Adozioni anche per i single, è giusto?

 E’ il tema del giorno. E’ l’apertura di tutti i giornali e di quasi tutti i siti e riguarda un tema piuttosto scottante che è ormai sul banco da diversi anni e che da sempre divide l’Italia: “Adozioni anche per i single”, sia pur con limitazioni, di bimbi soli o abbandonati. E’ giusto?

Per la Cassazione i tempi sono maturi. Sia pur con tanti paletti si potrebbe aprire la strada delle adozioni anche ai tanti aspiranti papà e mamme.
Per questo motivo la suprema Corte ha sollecitato il Parlamento a legiferare con una sentenza a favore di una donna di Genova che vive già con una bambina russa dal 2005 e vorrebbe che diventasse sua figlia a tutti gli effetti. La donna ha già adottato la piccola nella Federazione Russa, negli Usa la pratica è stata riconosciuta e ora vorrebbe che l’adozione fosse riconosciuta con formula piena anche in Italia. Ce la farà?

Di sicuro ha di fronte un muro, quello del Vaticano. Per Roma “la priorità è il bene del bambino che esige un padre e una madre”.

Ma a questo punto mi chiedo: “Siamo sicuri che il bene di un bambino è solo avere la coppia di genitori? E siamo proprio sicuri che lo stesso bambino non potrebbe vivere e stare benissimo soltanto con la mamma o con il papà?” Bisogna considerare che l’alternativa per loro, spesso, è solo l’orfanotrofio.

Secondo me è ovvio e scontato dire che la situazione ottimale sia la famiglia. Ma è altrettanto vero che un genitore che ama è meglio di nessuno.
Ovviamente bisogna esaminare e valutare caso per caso e dare la priorità alla famiglia, considerata come madre e padre.
Ma non chiudere le porte in faccia a priori a chi, anche se solo, ha il desiderio di avere un figlio ed è in grado di offrire al piccolo tutto l’amore, l’affetto ed anche le cose materiali di cui ha bisogno.
A me è piaciuta tantissimo la frase pronunciata a tal proposito dal neuropsichiatra Gabriel Levi: “Il diritto egoistico dell’adulto di diventare genitore ha il suo spazio. Ma deve sempre e comunque cedere il passo alle ragioni del bambino. Cioè al suo buon diritto di essere allevato al meglio”.

Insomma sì con riserva alle adozioni ai single, ma attenzione agli adulti egoisti. Adottare un bambino non deve essere un “atto di compensazione”.
E non bisogna mai perdere di vista che “l’oggetto del contendere” o meglio “l’oggetto del desiderio” è un bambino, ossia un individuo con il suo bel bagaglio di diritti.

31 risposte a “Adozioni anche per i single, è giusto?

  1. Agnese è una persona realmente incredibile ed è riuscita a coronare il suo sogno soprattutto per la sua costanza e forza d’animo unito ad un Amore Grande e Unico

    ciao Agnese

    Morris

  2. in Italia siamo tropo indietro per approvare una cosa del genere, noi preferiamo che i figli stiano negli orfanotrofi piuttosto che darli a qualcuno ( coppia o single) che li ami con tutto l’amore che solo una famiglia puo’ dare.
    e poi cosa c’entra ora il discorso delle adozioni gay…che mi trova cmq completamente d’accordo visto che non vedo la differenza tra l’amore che possono dare ad un bimbo due persone dello stesso sesso o diverso sesso…ma questa e’ un’altra cosa!!!!!!!!!!!
    perche’ le persone non sposate non fanno figli? li amano di meno? eppure se li vogliono adottare non glieli danno… che schifo…ah certo, ci vuole le fede benedetta da dio per essere dei bravi genitori…
    cmq gia’…e’ proprio meglio far marcire i bambini nelle favelas che farli adottare da qualcuno..

  3. Cara Nb, scusami ma a causa di impegni lavorativi non sono riuscita a risponderti prima e purtroppo anche adesso sono di corsa…mi spiace veramente tanto per
    la situazione che stai vivendo, avendola vissuta in prima persona so come ti senti e quanto soffri..e se posso fare qualcosa per aiutarti, molto volentieri..la mia era una situazione particolare
    e ho dovuto affidarmi ad un avvocato (donna, che a sua volta aveva adottato con il marito una bambina) che si occupa prevalentemente di diritto di famiglia…ti dico che anche il Tribunale non sapeva come “gestire” la mia pratica..le assistenti sociali e la psicologa erano stupite di fronte alla mia richiesta… nella mia città non c’erano precedenti…ma sulla scorta di altre esperienze (non ti posso scrivere i nomi per la privacy) non ci siamo arrese e abbiamo continuato a sperare, a lottare, pensando ad A…
    Come prima cosa potresti provare ad informarti presso il tribunale dei minori della tua città e vedere cosa ti dicono…e solo successivamente sentire un avvocato… un abbraccio agnese.

