. la ex moglie cosa ha fatto? mi ha tolto la casa principale (il giudice ha assegnato la bambina alla madre e la casa coniugale, anch ‘esa di mia proprietà costruita dal sottoscritto nel 2009 ). avevo chiesto alla moglie di darmi la casa del mare visto che l avevo pagata per intero io…ma mi ha negato il diritto. in pratica mi ritrovo a pagare un affitto di 500 euro mensili, a passare il mantenimento alla bimba e cosa per cui mi batto di più è che anche avendo l affido condiviso, vedo pochissimo mia figlia, la quale mi cerca in continuazione (fra poco avrà 5 anni) addirittura mi dice, babbo vieni a casa qndo non c ‘è mamma così ti apro e giochiamo insieme. mi vien da piangere mentre scrivo… sono stato uno scemo, la mia ex moglie ha pianificato tutto, si è fatta intestare una casa…mi ha tolto casa mia personale…usa mia figlia contro di me, insomma è la tipica donna che mira al soldo. ma a me qsto non tocca più di tanto, il punto è che voprrei vedere di più mia figia, e non solo due pomeriggi infrasettimanali conìme ha stabilito un giudice di Pisa (è il pegggior tribunale, andavo a firenze avrei ottenuto di pi, sono sbilanciati a favore delle madri…le madri oggi possono far di tutto tanto sono e saranno sempre tutelate,mentre i padri una volta sposati o anche conviventi devono solo pregare affinchè la moglie non li cacci via di casa! deve finire tutto ciò. mia figlia non è una lattante e mi cerca sempre. e voglio stare il più possibile con lei…e dico qui pubblicamente che NESSUNO AL MONDO M IPEDIRA’ DI STARE CON MIA FIGLIA almeno 3 giorni la settimana, perchè la figlia l abbiamo fatta in due, e se lei è attaccata ad i beni materiali, non può portarmi via la figlia in nessun modo e pure i giudici con le loro decisioni, pribìvare un padre di stare con la propria bambina. voglio vedere se mi denuciano perchè voglio tenere al 50% mia figlia (3giorni io e 3 la madre) dovrebbe essere il contrario, ovvero in caso di abbandono! infatti dal prox mese farò così..di mia iniziativa!
    lorenzo

    • @lorenzo, non sai quante mail ricevo con storie simili alla tua.
      Mi dispiace infinitamente e te lo dico davvero con il cuore.
      Sono d’accordo con te, in Italia i padri sono poco tutelati.
      Spero che tu possa trovare la serenità e per quanto riguarda tua figlia… il vostro rapporto è unico e nessuno potrà mai negarvelo!

  2. @Tony: Lei è un’altra vittima della discriminante e scellerata interpretazione giuridica della nuova legge. Ovviamente per mano del giudice di turno che non ha o non vuol capire che quando si parla di PARITETICO APPORTO si intende realmente uguali diritti e dovere senza pregiudizio o prevalenza di genitore. Una cosa che sembra non sia chiara a molti giudici è che l’interesse primario per un figlio è il conservare, per quanto possibile in un divorzio, una presenza/apporto paritetico di ENTRAMBI I GENITORI e NON il DOMICILIO o l’attitudine prevalente. Per altro si introdurrebbe il mantenimento diretto. Un consiglio è quello di farsi assistere da un legale esperto con cui studiare la possibilità di collocamento presso di lei di entrambi i suoi figli. Tenga presente che: I giudici tendono a non separare i fratelli e sorelle quando sono minorenni e questo può tornare utile a lei dopo che magari la sua ex moglie gli abbia firmato o dichiarato anche un preaccordo solo per il figlio più grande. Ovviamente le dico questo nell’ipotesi, auspicabile che lei sia intenzionato e nella possibilità di accoglierli con se. Non dimostri rancore verso i sui figli e non gli spinga a odiare la madre anche perche cosi gli aiuterà a crescere meglio e saranno l’oro un domani i Vostri veri Giudici.
    Cordialmente.

