Mamma, voglio la vita di prima (senza fratello)!

Quando arriva un altro bimbo in famiglia gli equilibri preesistenti, per forza di cose, vengono sconvolti.
E se mamma e papà sono pronti, prontissimi ad accogliere questa nuova creatura a braccia aperte, a volte in famiglia ci potrebbe essere qualcuno un po’ meno contento.
Di chi si tratta? Del primogenito, ovviamente! 😉
Il figlio maggiore da un lato vorrebbe condividere questa gioia, accettando il fratellino o la sorellina. Dall’altra però vorrebbe ancora tutte le attenzioni su di sé.

E allora come si fa? Cosa devono fare mamma e papà se un bel giorno il figlio maggiore dice con convinzione: “Voglio la vita di prima?”
Qualche suggerimento ce lo dà Tata Francesca, dal salotto di Verissimo. Continua a leggere

Morbo di Canavan, insieme per Alice

Vi ricordate Alice, la bimba affetta dal Morbo di Canavan della quale abbiamo parlato un po’ di tempo fa?
Vi tranquillizzo subito: la piccola sta un po’ meglio!
Ci ha scritto la sua mamma, Debora, che ringrazio ancora per averci pensato.

Lei, per sensibilizzare la gente, gli altri genitori, su questa particolare sindrome e per cercare di creare un gruppo che unisca tutti coloro che si sono trovati ad affrontare lo stesso difficile percorso, ha creato un sito (www.unitiperalice.it) e anche un blog (http://unitiperalice.bloog.it/)
Ovviamente sono andata immediatamente a vedere. E oltre ad ammirare le foto e i video della piccola Alice, una creatura davvero speciale, ho letto la sua storia.

Alice, lo ammetto, ha toccato le corde del mio cuore. Continua a leggere

L’Italia è un Paese di nonni senza nipoti? I pediatri denunciano: “Pochi soldi alle famiglie”

Mai in nessun Paese del mondo si è avuto come in Italia un abbassamento tale dei tassi di fecondità e natalità, in così breve tempo. La bassa natalità è il risultato di politiche che investono per la famiglia circa la metà della media europea”.

Poche parole che racchiudono perfettamente la situazione che stiamo vivendo e a pronunciarle è stato il professor Alberto Ugazio, presidente Sip-Società Italiana di Pediatria, nel corso della presentazione del “Libro bianco 2011. La salute dei bambini”.

“Le misure di protezione sociale per la famiglia in Italia – gli ha fatto eco Walter Ricciardi, direttore dell’Istituto di Igiene della facoltà di Medicina e Chirurgia – sono residuali rispetto alle altre spese per il Welfare: l’Italia non è affatto un Paese a misura di bambino e tutte le politiche del welfare non sono orientate ai bisogni dell’infanzia“. Continua a leggere

Chissà se…

Ieri eravamo tutti e quattro in casa… a coccolarci.
Era una di quelle domeniche d’inverno grigie e fredde e loro, i miei bimbi, invece, erano allegri, vispi, vivaci, a tratti anche troppo rumorosi.
Per me un raggio di sole in una giornata altrimenti piatta.
Li guardavano mentre giocavano, litigavano, facevano l’inventario dei loro giochi sul pavimento, si sfidavano con le spade di gommapiuma…

E ridevo. E pensavo. Continua a leggere

Da grande vuole essere maschio o femmina? In Gb si rinvia la pubertà ai bimbi dal sesso incerto

Quando ho letto questa notizia sono rimasta per qualche secondo senza parole: in Inghilterra hanno deciso di ritardare la pubertà a sei bambini dal sesso incerto e sarà lo stesso Servizio sanitario nazionale britannico a farsi carico delle spese pagando le iniezioni che serviranno a mettere in pausa lo sviluppo fisico dei sei ragazzi.

La sperimentazione è portata avanti in una clinica a nord di Londra ed è la prima volta che ragazzini così piccoli ricevono questo trattamento, con l’obiettivo di dar loro più tempo per prendere una decisione sulla loro identità sessuale.

Amy, 11 anni, è una dei sei. Continua a leggere

Bimbi, il pericolo è il loro mestiere! Ecco cosa possiamo fare noi per evitare incidenti

Lo sapete che gli incidenti domestici rappresentano la prima causa di morte e di invalidità tra i bambini e gli adolescenti?
Sembra incredibile, ma i maggiori rischi e pericoli per i nostri figli si trovano proprio tra le quattro mura di casa.

E quello del bambino di un anno e mezzo morto a Como a causa di una ferita alla gola provocata da una scheggia di vetro, è solo l’ultimo tragico avvenimento riportato dalla cronaca.

