Il parto: in ospedale o nelle Case Maternità?

Partorire in casa come facevano le nostre nonne. Ci avete mai pensato?
Io devo essere sincera no. E non mi sono mai posta neppure il problema di cercare una alternativa all’ospedale. Anzi, sono andata alla ricerca di quello più attrezzato in caso di problemi del piccolo. Infatti ho partorito entrambe le volte alla Mangiagalli di Milano, una vera e propria “fabbrica di bambini”, ma centro d’eccellenza per le patologie neonatali.
L’assistenza al parto, devo ammettere, che è stata eccezionale. Quella post parto… meno. Forse perché erano nati troppi bambini. Ma mi sono sentita un po’ abbandonata. E dopo appena 48 ore ero già a casa alle prese con un fagotto piagnucolante che non sapevo neppure prendere in braccio, allattare e cambiare. Un’avventura!
Ovviamente tutto è stato più semplice con il secondo bambino. Avevo già un background sufficiente per cavarmela da sola in cambi pannolini, cura dell’ombelico e allattamento.

Eppure ultimamente il parto in casa sta riprendendo piede. E ancora di più il parto nelle Case Maternità. In Italia sono già cinque. E rappresentano una alternativa per le donne che scelgono un luogo più intimo e accogliente dove dare alla luce il proprio figlio.

Guardate questo bellissimo servizio di Verissimo: IL VIDEO Continua a leggere

Bimbi vegetariani, sì o no?

E’ giusto che due genitori vegetariani facciano seguire la loro dieta anche ai figli? E quindi è giusto privare i bambini di alcuni alimenti e soprattutto di tante sostanze nutritive come quelle contenute nella carne e nel pesce? Una scelta così forte può provocare dei danni alla salute dei piccoli?
Conosco diverse coppie vegetariane che hanno fatto questa scelta consapevolmente e quindi non hanno mai fatto assaggiare carne e pesce di nessun tipo e di nessun genere ai loro figli. Ma in tutta sincerità ho sempre nutrito dei dubbi in merito. Anzi, ho sempre pensato che la dieta migliore per i bambini, come per gli adulti, fosse quella più varia.

Tuttavia uno studio condotto dalla Società Scientifica Nutrizionale Italiana (SSNV) ha dimostrato che una dieta alimentare di tipo vegetariano non risulta dannosa per i bambini, purché ben pianificata da pediatri esperti. Elaborata a dovere, infatti, anche un’alimentazione “verde” assicura una buona crescita e un buon sviluppo dei piccoli. Continua a leggere

Una magia… e il torcicollo va via!

“Mamma, cosa è il torcicollo?”
“E’ quando ti fa male tanto tutto il collo e la spalla e non riesci neppure a girare la testa. Non riesci a fare niente!”.
“E perché hai comprato il torcicollo?”
“No amore non l’ho comprato. Mi è venuto. Come quando ti schiacci un dito e poi ti fa male!”
“Mamma allora metti il collo sotto l’acqua fredda”
“No amore, l’acqua fredda fa male”.
“E allora perché mi metti la mano sotto l’acqua fredda quando mi schiaccio il dito?”.

Oddio… e ora che gli rispondo? Silenzio… Continua a leggere

I bambini nati con il cesareo sono i più calmi

I bambini nati con il cesareo sono più calmi di quelli nati con il parto naturale. Sarà vero? Chissà.
Ad affermarlo è uno studio effettuato su 4mila bambini pubblicato dalla rivista BJOG: An International Journal of Obstetrics and Gynaecology.
Ho una carissima amica che fra due settimane partorirà una bambina con taglio cesareo programmato e quando ho letto questa agenzia ho pensato proprio a lei. Speriamo che sia così, glielo auguro di cuore! Continua a leggere

Dovete arredare la cameretta? Occhio ai colori


Colore è fantasia? Colore è allegria? Non sempre. Il colore oltre che sulla percezione delle dimensioni degli ambienti influisce anche sull’umore e sulla concentrazione. Quindi se siete in procinto di arredare la camera dei vostri figli o semplicemente avete intenzione di imbiancarla prestate attenzione alle tinte che scegliete. I colori vanno dosati e non utilizzati in maniera impropria. In gioco c’è anche la salute dei vostri figli. Parola d’esperta: architetto Roberta Canestro.

Quali sono i cibi preferiti dai bambini?

Quali sono i cibi che preferiscono i bambini? Quali sono i loro piatti più amati? E perché? Italo Farnetani, pediatra dell’Università di Milano-Bicocca, ha cercato di dare una risposta a questi quesiti facendo una indagine ad hoc su un campione di 231 pediatri italiani appartenenti a tutte le regioni. Ebbene, i piccoli entro i 6 anni hanno una spiccata predilezione per banane, spremute d’arancia, pizze e patatine fritte.

Vi ritrovate? Io abbastanza! Continua a leggere

Multicentrum insieme a Vitamin Angels
contro la cecità infantile

Lo sapete che ogni anno circa 500mila bambini perdono la vista a causa di una grave carenza di Vitamina A? Una vitamina importantissima per la salute degli occhi.
Questo problema nella maggior parte dei casi interessa i bimbi più poveri, quelli che non possono contare su un’alimentazione sana ed equilibrata. Ma il solo fatto che siano distanti non ci esime dal pensarli o meglio dal fare qualcosa per loro, per aiutarli.
Multicentrum Junior si sta muovendo proprio in questo senso. Ha realizzato una partnership con Vitamin Angels, un’organizzazione no profit, per perseguire l’obiettivo di sconfiggere la cecità infantile nei Paesi in via di sviluppo. Continua a leggere

Fragole, latte, uova, noccioline e arachidi:
cibi off limits per un esercito di bambini

L’esercito dei baby allergici è in continua crescita. Sono sempre di più i bambini che non possono mangiare latte, uova, fragole, noccioline, arachidi e farine. In Europa si contano un milione e duecentomila bimbi di età compresa tra i zero e i cinque anni che devono stare alla larga da questi e da tanti altri alimenti. Terreno off limits anche per un milione di bambini tra i 5 e i 10 anni e per altri 800mila ragazzi tra i 10 e i 18 anni. Continua a leggere

Tata Lucia: “Il seno va abbandonato quando
non è più un nutrimento per il bambino”

Ormai è un appuntamento classico e molto atteso: Tata Lucia a Mattino Cinque. Cosa ci consiglia questa volta? Oggi il primo quesito è posto da una mamma di ben 5 figli. L’ultimo, il più piccolo di tre anni e mezzo, cerca sempre il contatto con il seno, anche quando è in luoghi pubblici.
Cosa si può fare? La tata ha risposto che l’errore è stato prolungare l’allattamento ad oltranza. Il seno, quando non è più un nutrimento per il bambino, va gradualmente abbandonato. Continua a leggere