Stop alla depressione post-partum
arriva “un sorriso per le mamme”

Dovrebbe essere uno dei momenti più belli della nostra vita. Anzi per molte lo è. Diventare mamme è una emozione talmente forte, una gioia talmente grande che è difficile da racchiudere e descrivere con delle semplici parole. Solo chi ha avuto la fortuna di vivere questa esperienza può capire. Eppure in Italia circa 90mila donne all’anno vengono colpite dalla depressione in gravidanza e post-partum.

Numeri talmente importanti che hanno portato l’Osservatorio nazionale sulla salute della donna (Onda) con il patrocinio della presidenza del Consiglio dei Ministri e del ministero della Salute a lanciare “Un sorriso per le mamme“, una campagna volta a informare ed aiutare le neo-mamme in difficoltà.

L’obiettivo è prevenire il fenomeno della depressione perinatale, che colpisce circa il 16% dell’universo femminile. Il 13% delle neo-mamme avverte già un disturbo dell’umore durante le prime settimane dopo il parto, un dato che sale al 14,5% nei primi tre mesi postnatali con episodi depressivi maggiori o minori ed al 20% nel primo anno dopo il parto.
Eppure le forme diagnosticate e curate sono inferiori al 50%.

La campagna che durerà ben tre anni, sarà multicanale. In pratica coinvolgerà tutti gli strumenti di comunicazione: un sito internet(http://www.depressionepostpartum.it) creato appositamente e dove un esperto risponderà alle domande delle neo-mamme; sms; uno spot realizzato da Emanuele Pirella che sarà trasmesso sulle reti televisive nazionali e regionali e che avrà come testimonial l’attrice Maria Grazia Cucinotta, fino alla presenza capillare sui principali social network.

A tutto ciò si è aggiunta l’approvazione in Senato di una mozione trasversale presentata da 68 parlamentari di tutti gli schieramenti politici che chiede al Governo l’impegno ad agire affinché all’interno degli ospedali operino sempre realtà competenti in grado di offrire alla donna un’assistenza adeguata. A fianco di questo impegno del Governo e di Onda sei centri italiani di eccellenza che stanno definendo le prime linee guida sulla prevenzione di questa malattia.

Ma perché arriva la depressione post-partum? Ancora non ci sono delle spiegazioni definitive. Alcuni medici legano il fenomeno ai cambiamenti ormonali nella donna. Al calo del livello degli estrogeni e del progesterone. Ma sono ipotesi.

La depressione però non si deve confondere con quello che viene denominato “baby blues“, ossia la malinconia post-partum. Che si manifesta con crisi di pianto, inquietudine, ansia. Questi, in genere, sono fenomeni passeggeri che si risolvono entro la prima settimana dal parto.

La depressione post-partum invece ha sintomi ben più gravi: esaurimento, affaticamento, inappetenza, insonnia, pianti improvvisi, cambiamenti repentini di umore, ansia e paura di far male al neonato, confusione, eccetera.

Molte neo-mamme però, pur soffrendone, fanno fatica ad ammetterlo.
Questa campagna ‘A smile for moms”, invece, vuole far comprendere alle donne che non sono da sole. E che ci sono esperti, medici e psicologi pronti a sostenerle e ad accompagnarle in questa nuova avventura: essere mamma.

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