Fecondazione: mamma fino a 50 anni, papà a 65

Questa è decisamente una notizia dell’ultimo secondo, visto che è arrivata propri in questo momento. In Veneto sono state “allargate le maglie” della fecondazione assistita, sono stati aumentati i tempi di accesso: 50 anni per le donne, e per gli uomini fino a 65. Il motivo? “Umanitari”, ossia per evitare alle coppie che vogliono avere figli i viaggi della speranza all’estero.

La giunta regionale del Veneto ha approvato una delibera che modifica i limiti attuali di accesso alle tecniche di procreazione assistita. In pratica, vengono ‘dettate’ regole comuni per tutte le strutture pubbliche con l’innalzamento dei limiti anagrafici per le donne che vogliono diventare mamme. Vengono poi equiparate alle coppie infertili quelle senza patologie che dopo un anno di tentativi non riescono ad ottenere risultati positivi.

La delibera, firmata dall’assessore alla sanità del Veneto, Luca Coletto, pone un limite ai tentativi di fecondazione assistita; quattro per la procreazione di primo livello e tre per quella di secondo livello, più specializzata.

In precedenza, il limite fissato per le donne era di 43 anni, ma la giunta regionale del Veneto lo ha modificato “per motivi umanitari”, spiega l’assessore, ed è pronta comunque ad adeguarsi se il ministero della Salute imporrà limiti differenti. “In questo modo evitiamo o viaggi della speranza all’estero, costosi e a volte pericolosi, – spiega l’assessore veneto – Per questo la giunta regionale ha valutato più l’aspetto umano che non quello clinico, pur sapendo che con il passare degli anni le speranze di una gravidanza diminuiscono decisamente”.

Non voglio entrare nel merito della fecondazione assistita, non ne so molto, rischierei di fare figuracce.
L’unica cosa che mi chiedo è: perchè tanta disparità tra l’età della donna e quella dell’uomo? Non poteva essere fissato un limite per entrambi a 50 anni?
Vi immaginate un bimbo di 5 anni con un papà di 70… che magari fa anche fatica a corrergli dietro?

33 risposte a “Fecondazione: mamma fino a 50 anni, papà a 65

  1. Ma stiamo scherzando!ora dobbiamo giustificare anche queste scelte di vita! Ma che si vadano a curare… a certe persone non si deve alcuna risposta. Punto. Che dire allora di chi ha figli in età adolescenziale e non è, ovviamente, in grado di crescerli? Perché è ovvio che non possa essere così! Per questioni biologiche è naturale che siano più numerosi qst casi dei precedenti (genitori in età matura)…perché qst sono accettati e guardati da tutti con sorriso e tenerezza? ‘Che belli,così giovani’…’che bella mammina sembrate sorelle’…e scelleratezze simili. Poi andiamo a vederli qst ‘figli dell’amore’ nel corso della loro adolescenza con genitori che si mettono al loro livello o entrano in competizione con loro e che NON HANNO LA MATURITÀ PER CRESCERLI! Vediamo come sono felici!

  2. Linda, io ho avuto un bimbo a 40 anni con il mio compagno di 65…la musica è sempre la solita, l’invidia di chi parla a sproposito è dilagante! Non farti logora re dalle persone frustrate come all’inizio è capitato a me. Vadano al diavolo e vivano nella loro infelicità! Auguri cara!

  3. Linda premesso che la vita è un dono e quindi la notzia che ci hai dato è meravigliosa! avete un po di anni di diversità? bene e allora? fate tesoro della vostyra esperienza, io mi figlio ho avuto a 40 anni purtroppo ci è stata negata la gioia di un secondo ma a differenza di maria ben contenta di averlo avuto a questa età per maturità esperienza di vita comprensione e pazienza che a vent anni non avevo e non hanno almeno parlo x la mia relata delle mamme molto piu giovani di me che vedo a scuola tutte prese dal cellulare dall’amante ( eh si anche quello ) dal parrucchiere dal alvoro etc.
    Morale in bocca al lupo fregatene di tutto e di tutti e godetevi questa immensa gioia che sta per arrivare!

