Il papà… della domenica!

Qualche settimana fa ho visto l’intervista fatta dalla Panicucci a Gerry Scotti. E mi ha colpito una frase detta dal grande conduttore. Lui aveva paura di separarsi per non “perdere” il figlio. E invece ha scoperto il figlio dopo la separazione.
Il passaggio è delicato, ma semplice. Il rapporto tra padre e figlio, in un ambiente sereno, non solo sono migliorati, ma anche rafforzati. E’ nato quel feeling, quell’intesa, quell’intimità che prima mancava.
Questa storia mi ha fatto riflettere.
Il mio pensiero è andato a quelle coppie ormai scoppiate che vivono sotto lo stesso tetto solo per “amore dei figli”.
Ma è giusto rimanere insieme a tutti i costi, anche in una casa che trasuda rancore e insofferenza, o sarebbe meglio avere un papà della domenica?
I figli cresceranno bene anche con un genitore solo e vedendo l’altro nei weekend?
Secondo gli esperti di “Figli Felici”, la risposta è “SI'”” ma ad una condizione: il padre, anche da lontano, deve continuare a rappresentare per i propri pargoli un centro affettivo importante.

Stiamo dando per scontato che i figli continueranno a vivere con la mamma.
Ma effettivamente, numeri alla mano, i dati Istat più recenti dicono proprio questo.
In caso di separazione il 90,9% dei figli continua a vivere con la madre.
Giusto o sbagliato che sia, nel nostro Paese vige ancora il modello secondo cui le madri sarebbero le persone più adatte a prendersi cura dei figli.

Nei primi anni di vita è sicuramente così. La mamma è il modello principale di riferimento. Con lei si stabilisce quasi un legame viscerale indispensabile per la crescita e che ciascuno si porterà dentro per tutta la vita.
Il papà è una figura importante, ma in questa prima fase, secondaria.
Dopo, invece, la presenza del padre diventa altrettanto importante.
Tuttavia, se la famiglia è separata, non occorre che il papà sia fisicamente sempre presente. La cosa importante è che continui a rappresentare per i bambini un centro affettivo di riferimento facendo sentire la sua presenza calda con visite, telefonate e vacanze insieme.

Quindi anche il papà della domenica può dare stabilità al proprio figlio. Ma attenzione non deve trasformarsi in un supereroe o in un clown disposto a tutto per recuperare il tempo perduto e strappare un sorriso al proprio figlio.

Un errore, questo, che secondo gli psicologi di Riza spesso i genitori-single fanno. E allora ecco cosa consigliano gli esperti:

1) Il papà deve fare semplicemente il padre con naturalezza. Quindi i NO sono benvenuti quando necessari. Benvenuti anche i momenti di svago, avventura e rilassatezza.
2) I figli non hanno bisogno di cose straordinarie per sentire l’affetto dei genitori. Meglio un atteggiamento normale che trasmette al bamino un’atmosfera di continuità
3) Stesse regole. Bisogna assolutamente tenere ferme le regole educative di base applicate fino al momento della separazione.
4) Mai parlare male della mamma, anche se ex moglie. (Anche la mamma deve fare lo stesso e non parlare male del papà, anche se ex marito!)

Insomma, per concludere, anche un genitore single può dare ai figli tutto l’affetto e il supporto di cui hanno bisogno perché la felicità di un bambino nasce semplicemente dalla capacità dei genitori di saperlo ascoltare.
Mai come in questo caso vale la regola: conta la qualità del tempo che si passa insieme, non la quantità!

38 risposte a “Il papà… della domenica!

  1. @marika: tua sorella è straordinaria e anche te lo sei. Vi aiutate l’una con l’altra. Un abbraccio a tutte e due.

    Proprio ieri ho incrociato la “mamma biologica”……e mai riuscirò a darmi delle risposte per tutto quello che mi ha fatto. Mi ha chiesto come stavo ma non saprei dirvi che sentimenti avevo. Sicuramente non più rabbia e già sono contenta. Si è separata a 40 anni per un altro uomo. era casalinga ma neanche prima di questo mi dedicava tempo anzi…….. Mio padre non ho potuto vederlo regolarmente per molto tempo perchè mi era proibito e non mi dilungo sul resto che è meglio. Ho fatto fatica a ritrovare il rapporto con lui perchè siamo un po’ chiusi tutti e due. Sono del parere che sia meglio separarsi se non c’è più amore ma non sempre è possibile. Ogni situazione è a se. E su questo tema non si può generalizzare. Ci sono padri ma anche madri che se ne fregano.

  2. Ho scatenato un putiferio. Bene così, visto che queste problematiche vengono ignorate o discusse con dei luoghi comuni, come molte delle risposte che leggo. La mia è un esperienza assolutamente diretta di lavoratore dipendente al quale, non pagando le estorsioni (pardon signore care, mantenimenti, circa 33% del mio stipendio+spese+casa+arredi+libbra di carne 🙂 ) verrebbe semplicemente pignorato lo stipendio. E’un dato di fatto. A chi dovrei intestare lo stipendio, cara Laura? La legge protegge anzi premia l’illegalità: chi può non dichiarare i suoi redditi non paga mantenimenti o, se donna, riceve mantenimenti cui non avrebbe nessun diritto.Avete ragione: non tutte le donne sono uguali, come non lo sono gli uomini, cara marika.Evitiamo i soliti penosi luoghi comuni.Ma, ed è un altro dato di fatto, leggetevi le statistiche: chi paga siamo sempre noi. E, statistiche alla mano, chi usa i figli siete spesso voi.

