Il bimbo ha gli incubi di notte e si rifugia nel lettone, che fare?

Bimbi in preda alla paura del buio, bimbi con gli incubi, bimbi che si svegliano più volte durante la notte e che, tra le lacrime, si rifugiano nel lettone tra le braccia di mamma e papà. Il loro porto sicuro.
Chi di noi non si è trovato in queste condizioni? Che fare? Accoglierli, consolarli e coccolarli? E poi? Come si fa dopo a riportarli di nuovo in cameretta?
A proporci questo tema è stata una mamma che ci ha scritto:
“Cara Maria,
sono la mamma di Luca 3 anni E 4 MESI.
Avrei bisogno di un consiglio da parte della Psicologa amica.
Luca non è mai stato un bimbo che dorme la notte, intorno ai tre anni si è regolarizzato molto, ma da un mese a questa parte (ha iniziato a fine settembre la materna) ha ripreso a svegliarsi nel pieno della notte (dorme , per quello che riesce nella sua cameretta) urlando “mamma, mamma”, io lo prendo e lo porto nel lettore e lui si tranquillizza.
Ora io e mio marito immaginiamo che vengano fuori delle paure nuove , ma non sappiamo cosa fare, siamo un po’ scoraggiati”.

Ecco cosa ha risposto la dottoressa Francesca Santarelli:

“Innanzitutto bisogna tener presente che i cambiamenti (non solo per i bambini, ma anche per noi adulti) sono destabilizzanti e ognuno ha i suoi tempi per abituarsi al “nuovo”.
Molto spesso infatti, con l’inizio della scuola materna, si vengono ad alterare, non solo dei ritmi biologici quotidiani legati a orari e gesti routinari, ma si modificano in qualche modo anche le certezze interne del piccolo “alunno”, come se, inserito in un contesto nuovo, perdesse i suoi vecchi punti di riferimento.

Solo successivamente riuscirà e integrare il suo mondo vecchio con l‘esperienza nuova.
Dunque, non spaventatevi per questa regressione della nanna. È solo il suo modo di proiettare le sue paure e le sue insicurezze, in un comportamento che richiede in qualche modo una rassicurazione, una coccola.
Quello che si dovrebbe fare è accettare e accogliere questo cambiamento, cercando dentro di sé, di normalizzarlo.
Quello che invece si dovrebbe evitare, è cogliere il momento difficile per dargli un’abitudine che sarebbe meglio evitare: quella del lettone.

In qualche modo, se lui si era abituato a stare nella sua cameretta, tornare sui suoi passi, vorrebbe dire ri-stravolgere una sicurezza acquisita, un rimescolare nuovamente le carte. Il che significa che quando lo si vorrà far tornare di nuovo in camera sua occorrerà sottoporlo di nuovo ad un ulteriore cambiamento.

Questo forse è l’aspetto più destabilizzante: non mantenere ferma un’abitudine ormai consolidata. Il fatto poi di accoglierlo nel lettone quando lui è spaventato, è come se gli convalidasse l’idea che “ha ragione ad aver paura” e gli si insegna che può tranquillizzarsi solo nel letto con mamma e papà.
È inoltre un modo di allontanarlo dall’emozione della paura e quindi in qualche modo, lo si priva di un’esperienza che potrebbe anche essere educativa.

Lo so che quando dico queste cose, spesso i genitori mi guardano con gli occhi sgranati come se mi chiedessero: “Ma come si fa?” “Come posso lasciare mio figlio nella paura? O lasciarlo piangere?”

In realtà, non è che io sia una “sadica” che si diverte a veder i bimbi in preda alle loro paure e frustrazioni, ma si sa, non potremmo proteggerli per sempre!
E non possiamo insegnare loro che dalle emozioni negative si possa sempre scappare e che non si debbano avere….

Fanno parte della vita, e prima si fa amicizia con esse, più si avrà la possibilità di sviluppare un’identità capace di gestire in modo adeguato anche le parti brutte e tristi che la vita, inevitabilmente, prima o poi ci metterà di fronte.

Certo che per istinto, tutti i genitori vorrebbero i loro cuccioli sotto una campana di vetro, ma sappiamo che da adulti, la vita non funziona cosi… e noi abbiamo la responsabilità di educarli a diventare “grandi e forti uomini di domani”!
Tornando alla coppia che scrive dunque, accogliete il cambiamento e le paure che vostro figlio sta manifestando, ma insegnategli che anche se ha paura, mamma e papà ci sono, ma che lui può rimanere lì, in quella cameretta e trovare anche lì e in sé, le risorse per gestire e tollerare quello che prova.

Magari potete usare un peluche di riferimento (o un gioco che a lui piace) chiamandolo con qualche nomignolo simpatico e dicendogli che quando avrà paura e si sveglia di notte, lo potrà abbracciare forte forte e che cosi si riaddormenterà…
Usate la fantasia! Ma siate lineari, alleati tra voi e abitudinari!
In bocca al lupo!”

Se volete contattare direttamente la dottoressa Francesca Santarelli, questo è il sito Internet del suo studio: www.studiosantarellidecarolis.com

6 risposte a “Il bimbo ha gli incubi di notte e si rifugia nel lettone, che fare?