  4. @Linda: diciamo che ho capito poco del tuo commento se non che te la stavi prendendo con qualcuno che stava probabilmente esprimendo un parere come lo stai esprimendo tu…ma forse è un mio limite.
    Voglio dire non è colpa nostra e non è tua se ti sei innamorata di tuo marito. Sembra quasi che volessi giustificarti.
    Ti dico cosa penso io in base alla MIA esperienza personale.
    Ho avuto le mie figlie a 24 e 26 anni, non senza critiche credimi…” eehhh sei così giovane chi te lo ha fatto fare…te la potresti godere…” e cose così quindi non credere a ricevere pareri non richiesti si ricevono a qualunque età.
    Certo che ho potuto “correre dietro” e certo che l’ho fatto senza fatica. Con la piccola di notte non ho dormito 2 anni xkè non dormiva ma non sono mancata mai dal lavoro. Ovviamente ho potuto sostenere la situazione xkè avevo dalla mia la forza dell’età. Sto impartendo un’educazione flessibile ma rigida allo stesso tempo xkè capisco il loro punto di vista vista la poca differenza di età. Non sono assolutamente ansiosa (ma questo è carattere). Adesso la grande ha 13 anni quindi potrei essere spensierata e godermi questa fase (difficilissima peraltro…una guerra continua). Così non è. O meglio me la godo certo ma con una spada nel cuore. L’anno scorso a quasi 36 anni ho visto la morte in faccia a causa di un problema di salute. Quando stavo male il mio unico cruccio era: le ragazze come faranno. Un tarlo senza fine…tutt’oggi. Mio marito ha 45 anni (44 l’anno scorso) quindi giovane e questa cosa mi ha dato coraggio. Adesso mi hanno detto che figli non ne posso avere più e che anzi devo evitarlo assolutamente. Qua a pensare ancora. Se non li avessi fatti da giovane come starei adesso? Domanda senza risposta ovviamente. Bisogna trovarcisi nelle situazioni.
    L’età centra poco. Personalmente non giudico le decisioni degli altri visto che sono stata giudicata io. Ma una cosa posso dirtela. Semmai avessi fatto mio figlio a 50 anni (coscientemente) beh non credo che me la sarei goduta. Proprio xkè avrei sempre pensato al futuro. Il problema non è quando sono piccoli…ma quando crescono, quando vogliono il piercing, il motorino…A 36 anni non pensi di morire (e fortunatamente sono un caso raro). Sei nel pieno della vita. A 50 lo stesso ci mancherebbe ma magari qualche acciacco potrebbe uscire.
    Certo ora come ora io sono messa peggio di alcuni 50enni quindi magari le mie sono solo parole al vento xò ripeto io non giudico nessuno ma qualche domanda me la porrei prima di mettere al mondo una creatura a quella età. I figli sono un dono sicuramente. Ma non chiedono di venire al mondo. Personalmente sapere che mio figlio a 13 anni avrà una mamma di 63 non lo so mi fa strano. Come può capire fino in fondo la problematica adolescenziale. Come può avere un atteggiamento fermo quando magari ti chiede: mamma io torno a mezzanotte. A 13 anni? Ma ripeto sono scelte.
    Cmq in bocca al lupo per questa gravidanza.

  5. @Linda: concordo assolutamente che ogni situazione e’ a se…sicuramente la vostra e’ particolare perche’ vostro figlio avra’ una mamma giovane e un papa’ non piu’ giovane…diverso il caso di due coetanei dell’eta’ del tuo compagno ad esempio, non credi?
    Piu’ che altro io ne faccio un discorso di qualita’ della vita del bambino che con due persone molto grandi potrebbe (e uso volutamente il condizionale) risentirne…non parlo di amore, sono sicura che il bambino ne riceverebbe comunque e forse di piu’ proprio perche’ molto desiderato, ma di attivita’ da fare insieme, ad esempio, non si puo’ pretendere che persone ultrasessantenni in linea di massima riescano a condividere attivita’ stancanti quali lo sport, le passeggiate, le gite, i viaggi
    Ci sono le eccezioni assolutamente, sto parlando in linea di massima perche’ la natura stabilisce cosi’…c’e’ un tempo per tutto ed anche la forza fisica e le energie non sono le stesse ad ogni eta’
    Detto questo ti faccio i miei piu’ sinceri auguri ….buona vita a voi ed al piccolo in arrivo

  6. @ Linda: scusa, tu come lo chiami l’accudire un figlio? E’ un modo di dire “correre dietro ai figli”.
    E anche no certe volte, quando da piccolini ti prendono e ti sfuggono dalle mani e devi andare letteralmente appresso a loro per riacciuffarli.
    Ho rischiato un paio di volte di ammazzare dei bambini, sotto casa, perché io arrivavo con la macchina e i genitori non si erano accorti che erano scesi dal marciapiede e mi sono sbucati davanti correndo.

    Qui si parla di inseminazione artificiale e compagnia bella.
    Tu hai 30 anni, un compagno di 60 e sei incinta. Quando lui avrà 10 anni tu ne avrai 40 e tuo marito 70, per cui se avessero bisogno di aiuto entrambi tu hai comunque la giovinezza dalla tua.

    Una donna di 50 anni con un marito più o meno coetaneo è un’altra questione, non credi?
    Certo il 60enne che è già in pensione è fortunato, ma per esempio i miei che hanno 64 anni e che lavorano (mia mamma è in pensione ma aiuta mio padre che ha ancora circa 3 anni di lavoro davanti…) mica potrebbero stare a casa col figlio.

    E ce ne sono di 60enni che ancora lavorano, sai?

  7. Io penso che come nella medicina, non si possa generalizzare. Ogni caso e’ a se stante.

    Un conto e’ che entrambi i genitori abbiano piu’ di 60 anni. Magari con problemi di salute rilevanti. Con una situazione familiare difficile. Ossia senza familiari che appoggino la scelta di un figlio e siano disposti ad occuparsene in caso di morte dei genitori naturali.