  3. Salve a tutti ,mi chiamo Tony è sono divorziato oramai da circa due anni.
    Prima che potessi separarli ,ho chiesto alla mia ex moglie di poter tenere con me o miei due figli che all’epoca avevano 4 e 9 anni e questa si è avventate contro cn tutti i suoi diritti di madre ,questo accadeva nel 2011 , oggi non vuole più tenerli perché Non ha perso tempo la signora a cambiare partner molto spesso è cn l’ultimo ha avuto un altro piccolo che oggi ha 3 anni e vivono tutti assieme .
    Io nel frattempo sono riuscito a rifarmi una vita cn una sola e unica compagna ,convivo cn lei da poco meno di un anno e sono riuscito nonostante tutto a ripartire da sotto zero , vivo in una casa poco meno di 50 mq e cn mobili usati.
    Oggi la mia ex non vuole tenere più il maggiore dei miei figli e vorrebbe scrollarllo a me dopo che le ho lasciato la casa interamente arredata e verso un mantenimento di 510 euro ….. cosa devo fare cn questa ?

  4. Ho cercato di leggere un po’ tutto. Ho trovato qui molti commenti inutili che sono solo urli e violenza reciproca. Sono un un genitore, un papà. Mi sono “separato” (virgoletto perché non sposato) da 4 anni,oggi mia figlia ha 12 anni. Con la mia ex compagna non avevamo ormai nessun rapporto da 8 anni, si una convivenza, lei usciva la mattina per lavoro tornava la sera, cenavamo, il sabato la spesa, fondamentalmente indifferenza… Tristezza. Si credo di aver avuto il coraggio e il rispetto per entrambi di aver detto basta, per questo sinceramente non la capisco questa logica della colpa, colpa di che? Io direi diritti, se in un matrimonio non si sta bene siamo sicuri che i figli crescono sereni? Stare insieme a tutti i costi? Cosa gli insegniamo? Vogliamo che i nostri figli replichino? O li vogliamo liberi? Io ho scelto e invito tutti a fare la stessa cosa. Purtroppo è vero non c’è una parità, anche se la legge parla di affido condiviso e in alcuni casi questo succede, la casa per i padri e’ causa persa…perché? Con quale motivazione? Per quale diritto? L’assegno… Se il figlio passa pari tempo perché dovuto? Infatti la legge non ne parla. Chiudo perché gli interventi lunghissimi perdono sempre il filo, ma aggiungo queste due cose: mia figlia oggi e’ serena e questo lo dicono tutti, vive pari tempo con entrambi i genitori, ha casa mia ha il suo armadio, le sue cose. La seconda cosa: i figli li mettiamo al mondo per la loro libertà, per donargli la vita per vederli correre nella vita stessa, li vedremo cadere e rialsarsi… I figli hanno diritto al rispetto e al diritto di vedere la luce negli occhi dei genitori. Un saluto a tutti.

  5. @Michi: I Giudici “non tutti”, sono sensibili alle prove audio o audio/video (basta un smartphone). Raccogli prove in modo sistematico delle vessazioni subite per un certo periodo di tempo (suggerimento rivolto a TUTTI Uomini e Donne) e denuncia la situazione con richiesta di udienza al giudice tramite un avvocato “serio”. Queste situazioni spesso non possono essere dimostrate con la semplice, “parola tua contro la sua e della tua ex-suocera”. In più se si tiene conto della discriminazione di genere stereotipata e radicata nel pensiero comune riservata ai padri e alla figura paterna contrapposta al vittimismo associato alla figura femminile da decenni PROPAGANDATO dai media e dalle correnti femministe radicate nel Parlamento. Le probabilità di un serio provvedimento diminuiscono.
    Cordialità.
    P.S. VERGOGNA!!! La “propaganda” che và in onda di recente in TV, pagata da tutti noi “Pubblicità Progresso” sulla discriminazione salariale del 30% che si vuole attribuire al genere femminile in ambito lavorativo con tanto di filmato iniziale (molto discutibile nella veridicità, ve lo dice uno che ha una certa esperienza nel settore) tra l’altro anche poco pertinente con il messaggio, ovvero la differenza retributiva in quanto l’esempio nel filmato tratta una presunta discriminazione nell’assunzione di due soggetti di diverso sesso lasciando intendere che il selezionatore, nella sua piena facoltà discrezionale, abbia commesso un illecito nell’aver scelto l’uomo, nella realtà può accadere anche l’esatto contrario per svariati motivi, insindacabili all’atto di selezioni in ambito privato (al massimo ne risponderà alla direzione se c’è del suo operato).
    Se ne volete sapere di più andatevi a leggere i criteri con cui sono svolte queste indagini e l’estrapolazione finale. Tutti nel mondo lavorativo possono subire discriminazione o diversi trattamenti o favoritismi al di fuori dei contratti regolari al massimo cambiano le modalità di attuazione tra uomo e donna ma sempre discriminazioni rimangono.
    Un esempio le cosiddette “dimissioni in bianco” non sono una prerogativa esclusiva femminile e io come altri all’inizio della carriera lavorativa ne sono un testimone.