  4. Scusate ma i bambini dei single ma chi li tiene quando il genitore va a lavorare? E poi ma se non si riesce a darli alle coppie con tutti i crismi, perchè c’è una fila mostruosa, si pensa che aggiungendo altre pratiche si riuscirà a darli anche ai single?
    Cercate di velocizzare l’iter burocratico e poi ne riparliamo…

  5. X N b, mamma mia se nn fossi in ufficio credo ke le mie lacrime arriverebbero fino al mare, non posso credere che esistano situazioni del genere dove ci sono “possibili genitori” che desiderano prendersi cura di una piccola cucciola, che invece di aiutare questi genitori LI OSTACOLANO! Fatevi forza e andate avanti, una volta toccato con mano la sofferenza di quella bambina non si può lasciarla sola. IN BOCCA AL LUPO X TUTTO!, spero riuscirai a scriverci, nel tempo, ke la tua piccolina e li al sicuro a casa con voi!

  6. Grazie Agnese la tua esperienza significa molto per me, volevo chiederti la domanda di idoneità all’adozione da presentare nella tua città l’hai fatta da sola o è meglio prendere un avvocato? Dammi dei consigli pratici per non sbagliare.
    Anche la nostra bambina è Russa con l’associazione ha diritto a solo due mesi l’anno, orfana sociale madre alcolizzata, padre deceduto per alcol, un fratello internato negli istituti psichiatrici, un altro ucciso da un nonno anch’esso alcolista. E ‘ stata abbandonata in un Istituto la regione è Tu… Russia.Quando è arrivata non conosceva cos’era un contatto umano, nessuno in istituto gli aveva mai fatto una carezza…del resto ne hanno tanti di bimbi e c’è una persona sola per 50/60 ragazzi dagli 8 ai 17 anni. I 17 enni, fumavano, bevono entrono e escono dall’Istituto a piacimento già all’etò di 11 anni, vige il regime del completo abbandono.Durante l’anno noi telefoniamo una volta alla settimana perchè di più non ci concedono, abbiamo provato regalare telefonino brutto(rubato subito). Scriviamo mandiamo pacchi con viveri perchè la bimba ha fame (dimagrita da agosto a novembre 5 chili). qUEST’ANNO DOPO TANTO CHE LA OSPITIAMO E ANCHE NOI, COME TE ABBIAMO PROMESSO DI NON ABBANDONARLA, è sparita non si sa dov’è, gli hanno cambiato istituto e non possiamo più avere un contatto sappiamo solo che verrà la prossima estate come sempre per due mesi, il suo nome è nell’elenco della questura,(meno male arriverà) ma…dov’è? Cosa penserà di noi? E come starà la nostra piccola?Era stata ricoverata in ospedale nel mese di novembre (influenza, mal di pancia) per un mese e, poi, tornata in Istituto l’ho sentita al telefono : io” amore mio mi hanno detto che sei stata in Ospedale ora come stai?” lei “adesso bene, ma avevo tanto mal di pancia”, io “eri ricoverata insieme ad altri bambini?” lei “No erano tutti adulti” e come ti sei trovata: lei”tanto male, tante punture e non sapevo se potevo guarire, tanta paura” io “lo sai che non sapevamo in quale ospedale fossi altrimenti saremmo venuti costo di indebitarci” lei”lo so , quanto manca a fine giugno?” io “ancora qualche mese di pazienza e potremmo riabbracciarci ciao ci sentiamo settimana prossima di telefono mercoledì” lei “mercoledì aspetto io”…il mercoledì la bambina era sparita.Io ho tentato di far capire che vorrei mandargli solo una lettera, ma nìmi hanno risposto bambina sta bene a giugno la rivedrete, io ho potuto solo chinare la testa…tutti noi siamo addolarati. Scuasate lo svogo, ma minca tanto. Agnese perciò ti ringrazio tanto di dare un po’ di speranza con il tuo esempio di forza, se ti viene in mente qualcosa da aggiungere che possa aiutarci, io adesso voglio provarci a fare quella domanda al tribunale, che ne dici? e cosa ne dite? accetto consigli da tutti….Grazie anche alla redazione ch mi ha dato questa opportunità. Grazie anche da parte di A. che sta aspettando che succeda qualcosa.