A lanciare il segnale d’allarme è la Società Italiana di Pediatria Preventiva e Sociale (Sipps) ricordando che, sulla base dei dati dell’Istituto Superiore di Sanità, sono circa 3,3 milioni gli incidenti domestici che, ogni anno, mettono in pericolo la salute. E i bambini al di sotto dei 5 anni “sono la categoria maggiormente a rischio, insieme a donne ed anziani”. Una vera e propria “epidemia silenziosa” denunciano i pediatri. Continua a leggere

Disegni dei bambini, tutti a lezione da Candida Livatino!

Eccoci arrivate all’appuntamento con la grafologa Candida Livatino. Ma questa volta io e Candida abbiamo deciso di fare qualcosa di diverso. Non l’analisi di un disegno in particolare, ma una vera e propria lezioncina rivolta a tutti per imparare ad interpretare da soli i disegni dei nostri pargoli.

Perché? Semplice, ci sono arrivate tante e.mail con tante domande di questo tipo: “Il mio bambino disegna solo i contorni delle cose e non colora l’interno”, oppure “mio figlia usa solo il colore viola”, o ancora “mio figlio non disegna mai mani e piedi, significa qualcosa?”, eccetera.

E allora eccovi la prima bella (e secondo me molto interessante) lezione fatta dalla nostra grafologa per imparare da soli, se non ad analizzare, almeno ad interpretare correttamente i segni grafici dei nostri pargoli. Continua a leggere

Il ciuccio: tutto quello che bisogna sapere e i trucchi per toglierlo!

In questi giorni, nei vostri commenti, in tante occasioni avete parlato dell’amato-odiato ciuccio. E’ giusto darlo ai neonati oppure no? Rovina i denti o no? E qual è il momento giusto per farlo “sparire”?
E’ un argomento che abbiamo già trattato in passato, lo so, ma è così attuale e presente che ho pensato di chiedere qualche consiglio alla nostra carissima Psicologa Amica, la dottoressa Francesca Santarelli.
E lei ci ha risposto con un articolo davvero prezioso.
Eccolo tutto per voi:

“Non so se avete mai sentito parlare della “fase orale”, quel periodo che in genere va dai 18 ai 24 mesi in cui i bambini sperimentano e conoscono l’ambiente circostante attraverso l’uso della bocca. Tutto ciò che trovano e gli capita per le mani, hanno l’immediata pulsione di metterlo in bocca e questo in qualche modo gli procura sempre una certa forma di piacere.

Questo perche i bimbi nascono con l’istinto di suzione e succhiare è il loro modo di darsi conforto e calmarsi, ma è anche un ottimo modo di conoscere! Continua a leggere

Tuo figlio vuole vincere sempre? E sa accettare le sconfitte?

Vi capita mai di giocare con vostro figlio, di competere con lui e di farlo vincere?
Sicuramente sì! Ogni genitore tende a far primeggiare il proprio piccolo, lodandolo perché è forte, perché è bravo, eccetera, eccetera.
E avete mai provato a farlo perdere?
Io sì, e vi posso assicurare che la reazione non è affatto bella.
Marco, quando era più piccolo e perdeva metteva in atto delle sceneggiate da far rimanere a bocca aperta anche Robert De Niro!
Un attore unico! Con tanto di urla, strepiti, angosce, eccetera.
Adesso invece, se arriva secondo cambia le regole del gioco: vince chi arriva dopo il primo! Oppure: non era questa la gara, bisognava andare di lì, di là, su e giù!

A casa fa il leone. Tra me, il padre e il fratello più piccolo riesce comunque a cavarsela.
Io scherzando gli dico sempre: “Ti piace vincere facile, po, po-po, po-po-po-ro!”, riprendendo le note di una famosa pubblicità!
Ma a scuola no! Lì la competizione è vera, nessuno dei suoi compagni si fa “pecora” per lui! E lì… spesso non vince, e allora?
Allora capita che ci rimane male, che si isola, eccetera.

Ma noi genitori possiamo fare qualcosa per fargli capire che “giocare è bello anche se non si arriva primi?”
Secondo gli esperti di “Figlie Felici” qualcosa possiamo fare. Continua a leggere

Di notte? Papà dorme, la mamma va in standby

Venerdì scorso ero a pezzi. Le occhiaie erano talmente nere e talmente profonde che mi sono spaventata da sola guardandomi allo specchio! 🙁
E allora alle nove e mezza di sera ho salutato marito e Marco e sono andata a dormire con Luca.
La notte è stata lunga e difficile.
Io ero raffreddatissima e non riuscivo a respirare. Il piccolo, come al solito, ha dormito poco e male. Anche lui era tutto intasato.
Sabato mattina, al posto della moglie fresca, riposata e pimpante, così come sperava, mio marito si è ritrovato accanto… un catorcio. Ero sempre io!

Mi fa: “Eh! Aveva ragione mio nonno, mi diceva sempre: quando la moglie arriva a quarant’anni bisogna rottamarla con due da venti”. Continua a leggere