  6. Ciao, sono il papà di una bambina di quasi 20mesi. Non sono coniugato, abbiamo provato una convivenza, con qualche incomprensione ci abbiamo provato.
    Leggere tutto questo dispiace ma nello stesso tempo mi consola, per un semplice motivo, per il fatto che credi di essere l’unico a vivere determinate situazioni e ti senti più solo davanti a decisioni e richieste che spesso ti fanno sentire impotente nel poter fare il papà… Posso vedere mia figlia con serenità solo se faccio ciò che sua mamma decide e dice, orari fissi (che spesso sono possibili per me dato che mi sposto anche fino a 250km e tornare in tempo è dura oltre che una corsa col rischio di sentirmi dire mi dispiace è tardi) in giorni alterni e week end alterni per qualche ora..
    Mia figlia è prevalentemente in casa di sua nonna materna che incide molto anche sulle scelte e decisioni… In tutto questo oltre a vederla io poco se ci sono incomprensioni tra di noi spesso subisco dispetti di allontanamenti da mia figlia con i giorni non rispettati. Inoltre, e’ possibile che mia figlia non possa stare nemmeno qualche volta a pranzo da me dato che esiste anche mia mamma che sarebbe la nonna materna? Sentirmi dire non sai quali sono le sue abitudini non può restare con te quando deve pranzare è giusto? Quello che vi racconto è solo minima parte, credo ci sia molto possesso nei confronti di mia figlia che ne condizionerà negativamente il rapporto se non faccio qualcosa..Non è bello vivere col terrore di dispetti e allontanamenti sapendo di vedere per qualche ora tua figlia e poi all’improvviso tutto cambiato… Cosa mi consigliereste di fare? Perché non posso esercitare il ruolo di papà e far sentire a mia figlia che ci sono anche io?
    Buona giornata a tutti

  7. Ma tutte le situazioni in un modo o nel’altro sono simili, io sono separato da un anno ho subito e subisco infiniti dispetti, vessazioni, senza contare quello che la mia ex e la sua famiglia vanno in giro a dire, per screditarmi, ho cambiato 2 avvocati, ma tutti e due mi consigliano di non fare denuzie nel rispetto e a vantaggio delle mie figlie, e io di fronte a questo che faccio? gli do retta, …… le mie telefonate con le mie figlie sono perennemente ascoltate dalla mia ex, le visite alle mie figlie cambiano rispetto alla convenienza della mia ex, e gli avvocati dicono che nn essendo situazioni continuative nn si può intervenire, perchè a loro dire il giudice nn prenderebbe in considerazione, che resta da fare? subire subire subire……tante volte invidio quei padri che non fanno i padri che abbandonano la lotta per i propri figli, ma poi mi dico le mie figlie che ne possono? e io senza di loro che farei? e quindi subisco e me le godo quando posso. Padri coraggio un giorno forse in un mondo civile no ci porteranno più all’esasperazione, e saremo tutelati. ciao a tutti

  8. se inixio a scrivere la mia di storia e del mio attuale compagno ne uscirebbe un libro…. e faccio i miei complimenti vivissimi a Gigì77 brava cara…. sei da ammirare…. non tutte sono come te purtroppo… cmq… spero tanto che il mio compagno riesca a vedere le figlie…

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