Si torna a scuola… ma che fatica!

Le vacanze sono finite. Scuole e asili hanno riaperto i cancelli. Ma la voglia di tornare alla solita routine proprio non c’è. La pausa natalizia, complice anche il ponte post befana, è stata particolarmente lunga e, soprattutto i bimbi più piccoli hanno fatto in tempo anche a dimenticare la parola ‘scuola’!
Nel mio piccolo convincere Marco a tornare alla materna è stata quasi una ‘mission impossibile’. Ho iniziato l’operazione convincimento qualche giorno fa, ma nulla!
“Dai Marco non sei felice di rivedere i tuoi amichetti?”. Risposta secca e senza appello: “NO”.
Mhh…primo colpo andato a male…
“Ma Marco a scuola ti diverti…, le maestre ti fanno fare tante cose…, puoi colorare, disegnare, incollare”. E lui: “Anche con te”. E per chiudere una conversazione che gli stava dando quasi fastidio mi ha detto: “Ma se ti piace tanto… perché non ci vai tu a scuola? Io posso andare al lavoro al posto tuo!”.
Uahoo… tre anni e mezze e già le idee così chiare!
Stamattina l’ho praticamente trascinato. E quando siamo arrivati in classe ho trovato tanti, ma proprio tanti musi lunghi. E menomale che la materna è un luogo di gioco e di svago!

La verità è che le vacanze di Natale arrivano proprio sul più bello, ossia quando i bambini si sono abituati per bene ai ritmi della scuola, si sono integrati e hanno fatto amicizia con i compagni di classe e hanno abbandonato i capricci del mattino.
Ritornare di botto alla routine di sempre non è facile per noi, immaginiamo per loro!
Soprattutto dopo aver trascorso giorni bellissimi insieme a mamma, papà, gli abbracci e le coccole degli altri parenti e tra regali, giochi, passeggiate e feste.

Allora cosa possiamo fare per alleggerirgli la ripresa? E’ il caso di fare un nuovo inserimento?

Gli esperti consigliano di cominciare già qualche giorno prima a ripristinare gli orari di nanna, veglia, pappa, eccetera.
Di raccontare favole e storie di bambini che tornano a scuola felici con gli altri bambini.
Se si ha la possibilità, far trascorrere un po’ di tempo con i loro compagni di banco, in modo da invogliarli a stare di nuovo insieme.
E poi, una volta cominciata la scuola, al ritorno trascorrere tanto, ma tanto tempo con loro, in modo da consolarli e rassicurarli del fatto che sono ancora loro al centro della nostra attenzione!

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