    Perche’ si. Sicuramente e’ meglio avere due genitori 30 o 40enni. Nel pieno delle forze. E magari comunque realizzati lavorativamente. Saggi. Svegli. Intelligenti. Pazienti. Senza malattia a trasmissione mendeliana. In un contesto felice. Con tanto tempo libero. SI CERTO. E POI?!?!?!?!?!?! Poi magari. Anche in questo caso. I figli vivrebbero talmente bene che per il resto della vita dovrebbero subire l’ombra di cio’ che hanno vissuto da bambini. Chi lo sa. O magari privi di motivazioni. PErche’ hanno sempre avuto tutto. Ma anche venissero perfetti come i genitori (…). MAGARI. Magari la vita fosse cosi’. Un po’ noiosa eh. Pero’. Perfetta. Indubbiamente.

    Ma magari la coppia di 60enni ha avuto problemi. Magari ha mille motivi per cui fare un figlio. Fra cui l’amore. Di cui nessuno parla. E magari conta anche la qualita’ del tempo. O la quantita’. Perche’ sono pensionati. Quanti giovani possono permettersi giornate intere a casa con i figli?!?! E magari hanno pure figli piu’ piccoli, fratelli, zii che li aiutano. NElla gestione quotidiana. E nella progettualita’ futura.

    La vita e’ oggi. Non domani. E bisogna distinguere fra SITUAZIONI DI PERICOLO PER UN MINORE e GIUDIZI MORALI. Che poco si discostano dalla prosopopea sul perche’ non e’ bene avere genitori omosessuali. I genitori non sono per sempre. Mai. E non e’ detto sia un male non ci siano per sempre. Insomma. Lasciamo che la vita scorra. Nel rispetto. Ma senza moralismi ed ingerenze ignoranti. A volte la vita non e’ calcolabile. E’ un’equazione inesatta.

    Dove l’unica cosa che davvero rende giustizia a tutte le sofferenze che piu’ o meno tutti subiamo sono l’amore, l’istinto, la passione, le relazioni vere. Non solo quelle da migliori amiche con il braccialetto uguale. Anche quelle fra due persone che si guardano e si capiscono. Si cavalcano.

    • @Linda: tanti auguri di cuore per questa tua nuova avventura!
      Un figlio è un dono. Sempre. E la vita è una equazione inesatta. Hai ragione.
      Personalmente condivido molto delle cose che hai scritto.
      Rimane un fatto: è molto diverso diventare genitori da giovani o da adulti.
      Cambia molto per i genitori, cambia molto anche per i figli.
      E’ diversa la consapevolezza, lo stato d’animo con cui si affrontano le cose. Con cui si affronta la vita stessa.
      Non parlo di sentimenti, di amore. Assolutamente no. Quelli ci sono in ogni caso.
      Parlo proprio di comprensione delle problematiche, del salto generazionale che c’è tra genitori e figli, soprattutto quando questi arrivano all’età dell’adolescenza.
      Io ho avuto Luca a 38 anni. Ora ne ho 43. E vedo la differenza con le altre mamme della materna che ne hanno meno di 30!
      E’ diversa proprio la filosofia di base!

      Questo non vuole essere un giudizio, non mi permetterei mai di farlo e ripeto che sono molto contenta per questa vostra avventura.
      E’ solo una osservazione sul tuo commento.

  8. Quanto bigottismo. Tutti genitori perfetti. Per altro con uno strano concetto di genitorialita’, quello del “correre dietro ai figli”.

    Non faccio la moralizzatrice perche’ non ha senso.

    Ho 30 anni, mio marito 66. Di certo non l’avevo programmato. E’ successo. E sinceramente, per fortuna che esistono persone capaci di vivere di emozioni e sensazioni senza la pretesa di raggiungere una qualche forma di perfezione. Voglio dire. Avrei potuto avere chiunque. Ma mi sono innamorata di lui. E non lo rinneghero’ mai.

    Da pochi mesi sono incinta. Lui era molto scettico. Non nel senso di sentimenti. Ma nel senso di razionalita’. Di preocuppazioni. Di non voler nuocere al futuro figlio. Entrambi siamo economicamente indipendenti. Io posso prendermi ampi spazi. Lui e’ in pensione. Ora. A tutti quelli che stanno li a puntare il dito. Vorrei vedere quanti di voi hanno relazioni felici. Come avete cresciuto i vostri figli. Che parametri considerate importanti. Oltre al blasonato “correre dietro”.

    Anzi. Non lo voglio sapere.

    Perche’ non si possono giudicare a spada tratta le vite altrui. Pensate alla vostra. E fate del vostro meglio. Nella vostra e per aiutare il resto del mondo a seguire e cavalcare cio’ che ritenete giusto. Ma non puntando il dito. Con scienza e coscienza. Portando esempi. Prove. Ma soprattutto mettendovi in discussione. Volendo ascoltare. Non solo parlare addosso e sparare sentenze.

    • Io 9 anni mio padte più di sessanta mi vergognavo a uscire co lui eta vecchio, guardavo i genitori delle mie compagne di scuola giovani e pimpanti e mi semtivo diversa , si diversa perché i miei genitori erano vecchi.

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