Più figli unici, con un solo genitore e più tecnologici: questi i nostri figli visti dall’Istat

Sono sempre più figli unici, con un solo genitore, sono sempre più tecnologici e nonostante la diminuzione di paghette settimanali, hanno il telefonino, partecipano a formazioni extrascolastiche e frequentano di più cinema, teatro e leggono più libri (anche se ci sono differenze tra il Nord e il Sud).
Questi sono i nostri figli fotografati dall’Istat nel rapporto “Infanzia e vita quotidiana”.

Cominciamo la settimana con questa “numerata” dell’istituto di statistica.
Devo dire che ci sono diversi spunti di riflessione…

Cambia dunque il contesto di vita familiare.Tra il 1998 e il 2011 la quota di minori senza fratelli sale dal 23,8% al 25,7%; i minori con 2 o più fratelli diminuiscono dal 23,1% al 21,2%; sostanzialmente stabili al 53,1% coloro che hanno un solo fratello.
Raddoppia il numero di minori che vivono con un solo genitore: dal 6% del 1998 al 12% del 2011. Nello stesso arco di tempo diminuisce dal 40,5% al 28,7% la percentuale di minori con padre occupato e madre casalinga. Sono dunque ormai di più i minori che hanno ambedue i genitori occupati (41,5%) rispetto a quelli che hanno la madre casalinga.

Per quanto riguarda le nuove tecnologie, queste sono il terreno rispetto al quale cambia più velocemente il comportamento di bambini e ragazzi. Cresce l’uso del cellulare, che quasi raddoppia tra gli 11-17enni (dal 55,6% del 2000 al 92,7% del 2011), e si trasforma in strumento multimediale: diminuisce dal 20,3% al 3,9% la percentuale di 11-17enni che usano il cellulare solo per telefonare.

Aumenta notevolmente anche l’utilizzo di Internet: per la classe di età 6-17 anni
si passa dal 34,3% nel 2001 al 64,3% nel 2011; per gli 11-17enni si passa addirittura dal 47% al 82,7%.
Cresce la quota di bambini di 3-5 anni che usano videogiochi e computer per giocare: dal 19,6% del 1998 al 24,1% del 2011 per i maschi e dal 6,7% al 15,9% per le femmine In testa alla graduatoria dei giochi preferiti dai bambini di 3-5 anni ci sono i giocattoli più tradizionali: le bambole per le femmine (86,4%) e le automobiline, i trenini e simili per i maschi (77,3%). A 6-10 anni la graduatoria vede al primo posto il pallone (74,2%), seguito da videogiochi (65,8%) per i maschi e, per le femmine, il disegno (77,7%) e le bambole (67,6%).

Rispetto al 1998 cresce la quota di bambini di 3-10 anni che giocano con i genitori, con i nonni e con i coetanei. Nei giorni feriali la quota di bambini che giocano con la madre passa dal 32,4% al 57,8%, con il padre dal 22,5% al 46,2%; nei giorni festivi la quota di chi gioca con la madre passa dal 40,5% al 64,6%, con il padre dal 39,9% al 60,6%.

Tra il 1998 e il 2011 aumenta la percentuale di ragazzi di 6-17 anni che vanno a teatro (dal 19,9% al 31,6%), al cinema (dal 69,2% all’80,2%), a visitare musei e mostre (dal 38,3% al 43,1%), a concerti di musica classica (dal 5,7% al 7,9%) o a spettacoli sportivi (dal 38,7% al 42,1%), leggono libri (dal 51,6% al 56,9%).

Nella fruizione culturale permangono però forti differenze geografiche tra Nord e Sud.
Nel 2011, 314 mila ragazzi da 6 a 17 anni (il 4,6% di questa fascia d’età) non sono andati al cinema nei 12 mesi precedenti l’intervista, non hanno letto libri, non hanno usato né il pc né Internet, e non hanno praticato sport.
Nel 2001 tale quota era pari al 7,2%. Tra il 1998 e il 2011 aumenta la partecipazione ai corsi di formazione extrascolastica (dal 41% al 51% tra i 3 e i 17 anni), più per le femmine (dal 39,7% al 50,4%) che per i maschi (dal 42,3% al 51,6%).
Nello stesso periodo diminuisce la quota dei bambini e dei ragazzi tra 6 e 17 anni che riceve regolarmente denaro dai genitori (dal 35,1% al 25,6%): la diminuzione più forte si ha tra il 2008 e il 2011. Ad aumentare in modo più consistente è la quota di coloro che non ricevono mai denaro: dal 30,2% del 1998 al 37,4% del 2011.

Che ve ne pare?
Abbiamo più figli unici (io con due alzo già la media ;)), che nella primissima infanzia trascorrono più tempo con mamma e papà (e questa è una nota positivissima), ma che dai sei anni in su cambiano compagno di giochi e preferiscono la tecnologia!
Mi chiedo: cercano gli amici in rete perchè non hanno fratelli con cui giocare?
A voi la parola…

124 risposte a “Più figli unici, con un solo genitore e più tecnologici: questi i nostri figli visti dall’Istat

  1. @Polina: anche se a te non sembra, io valori ce li ho eccome e sono quelli che insegno ogni giorno ai miei figli. Inoltre il fatto di essere rimasta da sola per un periodo relativamente lungo (sono vedova e ora per fortuna ho accanto un uomo SEPARATO che non ci fa mancare nulla) non è mai stato utilizzato come argomento per essere compatita, ma ho solo voluto dimostrare che si può e si deve andare avanti nonostante grandi dolori e sofferenze per non essere schiacciati, ma cosa ne sa una bambina immatura come me senza valori e che per giunta è a favore della separazione… mah….