  1. Ciao ! A me é capitato verso i quattro anni. Premetto che ora mia figlia ne ha 8. Ha sempre dormito da sola, senza problemi.
    Ho usato la fantasia. le ho detto di disegnare su un foglio tutti i mostri che sognava la notte. Poi li abbiamo guardati insieme, spiegandole che avremmo fatto una cosa molto speciale. ho preso un sacchetto per la pattumiera, abbiamo accartocciato il foglio insieme e lo abbiamo legato forte forte all’interno del sacchetto. Poi, le ho raccontato che avrei pregato un mio amico giapponese (io lavoro in un albergo) di portare con se il sacchetto e lui lo avrebbe buttato in mezzo all’oceano.

    Cosi, abbiamo fatto andar via i mostri cattivi………..

  2. la dottoressa è sempre bravissima. per ora noi non abbiamo questi problemi di incubi ricorrenti. capita ogni tanto, ma basta che mi alzo e lo accarezzo un po’ , anche perchè continua a dormire, e magari gli faccio abbracciare i suoi due pupazzi (coccolo, che ha da quando aveva 4 mesi, e poh (non so se si scrive così) dei teletubbies che mi ha regalato una mia collega e che si porta ovunque, infatti mio marito dice che è il ns secondo figlio) e lui si calma e continua a dormire.
    sono consapevole che prima o poi capiterà, ma cercheremo di affrontare con calma tutto. ho un po’ paura della sua reazione se aspetterò un altro bimbo e il timore che arriveranno in quel momento di cambiamento anche un po’ di problemi, ma penso che con amore e seerenità supereremo tutto.

  3. Sto vivendo la stessa cosa con mio cucciolo di 22 mesi…dorme da sempre nella sua cameretta e gia’ nel lettino singolo normale, da alcuni gg si sveglia di notte piangendo disperato…si calma solo con me vicino a lui e ogni tanto mi tocca quasi a sentire se ci sono…..che fare?? devo aspettare che si riaddormenti e uscire senza far rumore sperando che non si risvegli, ma piu’ delle volte mi addormento lii con lui!!! 🙁

  4. la dottoressa e’ sempre cosi’ brava nel spiegare con parole semplici cose molto utili! grazie.
    eles ha avuto un periodo cosi’ di regressione nanna piu’ di una volta…
    inserimento nido, poi in un periodo relativamente tranquillo per noi, apparentemente inspiegabile, ma poi abbiamo capito, anche grazie alle tate del nido, che era un periodo in cui eles stava diventando autonoma, stava crescendo parecchio, e il suo svegliarsi di notte era un modo per cercare di rimanere attaccatta alle sue sicurezze di bimba piccola, insomma, un altro cambiamento.
    e poi qualche notte con gli incubi, che abbiamo superato inventandoci dei pupazzi guardiano che tutora sono a fianco del suo letto, e vigilano tutta la notte affinche’ nessuno si avvicini al suo letto!
    i consigli della dottoressa sono preziosi e davvero veritieri.
    a volte e’ difficile, ma se ci si riesce, danno davvero buoni risultati…

  5. è proprio vero quello che sostiene la dottoressa, a noi per ora non è capitato la notte, ma solo di giorno. Vi spigo: Ale adora un cartone che si chiama “peppa pig” è educativo e fatto proprio per i + piccini, con colori vivaci e storielle semplici, essendo una famiglia di maialini adorano rotolarsi nel fango, e fin qui tutto ok…un bel giorno Ale vede (forse con una consapevolezza diversa) i maialini che da rosa, nel fango, diventano marroni…e terrore!!! La prima volta ho cambiato canale, ma poi quando si è ripresentato l’ho preso in braccio e gli ho spiegato cosa accadeva, ha capito e ha sorriso 😀 Gli capita con diversi cartoni di non comprendere alcune cose e corre da noi agitato, ma poi lo tranquillizziamo e spieghiamo e lui si calma.
    Credo che adotterò lo stesso sistema quando accadrà di notte, spero funzioni.

  6. tutto vero quanto dice la psicologa…sono la prima a venir meno però a tali cose giuste 🙂
    concediamo il lettone a marco se ha degli incubi, o se piange… e poi lo riportiamo nel suo lettino…anche perche spesso me lo ritrovo accanto quando sono nel pieno del sonno…
    ultimamente non so affrontare forse a dovere una paura del mio cucciolo… non so Maria se puoi chiedere alla psicologa
    è un periodo che è come se Marco avesse paura della morte, abbiamo affrontato l’argomento tempo fa e sembrava averlo metabolizzato… da qualche giorno invece non fa che chiedermi come mai nonno Marco è al cimitero (eppure non è che ne parliamo tantissimo), se anche lui diventerà ‘vecchiarello’ per esorcizzargli la paura della morte gli ho detto tempo fa che solo le persone molto vecchie vanno in cielo… e lui ha paura di andarci e non tornare più…
    ho provato a tranquillizzarlo in ogni modo dicendogli che lui è un bimbo e non andrà in cielo, ma durante la giornata il pensiero, la paura gli ritornano…
    ho usato le parole piu dolci per spiegargli la cosa…e nonostante lui l’abbia compresa immagino, ogni tanto puf viene fuori di nuovo la paura…come dobbiamo comportarci?

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