  7. Per Agnese: grazie per il tuo commento. E’ stupendo. Una bellissima avventura, una esperienza a lieto fine che ci lascia fiduciosi. Speriamo che nel futuro anche altre mamme possano raccontare storie simili alla tua. Auguri a te e a tuo figlio!

  8. Ho incontrato per la prima volta A. nell’estate del 1998, avevo aderito ad un comitato che tra i vari progetti si occupava dell’accoglienza nelle vacanze estive, di minori abbandonati, provenienti dalla Russia..è stato un incontro emozionante, speciale da subito..per tutti e due… lui (orfano di padre e con una madre che l’aveva abbandonato in istituto) era così piccolo, indifeso e frastornato..il primo soggiorno durò un mese e la partenza fu un momento davvero molto triste..io gli promisi che sarei andata a trovarlo molto presto e che non l’avrei più lasciato solo..ogni anno lui veniva per il soggiorno estivo (per due mesi) e io andavo in Russia, almeno due, tre volte l’anno, anche per pochi giorni… intanto il nostro rapporto diventava sempre più forte, un legame che non poteva interrompersi.. e lui manifestava sempre il desiderio di vivere con me… io ero il suo punto di riferimento, la sua famiglia… lui si era affezionato a tutti i membri della mia.. ma la realtà era che io non potevo adottarlo in quanto single….finalmente nel 2005 grazie ad una sentenza della Corte Costituzionale ho potuto presentare la domanda di adozione al tribunale della mia città (avevo presentato varie richieste (per motivi di salute, di studio ma non erano state accolte) e ho iniziato l’iter adottivo come una coppia (quindi colloqui con assistenti sociali, psicologi, informazioni sulla mia famiglia, sulla mia situazione economica…tutto quello che una coppia affronta…) e finalmente dopo tutti questi esami, è arrivato il decreto di idoneità, emesso ai sensi dell’art. 44 (cioè in casi particolari previsti dalla legge sulle adozioni) e poi c’è stata la ricerca dell’ente (anche qui con qualche difficoltà in quanto normalmente è una coppia che si rivolge a loro) unita alla preparazione di una montagna di documenti per la Russia.. Poi un giorno una telefonata, la fissazione dell’udienza: 5 giugno 2007.. non dimenticherò mai quel giorno.. Dopo la sentenza sono rimasta a T. insieme ad A. per circa un mese per la trascrizione della stessa e per la preparazione dei documenti necessari per il rientro in Italia..insieme..come mamma e figlio..una gioia indescrivibile.. per i successivi tre anni siamo stati seguiti da assistenti sociali, psicologi, abbiamo informato il Tribunale dei minori e mandato relazioni semestrali in Russia, con tanto di fotografie, il tutto per documentare che nonostante io fossi sola A. era felice della sua scelta e stava bene..questa è la mia esperienza di mamma.

  9. Personalmente sono favorevole all’adozione anche per i single. L’importante è avere amore da donare a qualcuno che ne ha bisogno. In quante famiglie ci sono padri presenti fisicamente ma nn affettuosamente. Meglio vivere in una famiglia dove ci sia un solo genitore disposto a donare il proprio amore che in una famiglia dove è presente solo violenza sia psicologica che fisica.
    Quello che nn trovo giusto è l’iter burocratico perdipiù lunghissimo oltre che costoso che bisogna affrontare per poter adottare un bambino. Perchè bisogna aspettare anni e versare parecchi soldi per dare un futuro sereno a chi ne ha bisogno??? Alla fine chi decide di adottare nn solo fa un favore a se stesso ma lo fa anche allo Società o allo Stato togliendo dalla strada o da qualche istituto un bimbo bisognoso…e poi perchè aspettare anni??? ci sono tanti bambini che aspettano di essere adottati e quindi perchè aspettare anni??? una volta compilate le carte e fatti i certificati chiesti dovrebbe essere rapidissimo l’iter e invece si sa che nn è così …e poi perchè deve costare così tanto??? Dovrebbero essere “loro” a ringraziarti per aver dato una casa ad un orfano….ma come in tutte le cose ognuno al suo tornaconto….

  10. Ciao Agnese, puoi tranquillamente raccontare la tua storia. Anzi saremmo lieti di ascoltarla. Solo, per cortesia, non mettere dati personali nè riferimenti ad altre persone o aziende, altrimenti non posso pubblicare il tuo commento per motivi di privacy. Grazie.

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