  2. Ragazze adesso basta tirate un profondo respiro e girate pagina. Nel nostro piccolo o grande mondo abbiamo tutte ragione e tutte torto a secondo di come viene inquadrato il nostro vivere quotidiano. Quando ci si sposa lo si fa perchè ci si crede fermamente ma se poi lungo il cammino succedono delle cose che ci portano a prendere la decisione di separarci lo si fa prendendoci il bagaglio delle conseguenze. Si vive alla giornata perchè non abbiamo la sfera magica che ci predige il futuro e quindi dobbiamo accettare tutto ciò che ci può capitare, io dico sempre che la vita non è come un puzzle dove i pezzi si incastrano perfettamente. Questo blog mi è sempre piaciuto perchè ci si può confrontare portando le nostre esperienze personali di mogli e mamme e inoltre ciò che per me è blu non è blu per altri e in questo sono d’accordo con Mimì, mi è piaciuto pure l’intervento di Silviafede e se questo per alcune può sembrare coalizzazrsi per me è avere le stesse opinioni su questo argomento ma non è detto che su altri argomenti avremo le stesse opinioni quindi viva il confronto in fondo siamo donne e mamme(anche se alcune ancora non lo sono) Un Abbraccio a tutte da Cettina (Moglie e mamma da 30 anni con tanta esperienza e grande pazienza)

  3. Ma quale coalizione? A che pro? Credo sia normale avere opinioni diverse e condividere o meno i commenti delle altre: a me è capitato di nn essere d’accordo con mimi (scusa se prendo come riferimento te, ma nn sei l’unica) ed entrambe abbiamo espresso il nostro parere..su questo argomento invece mi trovo completamente d’accordo. I commenti anche della stessa persona possano essere condivisi o meno, dipende dall’argomento, dal proprio vissuto e certamente anche dal modo di scrivere.
    Vi vorrei raccontare questo: da qualche anno le cose con mio marito nn vanno molto bene e sto andando da una psicologa per capirne le ragioni, proprio per evitare la separazione “facile”. Ma penso anche che se mio marito fosse ad esempio un violento e facesse del male, anche “solo” a livello psicologico, a mia figlia io non ci penserei nemmeno un secondo a chiedere la separazione.
    Secondo me ci devono essere delle misure, che nn devono essere oltrepassate, ed oltre le quali non si può “scappare”.
    Un abbraccio a tutte

  4. @ Polina: crescere secondo te cosa vuol dire, cambiare idea? Accettare senza ribattere di sentirsi dare delle sfasciafamiglie, delle superbe, delle egoiste?

    Mi dispiace, allora credo che su questo argomento non crescerò…

    Per il resto, la chiudo qui anche io…

  5. @ Jessim: io accuso la gente? Anche se non sei avvocato, anche se sei su un forum, nel momento in cui mi dici “hai 2 anni per come ti comporti”, io ti chiedo “Perché?”.

    Non ti ho offeso, non ho MAI MAI MAI detto che le mie opinioni sono le uniche e corrette, ho detto chiaramente che non si può tacciare una persona di non umiltà, di prendere decisioni avventate, di distruggere una famiglia per egoismo.

    Quello che dici tu è più corretto?! Dire “ma che gente siete, non avete valori, siete egoiste, ma che insegnate, poveri i vostri figli”… beh, questa è educazione? Questi sono insulti gratuiti!!

    Perché è questo che è stato detto da chi è “anti-separazione”!
    Ma per favore…

    Se ci sono figli di genitori separati è anche perché ci sono donne che hanno deciso di non vivere più nell’ombra di un matrimonio infelice!

  6. @jessim: se tu accusi due persone della stesa cosa, senza darne motivi, ma dicendo “rileggetevi cio’ che avete scritto”, e’ ovvio che le due persone in questione facciano la stessa domanda.
    se addirittura ci accusi di essere la stessa persone, ergo, di prenderti in giro, allora e’ inutile continuare un discorso in modo civile.
    dico tre cose, poi chiudo:
    -non puoi dare delle bambine a persone che non conosci, solo perche’, come te con altre persone che la pensano come te, lo abbiamo espresso. ALLORA SARESTI BAMBINA ANCHE TU.
    -non puoi dire “rileggetevelo”. se lanci il sasso, non tiri indietro la mano.
    -coalizzarsi non vuol dire “livia per me hai ragione”. significa confrontarsi, cosa che i nquesto blog avviene sempre in modo covile.allora, con questo tuo ragionamento, anche voi siete della bambine perche’ vi davate ragione tra voi-. NON LO TROVI ASSURDO?
    -il modo inappropriato di cui parli sarebbe “secondo me e’ cosi’…ec…”(il mio modo), mentre il tuo per esempio “dove andrebbe a finire il mondo dei valori? se sapete ovviamente cosa intendo per “valori” perche a questo punto mi viene da dire che ormai nn li ha piu nessuno e mi viene anche da dire che c’è gente che nn ho capito cosa trasmette ai propri figli…..mah” sarebbe appropiato e non da bambina…dare dei senza valori a chi la pensa diversamente da te.
    RIPETO : IO NON HO OFFESO NESSUNO, NE’ TIRATO IN BALLO NESSUNO…PRETENDO DA TE LO STESSO.E’ SEMPLICE EDUCAZIONE.
    forse sei tu che deve rileggere tutto.a partire dal mio primo commento sull’argomento, per finire al 2°, e ultimo.gli altri erano sulal ns. discussione.
    e qui la chiudo, e’ inutile continuare.

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