11/9 da colorare: libro pedagogico? Siamo sicuri?

In vista del decimo anniversario degli attacchi dell’undici settembre a Washington e New York, esce negli Stati Uniti il libro per bambini da colorare ‘We shall never forget 11/9: the kids’ book of freedom”.

I piccoli americani che non hanno vissuto quel tragico evento vengono così invitati a colorare il World Trade center in fiamme o l’aereo che si schianta sul Pentagono, ma anche il drammatico intervento dell’allora presidente George Bush in tv, fino alla scena della morte della ‘mente’ degli attacchi, Osama bin Laden, ucciso da un militare Usa mentre si ripara dietro a una delle sue mogli.

Nel presentare i disegni in bianco e nero, gli editori della Really Big Colouring Books spiegano che si tratta di un libro dall’intento pedagogico. “E’ stato concepito – si legge- come uno strumento utile che i genitori potranno usare per affrontare l’argomento con i figli” che non erano nati all’epoca degli attacchi.
Questo volume mostra, si legge tra l’altro sul sito ‘coloringbook.com’ dove è in vendita per 6,99 dollari, “cosa succede a un terrorista che ordina ad altri di lanciare bombe sul nostro meraviglioso paese che ama la pace”.

Mi chiedo: siamo sicuri che far colorare gli edifici in fiamme, la gente che si butta, i palazzi che crollano e Bin Laden morto sia veramente pedagogico?
Io … ho i miei dubbi.

9 risposte a “11/9 da colorare: libro pedagogico? Siamo sicuri?

  1. ecco non dico di voler far crescere i figli in una campana di vetro ma perchè fargli colorare avvenimenti terribili come quelli dell’11 settembre. La vita ci riserva purtroppo già tante sofferenze lasciamo ai nostri piccoli grandi cuccioli la spensieratezza della loro infanzia, lasciamoli essere bambini. Sicuramente ci chiederanno di questa tragedia ed allora ognuno ricorderà come ha vissuto quel giorno e tramite le nostre emozioni e racconti percipiranno tutto.

  2. purtroppo abbiamo vissuto l’11/9 come abbiamo vissuto (a volte anche da molto vicino) altri tristi eventi che l’uomo o la natura ci ha messo di fronte. E troppi ne accadranno ancora. I nostri figli avranno modo di vivere dolore, impotenza, frustrazione sulla loro pelle, ma aspettimao che siano grandi abbastanza da comprendere questi sentimenti e stati d’animo in modo che possano coscientemente reagire nel migliore dei modi. E’ vero che la loro mente è aperta a tutto con grande semplicità ma non credo che accelerare i tempi sia una buona cosa per loro. Nulla vieta a mamma e papà di spiegare le immagini e la tristezza dei volti delle mille e mille persone che immancabilmente vedranno alla televisione quel giorno, oltre che alla commozione che vedranno sui volti dei lotro genitori. Ma un conto è sentirlo dire dalla voce rassicurante di mamma e papà, un conto è dover immaginare e colorare cose e fatti che, per fortuna, non conoscono ancora…

  3. buongiorno a tutte,
    forse un pò di vigliaccheria ma, comunque far colorare a dei piccoli una tragedia non riesco a capire che cosa ci sia di positivo…da qui a quando saranno abbastanza maturi per comprendere la gravità degi eventi tragici, purtroppo, temo che ne succederanno altri che ci vorrebbe un enciclopedia!!!
    quindi andrebbero colorati anche le immagini dello tusnami del dicembre 2004, il terremoto in giappone, il terremo a l’Aquila…ma perfavore mostriamo ai piccoli che non li abbiamo messi al mondo per colorare catastrofi me che il mondo è anche colorato di suo!!!!!non mi voglio illudere di vivere nella casa del mulino bianco, ma un pò di ottimismo e spenzieratezza a questi bimbi, no?!!!
    Sonia

  4. …io mi sono sposata nel 2001, precisamente l’8 Luglio, sono di Roma, ma per ragioni di lavoro in quel periodo abitavamo a Milano. Quel giorno ero da sola a casa, solo con il cellulare (con linee intasate)….ero terrorizzata, dopo aver visto le scene da incubo in TV e soprattutto dopo che avevano colpito anche il pentagono pensavo stesse x scoppiare la 3a guerra mondiale!!! Sinceramente l’uscita di questo libro non mi entusiasma e credo che quando il mio bimbo sarà grande da capire, gli mostrerò i giornali che ho tenuto da parte e gli racconterò l’evento come i nostri nonni fecero con noi parlando del periodo della guerra! 🙁
    Scusate, ma solo al ricordo tremo e non oso pensare a chi, sopravvissuto, lo schok lo ha vissuto suula propria pelle!

  5. di solito in ufficio tengo la radio accesa perchè sono sola, quel giorno stranamente non prendeva bene e il fruscio mi dava noia…. quando è reintrato il capo mi ha dato la notizia ancora un pò confusionaria non si sapeva bene cos’era successo… poi a casa sono iniziati i mille e più servizi.. e anche adesso dopo 10 anni solo a pensarci mi viengono i brividi sulla schiena…
    l’idea del libro da colorare mi sembra un pò brutta….

  6. io sono rimasta talmente scioccata dalla tragedia dell’11 settembre che ne parlero’ a mio figlio solo quando sarà abbastanza grande da capire che è stato tutto tristemente vero… il libro mi pare un pò fuori luogo…

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