  3. GRAZIE VALE!
    oggi è una giornata difficile per me…mia sorella è in tribunale per la sentenza… ha accettato il mantenimento minimo (150 euro a bambino) che di solito si chiede al padre disoccupato (notate che lui ha 3 lavori..naturalmente non dichiarati-avendo la partita iva-viva l’italia!) pur di non essere ricattata con i filgi!!!! per lei non ha chiesto nulla! paga lei le attività extra scolastiche e gli imprevisti… fa i salti mortali… io ammiro le donne come lei! a prescindere che la amo come la mia vita in quanto sorella gemella!

  4. Leggo solo ora questo post che mi interessa in primissima persona. Non ho voglia di dilungarmi perche non farei altro che farmi ulteriore male. Cara MAtilde, sono anni che mi sento come dici tu. Io la forza ce l’avrei anche, ma piu dico la verita’ in faccia, piu l’altro si attacca e non molla! non so piu in che lingua dirlo, ,ma non c’e”niente da fare!! forse resiste perche crede davvero piu di me nella famiglia, forse lo fa per paura, o forse anche per praticita, perche si’ la casa e’ “sua”, ma io in questo paese straniero in cui vivo non ho nessuno, lui invece ha i suoi genitori. Quidni, anche solo provissoriamente, lui sarebbe piu con le spalle coperte, per affrontare un’eventuale nuova vita, per il bene prima prima dei bimbi, e poi nostro. E invece, NIENTE!!!! separati in casa. Non ci diciamo buongiorno, e neanche buona notte. Ognuno per cavoli suoi. Solo a cena ci diciamo 4 papocchiate, giusto per discutere su come o cosa…poi, per il resto, il nulla. Vivo cosi da almeno 2 anni e mezzo, e avendo dentro di me sempre tanta tensione, e’ ovvio che quel poco che passo coi miei bimbi, son sempre una madre astiosa, arrabbiata, irascibile, e pronta ad alzare la voce. Mi fanno una pena quei 2 piccoli bimbini….e pensare che ogni volta che mio marito esce la sera per impegni legati al suo secondo lavoro, stranamente quasi per magia, io mi trasformo nella fata turchina in un battibaleno. Senza volerlo divento dolce, rilassata, e senza piu quel peso sul petto che mi opprime ogni giorno. Mi viene subito la voglia di giocare con loro, di leggergli le favolette, di mandare a quel paese i lavori di casa per passare dei momenti spensierati con loro. POi sento la chiave girare nella toppa della porta………..e improvvisamente ripiombo nelle tenebre.
    Se questa e’ vita da offrire a delle creature innocenti………solo perche ostinati a DOVER continuare a stare insieme…..e’ proprio vero che il matrimonio ad un certo punto diventa la tomba dell’amore!!!

  5. Vogliamo parlare invece di quelle grandi donne che dopo 25 anni di matrimonio, arrivate ad un certo punto si innamorano di un amico di famiglia e abbandonano marito 3 figli e un cane ?
    giustificando che il suo dovere era stato fatto fino a quel momento e che adesso era compito del padre accudirli perche lei doveva godersi la vita….vergognati!!!!!!!!!!!!!!!!!! i figli non si abbandonano per nessuno motivo al mondo e innaturale un gesto simile….mi fanno schifo certe donne…perdonate lo sfogo ,conosco la storia di questa famiglia e faccio fatica ad accettare una cosa del genere…una mamma non puo accontentarsi di vedere un ora la settimana i figli…si mangiando un panino in un bar…per poi tornarsene serenamente a casa sua dal suo uomo….. VERGOGNAA

  6. @paolo62: dilla tutta se vuoi parlare!!! in Italia non c’è una legge che ti obbliga a dare il mantenimento!!! quindi la vergogna è su tanti fronti!! e una mamma è altamente ricattabile con i propri figli…perchè una donna darebbe la vita per i propri bimbi…un padre (nella stra-grande maggioranza dei casi almeno!) ci penserebbe su…
    prima di parlare di estorsioni rifletti!

  7. paolo62, credo anche io come laura che tu abbia avuto una brutta esperienza, magari non diretta. e questo di porta a lanciare accuse molto pesanti.
    pero’ ti pregherei di moderare i termini, di donne ce ne sono tante, e non sono tutte uguale, ci sono casi e casi…parlare come te penso possa essere offensivo per persone come la sorella di marika.
    ho letto tante volte le parole di marika dove descrive questo essere immondo,che non voglio neanche perdere temp oa definire, ma mai una parola sulla razza uomo in generale…prova a fare come lei, e’ piu’ rispettoso secondo me.

  8. @paolo62: credo che tu ci sia passato, da come scrivi, e non mi permetterei mai di giudicare le tue parole anzi in gran parte le condivido. Pero’ ribadisco che questa e’ la tua storia e di molti altri papa’ nelle tue condizioni, ma non devi generalizzare, ci sono altri casi in cui i genitori, di solito il papa’ si dimenticano dei figli sia materialmente ma soprattutto fisicamente, o in cui per farsi la guerra usano i figli come armi, insomma le vere vittime di tutto questo sono sempre e dico sempre i bambini

  9. Paolo62, non so che esperienza hai, ma io, che una separazione dei miei l’ho vissuta con causa durata sei lunghissimi anni, ti posso dire che non pagare gli alimenti a moglie e figli è incredibilmente facile. Basta avere l’accortezza di intestare tutto ad un parente o ad una società. Se hai un bravo avvocato-squalo e un pò di soldi, mai nessuno potrà costringerti a dare un euro in Italia. Mettici la complicità di polizia e carabinieri, che spesso chiudono gli occhi senza approfondire, i giudici che rinviano di anni le udienze, gli avvocati che fanno i loro interessi in un unica follia di carte bollate e poi vediamo di che vincite al lotto parli, ma per favore!

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